Dade, sei un vero paladino delle donne.
E da donna ti rispondo.
la questione in se non è solo la maternità che si, spetta. Magari si potesse far scegliere di far restare incinto l'uomo. Lo sceglierei subito.
È il dopo. Oltre alla propria malattia, c'è quella dei figli. C'è il figlio che un giorno non andrà a scuola e non sempre si può affidarlo ad un nido, una babysitter o altro. E c'è una serie di permessi che riguardano i figli che in realtà possono essere chiesti anche dal padre. Ancora oggi è raro che ciò accada. Il datore di lavoro che sceglie tra uomo e donna sa che preferibilmente sarà una madre a prendere quei permessi e non il padre. Ecco perché sceglie l'uomo.
In realtà è qui là mentalità da cambiare. Siete genitori? Vi spettano tot ore da dividere? Devono essere divise. Punto. Invece è ancora una scelta.
Abbiamo combattuto affinché fossimo considerate al pari dell'uomo. Al pari significa garantire anche un lavoro pari all'uomo. E significa anche non dover rinunciare ad essere madri, ma essere in grado di affrontare le difficoltà di una madre che lavora.
Comprendo perché amo comprendere. E per comprendere è spesso necessaria una buona dose di imparzialità. Provo a mettermi nei panni di chi si è trovato costretto ad assumere personale prettamente maschile dopo che ogni dipendente assunta, nel giro di pochi mesi ha usufruito della maternità. Provo a mettermi nei panni di chi si è visto costretto a fare il doppio del lavoro per scelte altrui perfettamente programmate. Provo a mettermi nei panni di una donna che vuole lavorare ed essere mamma o lavorare pur essendo mamma. Provo a guardare una situazione da ogni angolazione. Provare a guardarla solo da donna non sarebbe imparziale.
Ed io amo essere imparziale.
Ok, la prossima vita ricorda di nascere donna.
Te lo spiego io. Se un datore di lavoro sta assumendo personale, specie in questo periodo, è perché gli serve una persona che LAVORI. Ora spiegami cosa se ne fa di assumere una persona che si prende la maternità a cui deve anche pagare lo stipendio e il lavoro non viene svolto, ma distribuito sui colleghi presenti, di nuovo. No dico, spiegamelo! Non sono tutti bambi che lavorano per gli altri dannandosi a gratis. Io non lo farei.
Non lo puoi decidere a priori. Ipotizziamo che ci sono 2 candidati uno maschio e una donna. Il datore di lavoro non prende la donna perchè potrebbe avere una gravidanza, quindi prende l'uomo. Dopo 2 mesi magari il datore di lavoro scopre che ha preso un fagnano. Non si ritrova al punto di partenza?
I colleghi del fagnano non si accollerebbero i lavori lo stesso?
Un datore di lavoro si deve aspettare che il lavoratore lavori indipendentemente dal sesso.
Ripeto preferisco accollarmi un lavoro di una donna che va in maternità, piuttosto di sapere che una mia ipotetica fidanzata/moglie non riesce a trovare lavoro perchè è donna.
Quindi le donne non dovrebbero lavorare. Perché nell'arco della loro vita, su tanti anni di lavoro, qualche mese di assenza giustificatissima è troppo. Anche se per tutto il resto della loro carriera lavorativa svolgono egregiamente il loro lavoro devono esser penalizzate. Discorso intelligente, sul serio.
Per quello esiste il licenziamento e seconda cosa si capisce subito se uno ha voglia di lavorare o meno, di sicuro non aspetto due mesi per scoprirlo.
Non ho detto che le donne non devono lavorare. Qui si sta parlando di assunzione e quindi è un sacrosanto diritto di chi assume scegliere chi gli pare secondo i criteri che ritieni più opportuni per la sua azienda. Senza contare che una donna assunta che lavora lì da anni e va in maternità non è un "problema" di certo perchè se lavora lì significa che viene apprezzata e fa il suo lavoro. Senza contare che di sicuro si preoccuperà di non lasciare un monte di lavoro arretrato prima di andare in maternità e quindi non creerà problemi eccessivi.