E' vero, noi diciamo gruccia! (Anche se io sono geograficamente in un punto del cavolo, ma vabè..)
E' vero, noi diciamo gruccia! (Anche se io sono geograficamente in un punto del cavolo, ma vabè..)
Semmai abbiamo italianizzato i dialetti
Le voci sono esatte, sono semplicissime varianti lessicali.
L'italiano è un'astrazione, ed è recente.
Quello che leggi si può in una misura molto flessibile far risalire a Dante/Petrarca/Boccaccio.
L'italiano che parli esiste in una certa misura dalla prima guerra mondiale e dall'invenzione della radio e dei vari mass media.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Si ma che c'entra, è logico che viene dal dialetto, ma una volta che esiste una lingua ufficiale, va usata quella.
Comunque... a chi interessa, ho ritrovato notizie sull'inchiesta... xD
E' del 1956 (non è recente, e quindi molti termini, come omino, saranno andati in disuso). Chi l'ha fatta è R. Rüegg e viene citata dai Lepschy...
Cito testualmente:
A 124 soggetti, provenienti da 54 province italiane, si era chiesto quali parole essi usavano per 242 nozioni comuni. Il risultato sembrava a prima vista piuttosto drammatico: solo per una nozione, quella di "caffè forte bevuto al bar", tutti i soggetti usavano una stessa parola: "espresso". Per la maggior parte delle nozioni della lista non c'era nessuna singola parola comune a tutte le 54 province. Da questo sarebbe però azzardato concludere che gli italiani provenienti da diverse parti d'Italia hanno in comune soltanto la parola "espresso".
E' naturale che le parole adottate in anni recenti, riguardanti nuovi sviluppi tecnologici, siano le stesse in tutto il paese, e che, in settori amministrati da un'autorità statale centrale, la terminologia sia unificata. Ma per oggetti prodotti localmente spesso non si hanno neppure oggi termini comuni a tutte le regioni. Il pezzetto di stoffa che si usa per prendere i manici delle pentole senza scottarsi non ha un nome nazionale italiano: in Toscana si chiama "presa", "presina", ma questi termini non si usano in altre regioni dove compaiono parole appartenenti alla famiglia di "patta", "pattina", "chiappino" (ciapin), "pugnetta", "cuscinetto", ecc; (...) così "scuri", "scuretti", "imposte", "persiane", "gelosie", ecc. un oggetto su cui si può appendere una giacca è a volte chiamato "ometto"* nell'Italia settentrionale, "gruccia" nell'italia centrale e "stampella" in quella meridionale ("attaccapanni" è una parola più sopraregionale, ma indica anche il gancio o piolo a cui si può attaccare il cappello, il cappotto, ecc.) (...)
*scusatemi, citando a memoria, e non essendo io del Nord, ho confuso Omino e Ometto
In ogni caso vi risparmio la trattazione teorica che segue... xD Sono regionalismi, ma, salvo alcuni casi, si possono usare senza nessun problema.
In ogni caso... consideriamo che il testo da cui cito è del '77. Ovviamente la situazione è migliorata da allora, anche perché i mass media svolgono una funzione di unificazione linguistica.
I Lepschy proseguono dicendo che... se non esiste un termine sovraregionale, i regionalismi essere usati senza problemi. Ma attenzione, anche se lo diamo per scontato, o perché un termine ci appare più "aulico" non è detto che sia automaticamente esatto. Calzoni e Pantaloni, di origini geografiche diverse, sono termini esatti.
E attenzione, italiano regionale e dialetto sono due cose distinte e separate. Non sono termini dialettali, ma sono solo termini che vengono usati in una zona più o meno limitata.
E non apriamo il capitolo sul dialetto, perché ogni volta sento delle definizioni da mettermi a piangere
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.