Certo l'articolo l'ho pubblicato io e tu hai smontato tutto dicendo che non c'erano prove scientifiche in quell'articolo. Stesso articolo sul quale stai basando la tua tesi.
E bada bene che tu hai frainteso in concetto di nocicezione
L'articolo dice questo in sintesi:
Sia per l'uomo come per l'animale, il dolore ha una funzione di allerta: segnala a chi lo prova la presenza di una minaccia sulla propria integrita' fisica, e gli consente di mettere in moto i meccanismi di difesa o di adattamento. “Quando si parla di dolore, ci si riferisce ad una sensibilita' dolorosa che non e' quella chimica. E' una sensibilita' che fa riferimento a meccanismi nervosi su basi nocicettive (ndr. nocicezione:la capacita' di reagire con riflessi ad agenti esterni che minacciano l'integrita' dell'organismo), e che non ha la medesima intensita' secondo il livello di evoluzione delle specie”
Il concetto nocicezione non significa che sentono il dolore in modo meno cosciente, ma il termine significa l'esatto contrario cioè che hanno una capacità di sentire il dolore, di elaborarlo e di riconoscerlo per non incorrere più in quella situazione.
Infatti l'articolo che tu dici essere veritiero tra quelli che ho riportato io, inizia in questo modo:
In questo settore le ricerche francesi sono essenzialmente condotte dall'Institut national de recherche agronomique (INRA), con l'intento di ridurre il dolore nell'ambito delle tecniche di cattura e abbattimento.
Ma in realtà non sono coscienti del dolore. Se non lo sono non ci conducevano delle ricerche.
Le altre cose sono aria fritta.