Figa Elwood....tu sei fuori!!!!! :lol::lol::lol::lol::lol:
cmq voglio vedere qlc tuo esperimento esplosivo... :P
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Figa Elwood....tu sei fuori!!!!! :lol::lol::lol::lol::lol:
cmq voglio vedere qlc tuo esperimento esplosivo... :P
sul perché c'è aperto ancora un dibattito... ci son varie scuole di pensiero
magari una volta ne parlerò, ora son troppo assonnato...
domani t svelo 1po' d trucchi per aumentare l'effetto XD
saluti
lo so di esser fuori... ma te non hai idee di quanto lo sia :roll:
di esperimenti esplosivi per ora non ne ho in atto... devo ricomprare 1po' di reagenti prima :lol:
tu mi dice cosa devo far vedere/ spiegare... e io la faccio XD
fossi scemo a postare miei esperimenti in rete :roll: evito...
son sempre a disposizione... ove possibile...
saluti
ora t posso rispondere come s deve... ieri sera ero troppo stanco, pardon...
innanzitutto vorrei sfatare una storia che prese tempo fa a circolare: s diceva che un ragazzino brasiliano, dopo aver bevuto coca cola e aver ingerito qualche mentos, fosse morto per asfissia ed esplosione dello stomaco...
bene... io ho provato a fare una cosa che v sconsiglio d provare (chi vuol sapere m mandi un mp)
ma torniamo a noi...
per rispondere alla tua domanda m affido alle parole d uno membro del CICAP...
Non si tratta infatti di strane reazioni tra gli ingredienti della bevanda e delle caramelle, ma di un fenomeno più semplice. La solubilizzazione degli zuccheri delle caramelle nella bevanda produce la liberazione dell'anidride carbonica disciolta nella bevanda stessa. Lo stesso fenomeno può essere osservato versando un cucchiaino di zucchero in un bicchiere di acqua minerale gassata: una vivace effervescenza si sviluppa istantaneamente.
ora vorrei capire una cosa... vorresti ottenere particolare effetto? cioè... vuoi raggiungere altezza maggiore? o che? non ho ben capito...
su youtube avrai sicuramente visto quei due individui maestri nel miscelare coca e mentos ed ottenere effetti favolosi... loro s divertono a provare... ed è quello che t consiglio...
in attesa d conoscere meglio cs cerchi... t dirò una dritta: fora il tappo della coca con un chiodo... più piccolo sarà il diametro del foro, più in alto arriverà il getto...
saluti... spero d esserti stato d'aiuto ;)
PS: guarda qui http://www.eepybird.com/dcm1.html c son d quelle cs f-a-v-o-l-o-s-e
Fantastico quel video :lol::lol::lol::lol:
veramente :lol::lol::lol:
via mp racconto... anche se non so bene se raccontarvela... è pericolosa... molto...
non c provare a lasciarla tappata... esplode lanciando anche lontano pezzi di plastica che nel frattempo son diventati lame... finiresti molto male :x
segui il mio consiglio e guardati in giro in rete... basta che in google scrivi coca + mentos :roll:
palloncino sul collo della bottiglia? o che?
si tipo
fallo... anche se esplode mica muori... cioè basta che non metti la faccia vicina... e usi un palloncino capiente... stai sempre attento...
L'atropina è un alcaloide del tropano, estratto da diverse piante della famiglia delle Solanaceae come ad es. l'Atropa belladonna (Belladonna), Datura stramonium (Stramonio), Hyoscyamus niger...
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...ropine.svg.png
È un metabolita secondario di queste piante e serve come droga ad ampio spettro.
È un antagonista dell' acetilcolina per i recettori muscarinici, provocando effetti parasimpaticolitici senza proprie attività intrinseche:
- spasmolisi di muscolatura liscia;
- midriasi e paralisi dell'accommodazione visiva;
- diminuzione dell'escrezione di ghiandole esocrine;
- tachicardia;
- sopprime nausea e vomito;
- in dosi alte (> 3 mg) comincia la stimolazione centrale nervosa che aumentando conduce a paralisi letale del sistema nervoso centrale.
