L'italianità della Roma va difesa a ogni costo: ma di questo "costo", il conto chi lo paga? Fin'ora l'hanno pagato esclusivamente i tifosi romanisti. La Roma ha avuto due occasioni ghiottissime per cambiare proprietà e diventare ricchissima: prima ha tentato di comprarla la Nafta Mosca, poi Soros che è praticamente il più importante personaggio di tutti gli u.s.a.
Ebbene in entrambi i casi sono entrate in gioco delle forze politiche italiane che hanno fatto in modo che l'affare non andasse in porto. Il problema è che l'intento è stato meno nobile di quello che hai in mente tu, l'italianità significava innanzitutto non turbare gli equilibri politici del governo del calcio italiano. Così la Roma è rimasta ai Sensi in cambio di promesse concrete, che gli hanno permesso di mettere delle "pezze" alla loro situazione debitoria, facendo addirittura pressioni sulle banche.
Questo però da un punto di vista pratico ha comportato che la Roma rimanesse una squadra di secondo piano, sia da un punto di vista tecnico, non potendo avere le possibilità di mercato di Juve, Inter e Milan; inoltre da un punto di vista di potere nel calcio, diventando la Roma dubordinata a tali poteri, principalmente del Milan, il cui padrone è anche il capo del governo.
La grossa speranza che ha ora la Roma di uscire da questa situazione è proprio la crisi di governo e il fatto che chi finora ci ha intralciato in un conveniente cambio di proprietà ha problemi suoi da risolvere che lo distolgono dagli affari nostri.
Quindi ti dico che a me di diventare "arabo" non me ne frega niente. Ma magari succedesse! Il problema è che lo spettro dell'italianità Angelucciana è sempre presente...
Certo che se il sistema calcio italiano fosse più pulito, auspicherei anch'io certo una maggiore italianità; ti dico di più, c'è un personaggio romano ricchissimo (perdonami ma ho un'amnesia e mi sfugge il nome) che potrebbe veramente farci sognare, ma che si è tenuto sempre distante proprio perché non ha la minima idea di impegolarsi in tale sistema.
Quindi 'sti caxxi! Vorrà dire che il nuovo stadio lo orienteremo verso la Mecca!