Originariamente inviata da
Oleg76
Ragazzi, ma lo volete capire che calciopoli è stata una montatura creata dai gruppi industriali di Telecom e Exor (Fiat)?
Purtroppo i media sottaciono tante cose essenziali per la comprensione di calciopoli ma ci sono testi e giornalisti che hanno osato "andare oltre". Vi lascio alcuni dati VERI, neri su bianco, su cui discutere.
Iniziamo da Guido Rossi, che fu messo a capo del processo di calciopoli, lo sappiamo tutti...ebbene: ma chi era costui? Ex del CdA dell'Inter, sedeva in quello della Telecom, la stessa compagnia delle intercettazioni (parziali e illecite: NdR) e difatti, guarda caso, ha ceduto uno scudetto proprio all'Inter. Ma non finisce qui. Guido Rossi ha cancellato d'imperio ben 2 gradi di giudizio riferiti al processo di calciopoli ed è stato contestato per qto da ben due giudici della corte di giustizia sportiva che si sono dimessi scrivendo una lettera pubblica (mai pubblicata dai media, guarda caso) in cui dicevano che Rossi aveva sostanzialmente già deciso che Moggi fosse colpevole! Una cosa di una gravità assoluta, se ci pensate bene. Alla fine dei giochi, inoltre, Guido Rossi ha lasciato la Telecom per entrare...nella Fiat! Proprio così. E qto è uno dei tasselli che ci lascia presupporre un accordo tra Telecom e Fiat.
Guido Rossi, però, non fu solo. Perchè per operare chiamò Borrelli nel ruolo di capo indagini su calciopoli. Borrelli indagava e costruiva teorie sui dati che il suo uomo di fiducia raccoglieva, come normale che sia visto che un PM unisce i fili delle vicende occulte ma lascia a uomini dei corpi ufficiali il compito di investigare. L'uomo di fiducia di Borrelli, in tal senso, era Maurizio D'Andrea, maresciallo della GdF e braccio destro di Borrelli sin dai tempi di Tangentopoli. D'Andrea ha raccolto elementi parziali (tanto che Borrelli stesso affermò che il fatto che non ci fossero prove testimoniava che tutto era marcio...un pò come se vi arrestano senza un perchè affermando che evidentemente siete così mafiosi che avete coperto ogni traccia!) Ma non appena finita calciopoli D'Andrea si è dimesso dalla GdF e sapete dove lavora adesso? Indovinate? Nella Telecom. La Telecom, lo ricordo, sedeva (non so se sieda ancora) nel CdA dell'Inter con la vicepresidenza di Tronchetti Provera.
Le intercettazioni Telecom, dunque, ergo l'Inter...ma sapete che ad intercettare materialmente fu l'uff.le dei CC Auricchio? E sapete che costui ha ammesso in aula, a Napoli, di essersi incontrato con Baldini più volte prima dello scoppio di calciopoli? Baldini, dico, cioè uno dei principali accusatori di Moggi, nonchè colui che affermava, prima dell'ammissione in aula di Auricchio, di non aver mai incontrato Auricchio precedentemente. Una menzogna pienamente sconfessata, dunque, ma perchè è stata detta se non c'era nulla da nascondere? E sapete che Auricchio è stato accusato in passato, udite udite, di aver taroccato delle intercettazioni??? E' un dato ufficiale, mica me lo invento. Pare che Auricchio fosse solito maneggiare le registrazioni senza l'ufficiale terzo. Da solo. In una stanza. Andate su internet e fatevi le vostre belle ricerche se non ci credete.
Andiamo avanti? Poco tempo fa La7, che come sapete è di proprietà della Telecom, ha mandato in onda una docu-farsa contro Moggi e su calciopoli. Ora...a parte il fatto che Moggi è tutt'ora sotto processo a Napoli per cui tale ricostruzione è a dir poco fuori luogo ma inoltre voglio ricordare che l'attuale presidente di Telecom è Galateri di Genola...che è un ex uomo della Fiat! Quanti strani collegamenti, non trovate? La moglie di Galateri, per la cronaca, è Evelina Christillin, quella signora che è ospite fisso alla DS di Rai 2. Lei e le sue tesi molto "conformiste".
Vi direte...si, ma che c'entra? Anche fosse, Moggi è colpevole no? E invece no. Il vecchio CGS stabiliva che l'art. 1, atteggiamento antisportivo, costasse penalità ma NON retrocessione per il club ritenuto reo, mentre l'art. 6, illecito sportivo, costasse retrocessione del club oggettivamente coinvolto. Il fatto è, però, che Moggi NON è stato riconosciuto reo di NESSUN illecito. Avete capito bene...non c'è una sola intercettazione che dimostri un illecito di Moggi! Lo ha ammesso addirittura Piero Sandulli, giudice di Corte d'Appello di calciopoli, che affermò pubblicamente in una famosa intervista come illeciti veri e propri non siano mai stati trovati ma che si è deciso di colpire Moggi e la Juve perchè tanti atteggiamenti antisportivi (art. 1) dovevano essere considerati come un illecito vero e proprio (art.6). Hanno creato, insomma, un neologismo giuridico chiamato "illecito strutturato"...una cosa che NON esisteva sul CGS e che hanno creato apposta, a processo in corso, per colpire ed affondare Moggi e la Juve (pensate se domani vi arrestano mentre mangiate una mela per strada perchè da domani farlo diventa improvvisamente illecito; roba da Kafka!). Lo stesso ex presidente della Corte Costituzionale, A.Baldassarre, disse in proposito che era stato creato un "aborto giuridico" , mentre uno dei giudici del collegio giudicante di calciopoli, M.Serio, disse che effettivamente per la condanna della Juventus avevano interpretato "il sentimento collettivo dei tifosi". Come dire...visto che nella vulgata popolare "la Juve ruba", mandiamoli in B senza prove.
E senza illeciti, dunque. Perchè stando al vecchio CGS NON era illecito contattare i designatori arbitrali (tant'è che lo facevano tutti i dirigenti, compreso Facchetti, che andava addirittura a cena con Bergamo e consorte, parola di Bergamo stesso). E NON è vero, come racconta la vulgata, che Moggi chiuse Paparesta a chiave nello spogliatoio. Lo testimoniarono lo stesso Paparesta e addirittura due testimoni terzi, cioè l'ex portiere reggino Soviero e l'add.to agli arbitri reggino dell'epoca, che però non furono accettati come testimoni a discolpa perchè nel processo sportivo si può decidere di non ascoltare i testimoni difensivi (!!!)...così, tanto per sveltire l'iter processuale! Altro elemento molto indicativo che però la Gazzetta, la Rai, ecc.. non riportano. Non lo riportano perchè l'ordine è di tenere la linea. La linea farsesca di calciopoli così come ve lo raccontano da tre anni, a partire dallo scoop fatto dal primo quotidiano che fece uscire la notizia con la quale si gridava che, al tempo, stava per profilarsi uno scandalo calcistico enorme (preparavano le acque...); quel giornale era l'organo ufficiale di casa Fiat, ovvero "La Stampa".
Ora vi saluto, ma tornerò con nuovi e sconcertanti dati più avanti. Dati che andranno a mettere l'accento sullo stesso gruppo industriale juventino (Exor-Fiat, ex Ifi-Ifil-Fiat) probabilmente responsabile della distruzione della Juventus per ragioni finanziarie che andrò a spiegarvi.