In genere gli effetti dell'atropina, al di là delle diverse risposte singolari, sono:
1mg: secchezza della bocca dovuta ad una riduzione della secrezione salivare, rallentamento dell'attività gastroenterica, midriasi e tachicardia (se vengono bloccati i recettori M2 cardiaci insorgerà tachicardia);
2mg: i sintomi sopra sono più marcati e compare difficoltà di accomodamento della vista ovvero vista offuscata;
5mg: si aggiungono effetti sulla muscolatura che permette la deglutizione resa ancora più difficile dalla mancanza quasi totale di secrezione salivare.
A questa dose si verifica cute calda: tale effetto è provocato dalla vasodilatazione, effetto secondario della riduzione della sudorazione. L'organismo non riuscendo più a dissipare il calore lo fa mediante aumento di temperatura della cute. La attività intestinale è vicino al blocco e compare difficoltà alla minzione.
In genere quando si parla di effetti collaterali della atropina e derivati ci si riferisce a: secchezza della bocca, stipsi, riduzione della minzione e midriasi. Altri effetti possono essere agitazione, amnesia ma a dosi alte.
I sintomi sono attenuati dalla somministrazione di fisiostigmina, agonista indiretto dell'acetilcolina.
Impieghi medici:
- spasmolitico in diverse patologie quali:- spasmolitico preventivo in interventi chirurgici
- tratto gastrointestinale
- asma
- certe forme costipative
- tosse canina
- spasmi vasali
- coliche
- epilessia
- corea di Huntington
- midriatico in oftalmologia
- antidoto per vari avvelenamenti come ad esempio: digitale - glicosidi, muscarina, pilocarpina, fisostigmina
- stenosi ipertrofica del piloro
ho letto da qualche parte...che in antichità la usavano le donne per avere gli occhi più grandi..e più belli..ma se questa cosa fosse vera come facevano a vedere bene??:roll: io con l atropina negli occhi nn vedo una cippa..tutto sfocato...
ah boh... dipenderà dalla dose e da come viene messa... credo... m informerò... c'è un amico che sa un casino di cose in merito...
oggi va di moda falsificare di tutto...
ma lo sapete già...
allora saprete certamente che il nostro amato olio di oliva, extravergine è uno dei prodotti più copiati e falsificati...
ma quanto ne sapete voi in merito?
andiamo con ordine...
come si fa a produrre l'olio d'oliva?
spremitura: serie di processi atti alla rottura delle cellule vegetali delle olive in modo da liberare acidi grassi monoinsaturi...
principalmente per usi alimentari si utilizza un processo di spremitura meccanico/fisico (solo olio ottenuto con questo metodo può fregiarsi dell'appellativo vergine)
le olive appena giunte in oleificio vengono pulite e asportati eventuali corpi estranei prenseti dopodichè vengono frante a molino, la pasta dolio così ottenuta viene inviata ai processi d'estrazione dell'olio...
i principali processi d'estrazione dell'olio vergine sono:
- spremitura: la pasta d'olio appena franta viene depositata su dischi in tessuto sintetico e spremuta a una pressione variabile tra i 400/500bar; durante la spremitura la parte liquida viene si separa della sansa (solida) e raccolta in appositi contenitori in attesa di essere centrifugata per separare l'acqua di vegetazione dall'olio...
- centrifugazione: in questo processo la pasta d'olio viene direttamente mandata in centrifuga, grazie a questo sistema viene separata in un'unica azione sansa, olio e acqua di vegetazione risparmiando tempo, macchinari e in piu si ha la possibilità di estrarre olio a ciclo continuo...
ora abbiamo visto come si estrae l'olio vergine, ma l'olio di sansa cos'è?
