Allora, ieri ci siamo viste per una cena intra nos e dopo abbiamo parlato. Ero un po' incerta perché non volevo passare da scassapalle, ma alla fine tra la loro curiosità e la voglia di svuotare il sacco, ho parlato. Ho fatto presente che sono mesi che mi trascino queste sensazioni ma che non ho detto nulla visto che in passato è già successo, e di conseguenza stava diventando la storia di "Al lupo, al lupo". Ho detto (con molta calma e il sorriso sulle labbra) che spesso mi sento messa da parte o non considerata a modo, e che questo mi fa venire il dubbio che 1) o loro sbagliano con me o 2) io non sono capace di avere relazioni esclusive, e dovrei concedermi a tutti in ugual misura (non fate battute). Lì una delle due in particolare si è allarmata e ha detto che non c'entra questo discorso, che se quando siamo fuori loro parlano un po' di più tra loro è normale, siamo tre, non due ecc. Io ho specificato che non si tratta di parlare con me meno rispetto a quanto si parla con l'altra, questa sarebbe una cosa degna di psichiatria e non è il mio caso, ma di cose concrete, di fatti. Ho fatto l'esempio di quando ero a casa e piangevo e nessuno mi ha suonato il campanello, cosa che io per loro ho fatto. Allora, erano entrambe della stessa opinione, mi hanno fatto notare che ormai sono anni che siamo le "tre moschettiere" (-_-) e che sappiamo e dobbiamo sapere che ci siamo, ma soprattutto dobbiamo chiedere aiuto quando è il caso. Io ho ricordato loro che per carattere non riesco a chiedere aiuto, non fa parte della mia natura. Posso scrivere 50 topic al giorno ma un "Ho bisogno di sfogarmi" a qualcuno è tipo impossibile che lo dica. Loro hanno detto (parlava una ma erano sempre d'accordo) che io spesso tiro su un muro e non si capisce come prendermi, perché io odio chi insiste e loro lo sanno (se dico che non esco e mi chiedi "Sicura?" mi fa piacere, se insisti mi infastidisci) e quindi non capiscono, quando ho un periodaccio, se possono insistere o no. Dicono che loro quando vogliono sfogarsi o ne hanno bisogno lo dicono perché sanno che ci siamo per l'altra, e che dovrei imparare a farlo anch'io. Poi ho detto loro che ho fatto una specie di transfer su mia sorella, nel senso che se ora sono più freddina in chat (me l'ha fatto notare l'altra amica) è perché mi sfogo di più con mia sorella, che capisce tutto e non le rompo le palle. Ho detto "la gente non può sempre sorbirsi le mie rotture di palle", e la riccia è tipo impazzita "Smetti di chiamarci gente, siamo noi" e mi ha dato un bacino (-_-), e ha detto che è bellissimo il rapporto con mia sorella ma non rompo le palle e come loro si sfogano è giusto lo faccia anch'io. Ho passato un periodo tosto da dopo la rottura (maggio) in poi, quindi mi sono sentita ancora più tentata di non sfogarmi, ma a sentire loro sbaglio. Ho chiesto all'altra, poi, se fosse sicura andasse tutto bene (su FB sono convintissima mi abbia tirato frecciate e morirò con questa convinzione) e lei ha detto di sì. A quel punto ho fatto presente che lei mi ha detto "Sono cambiata in generale", ma quando si cambia lo si fa con tutte, e io lo notavo più che altro con me. Lei ha detto di no e ha chiesto all'altra se avesse notato qualcosa. L'altra ha detto che la vede più assente, e lei ha risposto "Finché non è negativo..." Io, sempre sincera e rompipalle, ho detto che per me un po' negativo lo è perché prima sapevo che chiamarla di notte non avrebbe significato problemi, ora non saprei se chiamarla o no, in caso di bisogno, e non perché non c'è ma perché c'è ma è come se non ci fosse, se fosse nel suo mondo, e io queste cose non le so gestire. Ha detto che le dispiace, che forse è per la situazione che ha in casa (simile alla mia).