Ammiro i tuoi genitori, dico seriamente. Io ne conosco tanti che hanno lasciato i figli soli, cresciuti da parenti o anche da baby-sitter. Poi forse io non l'ho mai detto nelle precedenti risposte però io intendevo che la madre deve essere presente fino ai 3 anni, quando il bambino è h 24 a casa, ovvio che poi una volta grandicello è giusto che abbia i suoi spazi e a quel punto lavoro e famiglia io non lo vedo più un problema, questo mi premeva specificare anche se avrei dovuto farlo qualche commento più in su.
Hai ragione, scusa non dovevo giudicare, me ne sono resa conto rileggendomi, perdonami. Anche io penso che si lavori per vivere, ovvio che se non hai i soldi per comprare la pagnotta non mangi. La qualità del tempo è fondamentale, ma credo anche che per i primi anni di vita sia altrettanto fondamentale la quantità, visto che un bambino non è autosufficiente da solo, o sbaglio? Io stessa, una volta trasferitami in montagna, a 4/5 anni uscivo da sola a giocare e stavo relativamente poco a casa con mia madre.
Poi direte entrambe che per i primi anni esistono anche gli asili nido o i nonni ecc., ma io credo che siano i genitori quelli con cui deve stare il bambino quando è così piccolo, e qui non parlo solo della madre. Il datore di lavoro rimane libero in ogni caso di assumere chi gli sembra più idoneo a quel tipo di impiego, giocherà anche sporco con la domanda "ha figli?", ma non è del tutto fuori luogo visto che oggettivamente avere un figlio implica responsabilità e anche tempo per accudirlo, che lo si voglia o meno ammettere.