è un olio estratto per via chimica dagli scarti (solidi) di produzione dell'olio vergine...
l'estrazione avviene grazie all'esano che solubilizza il restante 3/6% di olio presente nella sansa...
l'olio estratto in questo modo di per sè non è commestibile, per renderlo tale bisogna prima evaporare il solvente, raffinarlo e successivamente aggiungere una percentuale non ben definita di olio d'oliva vergine...
a questo punto l'olio può essere commercializzato...
spesso leggiamo di olio d'oliva extrravergine e vergine ma che significa?
per legge l'olio viene classificato in base al suo contenuto di acido oleico.
si definisce olio extra vergine d'oliva un olio che ha come acidità complessiva un valore inferiore allo 0,8%...
si definisce invece olio vergine un olio la cui acidità è inferiore al 2%
la semplice dicitura Olio d'oliva indica una miscela d'oli vergini e raffinati con un tenore d'acidità intorno all'1%; oli con acidità superiore al 2% sono definiti non commestibili...
l'acidità dell'olio è data dall'acido oleico, ma cosa è l'acido oleico?
l'acido oleico C18:1 (cis-9-ottadecenoico) detto anche omega-9 è un acido carbossilico monoinsaturo solido che fonte a una temperatura attorno ai 16°C...
da solo comprende circa il 75% degli acidi grassi dell'olio...
nel metabolismo prende parte alla sintesi di alcune lipoproteine e membrane cellulari
http://upload.wikimedia.org/wikipedi..._struttura.svg
analisi del tenore d'acidità dell'olio d'oliva
l'analisi della quantità d'acido oleico libero nell'olio d'oliva è un processo semplice, le attrezzature necessarie sono:
- buretta da 25mL con relativo sostegno
- beuta da 50/100 mL
i reagenti invece:
5 g dell'olio da analizzare
miscela 1:2 di alcool etilico e etere etilico
1-2 mL di fenolftaleina sol.1%
soluzione di idrossido di sodio 0.1M
per prima cosa bisogna montare la buretta caricarla fino alla tacca di zero con l'idrossido di sodio dopodichè si va a preparare la miscela di alcool etilico ed etere;
una volta che la miscela è pronta si aggiunge la fenolftaleina;
se la soluzione è debolmente acida si neutralizza con qualche goccia di idrossido di sodio...
a questo punto si travasa la soluzione ottenuta in una nuova beuta contenente l'olio da analizzare, e si agita qualche secondo per miscelare i componenti...
ora non resta che iniziare la titolazione facendo gocciolare lentamente l'idrossido di sodio nel campione d'analizzare fino al viraggio della soluzione...
calcolo dell'acidità
per il calcolo dell'acidità si utilizza la seguente formula:
acido oleico= V*M*28,8 / P
dove V è il volume del titolante fatto cadere nella soluzione da titolare
M è la molarità del titolante (in questo caso 0,1M) e P è il peso in grammi dell'olio analizzato
ora non resta che controllare l'acidità nella "tabella" e in caso l'olio non sia conforme alla denominazione riportata sull'etichetta chiamare i carabinieri del NAS ;)
beuta... buretta...
mi hai fatto ricordare i bei tempi delle superiori :cry::cry:
tra l'altro m è venuto ieri la malsana idea di fare sapone a partire dall'olio di oliva extravergine...
son partito da 10 g di olio in un beaker da 250mL, cui ho aggiunto 16mL di NaOH 6M e 40mL di alcole etilico 95°;
in un beaker da 600mL ho versato acqua distillata e l'ho messo sulla piastra agitante riscaldante;
ho messo il beaker da 250mL a bagno in quello da 600mL e ho agitato attraverso agitazione magnetica per circa 30', aggiungendo ogni tanto alcole etilico 96°;
al termine dei 30' ho controllato il prodotto prelevandone pochi mL e testando se messo in acqua in una provetta si produceva schiuma dopo agitazione e se non s notavano gocce di olio;
se il prodotto si è formato completamente, si toglie il beaker da 250mL e si aggiungono 20mL di acqua distillata e poi si lava con soluzione satura di NaCl, calda, usandone circa 50mL;
lasciare raffreddare bene e filtrare, lavando più volte filtro con acqua distillata.
Il Premio Ig Nobel (pronuncia italiana Ignobel) è una parodia del premio Nobel, assegnata ogni anno una o due settimane prima dell'annuncio dei vincitori del vero Premio Nobel. Ogni anno vengono assegnati dieci premi ad altrettante ricerche scientifiche di dubbia costruttività.
