Confermo che quello universitario è un periodo "critico".
Per la prima volta, se lo si affronta "da soli", si afferma una certa autonomia e indipendenza di pensiero, e talvolta si scopre che i propri desideri, in realtà , non sono quelli che si pensavano in origine.
Esempio personale: io e la mia ex eravamo in origine "umanisti" entrambi, quando capì che il suo futuro non era quello, ma era l'ingegneria, piano piano ci allontanammo, ormai parlavamo due lingue diverse... Su mezza casa erano appiccicati fogli con schemi, formule, grafici, che non comprendevo. Che invece comprendevano i suoi compagni di corso -.-
E la cosiddetta "vita universitaria" prevede anche una certa dose di baldoria... Ergo, consiglio una certa cautela.
In famiglia ripetono sempre una frase: "se il giovane sapesse e il vecchio potesse...".
Ecco, tieni comunque in considerazione l'opinione di un "babbione" 26enne che ci è passato XD