Sponsorizzati dalla rivista scientifica-umoristica statunitense Annals of Improbable Research (AIR), i premi Ig-nobel sono presentati al pubblico come se fossero veri Premi Nobel nel corso di una cerimonia di gala che si tiene nel Sanders Theatre dell'Università di Harvard. La cerimonia è co-patrocinata dalla Harvard Computer Society, dalla Harvard-Radcliffe Science Fiction Association e dalla Harvard-Radcliffe Society of Physics Students.
La prima edizione dei premi Ig Nobel si tenne nel 1991. In quell'anno, ad eccezione di tre casi, tutti i premi vennero assegnati per ricerche realmente svolte. I premi hanno talvolta sollevato critiche - come nel caso dei due attribuiti alla ricerca sull'omeopatia - ma più spesso attirano l'attenzione su articoli scientifici che contengono aspetti divertenti o poco seri.
Esempi di ricerche vincitrici del premio vanno dalla scoperta che la presenza di esseri umani tende ad eccitare sessualmente gli struzzi, all'affermazione che i buchi neri soddisfano tutte le caratteristiche tecniche che li renderebbero il luogo dove si trova l'Inferno.
Contrariamente ai Darwin Awards, il cui scopo è puramente di intrattenimento, lo scopo degli Ig Nobel è anche quello di attrarre l'interesse del pubblico sulla scienza.
La cerimonia viene registrata e trasmessa negli USA sulla National Public Radio, e, negli ultimi anni, l'Ig Nobel Tour ha rappresentato degli spettacoli nel Regno Unito durante la "settimana nazionale della scienza".
Nel 1995, Sir Robert May, il consigliere capo per la scienza del governo britannico, richiese che gli organizzatori non assegnassero più premi Ig Nobel agli scienziati britannici, sostenendo che i premi rischiavano di far cadere nel ridicolo esperimenti "genuini". May venne criticato da tutta la stampa britannica e la sua richiesta venne ignorata.
Fin dal 2001 è stato possibile assistere ai premi Ig Nobel in diretta su Internet. Con un mese di ritardo, la cerimonia è poi resa disponibile in streaming per gli utilizzatori di banda larga in formato Real Player.
Va detto che il nome in sé è un gioco di parole tra "Premio Nobel" e "ignobile premio", che in inglese hanno la stessa pronuncia, variando solo l'accento, che in Nobel cade sulla seconda sillaba (si noti anche che la sigla Ig è un marchio registrato della società Improbable Research, Inc. negli Stati Uniti).
La cerimonia è seguita a distanza di pochi giorni dalle "Ig Informal Lectures" (lezioni informali) al MIT, durante le quali alcuni laureati possono illustrare al grande pubblico i risultati e l'importanza delle proprie ricerche.
Di seguito riportiamo i premi assegnati nella prima edizione (1991)
- Chimica - Jacques Benveniste, collaboratore di Nature, per aver dimostrato che l'acqua è un liquido dotato di intelligenza e capace di mantenere memoria degli eventi.
- Medicina - Alan Kligerman, inventore di Beano, per il suo lavoro sui liquidi che prevengono il meteorismo intestinale.
- Biologia - Robert Klark Graham, per aver fondato una banca del seme che accetta donazioni solo da campioni olimpici e Premi Nobel.
- Economia - Michael Milken, padre delle obbligazioni spazzatura, al quale il mondo intero è debitore.
- Letteratura - Erich von Däniken, autore di "Gli extraterrestri torneranno", per averci spiegato come le civiltà umane siano state influenzate da antichi astronauti provenienti dallo spazio profondo.
- Pace - Edward Teller, padre della bomba all'idrogeno e primo sostenitore del sistema di guerre stellari, per aver dedicato la vita al cambiamento del concetto di pace quale era stato inteso sinora.
I premiati del 2005 sono
- Biologia: A cinque ricercatori di varie Università, dalla Svizzera al Giappone: per aver annusato 131 specie di rane e controllato se il loro odore cambiava in condizioni di stress.
- Chimica: Edward Cussier e Brian Gettelfinger, Università del Minnesota: hanno verificato sperimentalmente se si nuota più veloci in una piscina piena d’acqua o una di sciroppo (pare che sia lo stesso).
- Dinamica dei fluidi: Victor Benno Università di Oulu (Finlandia) e Joszef Gal Università di Lorand Eotvos (Ungheria): hanno studiato il modo in cui i pinguini fanno la cacca, pur continuando a covare le uova.
- Economia: Gauri Nanda del MIT (USA), per aver inventato una sveglia che corre via e si nasconde ripetitivamente, assicurando così che le persone si alzino effettivamente dal letto, teoricamente aumentando le ore produttive di lavoro.
- Fisica: John Mainstone e il suo allievo Thomas Parnell dell’Università del Queensland (Australia): hanno calcolato quanto impiega la pece a gocciolare da un imbuto. L'esperimento è cominciato nel 1927: siamo a una goccia ogni nove anni.
- Medicina: Gregg Miller (Usa): ha realizzato i neuticles, testicoli artificiali per cani castrati, in tre taglie e tre gradi di durezza.
- Nutrizione: Dr. Yoshiro Nakamats di Tokyo per aver fotografato e retrospettivamente analizzato ogni pasto che ha fatto in un periodo di 34 anni.
- Pace: Claire Rind e Peter Simmon, Università di Newcastle (Gran Bretagna): hanno studiato il comportamento delle cellule nervose di una cavalletta, mentre guardava Star Wars in TV.
I premiati del 2006 sono
- Ornitologia: Ivan R. Schwab e Philip R.A. May (Stati Uniti), per aver spiegato perché i picchi non soffrono di emicrania.
- Nutrizione: Wasmia Al-Houty e Faten Al-Mussalam (Kuwait), per aver dimostrato che lo scarabeo stercorario è schizzinoso nell'alimentazione.
- Pace: Howard Stapleton (Galles), per avere inventato un'apparecchiatura che emette suoni fastidiosi per gli adolescenti, ma non udibili dalle persone adulte.
- Acustica: D. Lynn Halpern (Stati Uniti), per la ricerca sul motivo per cui alle persone dà fastidio il rumore delle unghie sulla lavagna.
- Matematica: Nic Svenson e Piers Barnes (Australia), per aver calcolato il numero di scatti necessari per evitare che in una fotografia di gruppo qualcuno abbia gli occhi chiusi.
- Letteratura: Daniel Oppenheimer (Stati Uniti), per il suo studio sulle conseguenze dell'utilizzo di un linguaggio erudito indipendentemente dalla necessità.
- Medicina: Francis M. Fesmire (Stati Uniti) e Majed Odeh, Harry Bassan, Arie Oliven (Israele) sulla cura del singhiozzo intrattabile con il digitomassaggio rettale.
- Fisica: Basile Audoly e Sebastien Neukirch (Francia), per lo studio sulle ragioni per cui, spezzando una manciata di spaghetti secchi, questi si rompono in più di due pezzi.
- Chimica: Antonio Mulet e Carmen Rosselló (Spagna), per lo studio sulla «velocità ultrasonica nel formaggio Cheddar a pasta dura in relazione alla temperatura».
- Biologia: Bart Knols e Ruurd de Jong (Paesi Bassi), per aver dimostrato che la zanzara Anopheles gambiae è attratta allo stesso modo dall'odore dei piedi umani e del formaggio tipo lindberger.
I premiati del 2007
- Alimentazione: Brian Wansink della Cornell University, Usa, per aver studiato l'appetito apparentemente illimitato degli esseri umani dando loro da mangiare una quantità illimitata di zuppa.
- Aviazione: Patricia V. Agostino, Santiago A. Plano e Diego A. Golombek (Argentina) per aver scoperto che il Viagra facilita il recupero del Jet lag nei criceti.
- Biologia: Johanna E. M. H. van Bronswijk dell'Università della Tecnologia di Eindhoven, Olanda, per un censimento di tutti gli organismi che vivono nel letto.
- Chimica: Mayu Yamamoto dell'International Medical Center del Giappone per la scoperta di un modo per estrarre vanillina, la fragranza e l'aroma della vaniglia, dallo sterco di mucca.
- Economia: Kuo Cheng Hsieh di Taichung (Taiwan) per aver brevettato nel 2001 un meccanismo che cattura i rapinatori di banche gettando su di loro una rete.
- Fisica: Lakshminarayanan Mahadevan della Harvard University (Usa) e Enrique Cerda Villablanca dell'Università di Santiago del Cile per aver studiato come le lenzuola si spiegazzano.
- Letteratura: Glenda Browne di Blaxland (Australia) per il suo studio sull'articolo inglese "the" e sui problemi che crea a chi deve fare elenchi in ordine alfabetico.
- Linguistica: Juan Manuel Toro, Josep B. Trobalon e Núria Sebastián-Gallés dell'Università di Barcellona per aver dimostrato che i ratti a volte non riescono a distinguere tra una persona che parla giapponese al contrario e una che parla olandese al contrario.
- Medicina: Brian Witcombe di Gloucester (Regno Unito) e Dan Meyer (Usa) per uno studio sugli effetti collaterali di mangiare le spade.
- Pace: Air Force Wright Laboratory (Usa) per aver suggerito lo sviluppo di un'arma chimica, la cosiddetta "bomba gay", capace di sviluppare un'irresistibile attrazione sessuale tra i soldati nemici.
altrove si parlava di estrazione di cocaina dalle foglie della pianta della coca...
il processo, fai-da-te, eseguito in Colombia, nonostante sia illegale e porti sul mercato tanta coca... è comunque "lodevole"... m spiego:
non sto assolutamente dicendo che siano da applauso ma... estrarre un principio attivo non è una cazzata... anzi :roll: è difficile molte volte...
una possibile via è quella che vi propongo (è in eng)
http://designer-drugs.com/pte/12.162...caine-sch1.gif
produzione pasta di coca
attraverso estrazione con solvente
se no altra via estrattiva (sempre in eng) è la seguente...
http://designer-drugs.com/pte/12.162...caine-sch2.gif
estrazione acida della
pasta di coca
una volta ottenuta la pasta di coca questa andrà purificata... perché interessa la coca base...
http://designer-drugs.com/pte/12.162...caine-sch3.gif
alternativa alla via di cui sopra è la seguente... che permette di ottenere cocaina cloridrato...
http://designer-drugs.com/pte/12.162...caine-sch4.gif
se si vuole produrre cocaina free-base una delle migliori vie è quella sintetica :roll: ma il prodotto ottenuto visto il processo, sarà molto costoso
io da vecchio nel mio laboratorio
http://www.pd.infn.it/%7Epascolin/fu...de/chimica.jpg
vorrei ricordare che...
http://www.unimi.it/cataloghi/preven...di_chimica.bmp
che figata :o
http://accordionguy.blogware.com/Pho...odic-table.jpg
da oggi parlerò dei vari metalli, cercando di collegarli alle mie esperienze quotidiane ;)
oggi stavo studiando 1po'... e m è capitato di usare il palladio, utile seppur costoso catalizzatore...
è un elemento chimico appartenente al 5° periodo e alla seconda serie degli elementi di transizione, nel gruppo dei metalli del platino (gruppo VIII)
ha una configurazione elettronica [Kr] 4d10
esiste in natura sotto forma di 6 isotopi, tutti stabili: Pd-102 (0.96%), Pd-104 (10.97%), Pd-105 (22.23%), Pd-106 (27.33%), Pd-108 (26.71%) e Pd-110 (11.8%)
artificialmente sono stati preparati numerosi isotopi radioattivi, a numeri di massa compresi tra 98 e 115
fu identificato nei minerali del platino e isolato per la prima volta da Wollaston nel 1804, e così da lui fu chiamato in ricordo dell'asteroide Pallade scoperto due anni prima
è un elemento raro (anche se il più abbondante dei sei del gruppo del platino), costituendo circa il 5*10^-7% della crosta terrestre; tuttavia nelle meteoriti a base di ferro-nichel è presente in quantità 100-1000 volte superiori
si trova generalmente allo stato elementare, insieme con altri metalli del gruppo o con l'oro, in leghe che frequentemente contengono ferro e nichel come elementi principali;
esistono anche alcuni suoi minerali ben caratterizzati ma rarissimi, come la potarite, PdHg, la stibiopalladarite, Pd3Sb e diversi solfuri misti di palladio, platino e nichel
è un metallo lucente, abbastanza malleabile, simile per aspetto e proprietà al platino, ma a più bassa densità e m.p.
da un punto di vista chimico è il meno nobile tra i metalli del gruppo del platino. ed è attaccabile da molti reagenti se è in forma finemente suddivisa
è attaccato molto lentamente a caldo dagli acidi nitrico e solforico concentrati, che invece lo disciolgono velocemente se si trova in forma spugnosa
a temperatura ambiente è attaccato da cloro e bromo in presenza di umidità, e si discioglie facilmente in acqua regia
assorbe facilmente diversi gas, e in particolare idrogeno in notevole quantità: con quest'ultimo forma soluzioni solide di composizione variabile con la temperatura
a partire da minerali di altri elementi si procede con processi metallurgici di fusione o di arrostimento per estrarre il metallo principale (generalmente rame o nichel)
dalla raffinazione elettrolitica (o di altro tipo) di questo metallo si ottengono dei fanghi anodici (o altri residui) che contengono metalli nobili, principalmente oro, platino e palladio
questi residui vengono disciolti in acqua regia; quindi, per allontanamento dell'acido nitrico dalla soluzione, vengono separati per precipitazione e filtrazione l'oro (eventualmente il rame) e il platino; per aggiunta di ammoniaca si precipita quindi il palladio sotto forma di diamminodicloropalladio(II), Pd(NH3)2Cl2, che viene separato, purificato e calcinato in atmosfera inerte
si ottiene così una spugna di palladio metallico, che può esser formata in lingotti per fusione in forno ad induzione, o con la tecnica della metallurgia delle polveri seguita da laminazione a caldo...
ha un notevole impiego come componente di catalizzatori metallici (frequentemente supportati su ceramica) in vari processi chimici di ossidazione e riduzione
un'importante applicazione che si ha in campo automobilistico è nella produzione di marmitte catalitiche, dove costituisce assieme a rodio e platino il catalizzatore di ossidazione per l'eliminazione degli idrocarburi incombusti e monossido di carbonio
può presentare nei suoi composti gli stati di ossidazione 0, +1, +2, e +4
lo stato più stabile e comune però è il +2 come in PdO (monossido di palladio), in PdCl2 (dicloruro di palladio), che ha notevoli applicazioni catalitiche in chimica organica, in Pd(NO3)2 (dinitrato) e in PdS
ha grande tendenza alla formazione di composti di coordinazione, particolarmente nello stato di ossidazione +2, ove ha numero di coordinazione 4, con struttura quadrata planare;
ciò avviene p.e. per lo ione tetracloropalladato(II), (PdCl4)-2
complessi ben noti e caratterizzati sono quelli formati con leganti che hanno come donatori elementi del V gruppo, in particolare azoto e fosforo
complessi stabili sono pure quelli formanti con leganti aventi come donatori atomi di zolfo
importanti e molto studiati perché rappresentano gli intermedi in reazioni catalizzate da Pd(II) sono infine i complessi di tipo pi-greco formati con alcheni o con composti allilici
alcuni esempi di composti di coordinazione:
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...-3D-sticks.png
tetrakis(trifenilfosfina)palladio(0)
o Pd(PPh3)4
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...-AllPdCl-2.png
allilpalladio(II) cloruro dimero
(η3- C3H5)2Pd2Cl2
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...9-3D-balls.png
[tris(dibenzilideneacetone)dipalladio(0)]
Pd2(dba)3
peccato non abbia qualcosa di quello che sto studiando a portata di mano :( pace... sarà per un'altra volta
Ciao Elwood, vorrei farti delle domande riguardo l'esperimento del 10 settembre.
In che cosa consiste, veramente?
Che pro e contro ci sono?
Sono tutte voci false quelle che girano su Internet? O dovrei cominciare a preoccuparmi?
Spero tu non abbia già parlato di ciò precedentemente. Grazie comunque delle risposte.
La sicurezza dell’LHC
Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un’energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora, ma la natura produce di continuo energie superiori nelle collisioni dei raggi cosmici.
Questioni riguardanti la sicurezza di ciò che potrebbe essere creato in queste collisioni tra particelle di alta energia sono state affrontate da molti anni. Alla luce dei nuovi risultati sperimentali e della comprensione teorica, l’LHC Safety Assessment Group (LSAG) ha aggiornato uno studio fatto nel 2003 dall’LHC Safety Study Group, un gruppo indipendente di scienziati.
L’LSAG ribadisce ed estende le conclusioni del rapporto del 2003 affermando che le collisioni all’LHC non presentano alcun pericolo e che non ci sono ragioni di preoccupazione. Qualsiasi cosa l’LHC faccia, la natura l’ha già fatto numerose volte durante la vita della terra e degli altri corpi celesti. Il rapporto LSAG è stato esaminato e approvato dal CERN Scientific Policy Committee, un gruppo di scienziati esterni che consiglia il Council, il più alto organo decisionale del CERN.
In seguito si riassume i principali argomenti riportati nel rapporto LSAG. Chiunque sia interessato a maggiori dettagli è invitato a consultare direttamente il rapporto e gli articoli scientifici a cui si fa riferimento.
Raggi cosmici
L’LHC, come altri acceleratori di particelle, ricrea i fenomeni naturali dei raggi cosmici in condizioni controllate di laboratorio, permettendo il loro studio in maggiore dettaglio. I raggi cosmici sono particelle prodotte nello spazio cosmico, alcune delle quali sono accelerate fino ad energie molto superiori a quelle dell’LHC. L’energia e la frequenza con le quali raggiungono l’atmosfera terrestre sono state misurate in esperimenti per più di 70 anni. Durante i passati miliardi di anni, la natura ha già prodotto sulla terra tante
collisioni quante ne produrrebbero circa un milione di esperimenti LHC – eppure il nostro pianeta esiste ancora. Gli astronomi osservano un enorme numero di grandi corpi celesti in tutto l’universo, ognuno dei quali è colpito dai raggi cosmici. L’intero universo porta a termine ogni secondo più di 10 mila miliardi di esperimenti analoghi all’LHC. La possibilità di una qualsiasi conseguenza pericolosa contraddice quello che gli astronomi osservano – stelle e galassie esistono tuttora.
Buchi neri microscopici
La natura forma buchi neri quando certe stelle, molto più grandi del nostro Sole, collassano su sè stesse alla fine della loro vita. Esse concentrano una grande quantità di materia in uno spazio molto piccolo. Le speculazioni riguardanti buchi neri microscopici all’LHC si riferiscono a particelle prodotte nelle collisioni tra coppie di protoni, ognuno dei quali possiede un’energia paragonabile a quella di una zanzara in volo. I buchi neri astronomici sono molto più pesanti di qualsiasi oggetto possa essere prodotto all’LHC.
Secondo le consolidate proprietà della gravità, descritte dalla relatività di Einstein, è impossibile che buchi neri microscopici siano prodotti all’LHC. Esistono però alcune teorie speculative che prevedono la produzione di queste particelle all’LHC. Tutte queste teorie prevedono che queste particelle si disintegrino immediatamente. I buchi neri quindi non avrebbero il tempo di iniziare un processo di accrescimento della materia e di causare
effetti macroscopici.
Nonostante queste teorie non prevedano buchi neri microscopici stabili, lo studio delle conseguenze della loro produzione tramite raggi cosmici mostra che queste particelle sono innocue. Le collisioni all’LHC differiscono dalle collisioni dei raggi cosmici con corpi celesti come la terra poiché le nuove particelle prodotte nelle collisioni all’LHC tendono a muoversi più lentamente di quelle prodotte dai raggi cosmici. Buchi neri stabili potrebbero possedere carica elettrica oppure essere neutri. Se avessero una carica elettrica, interagirebbero con la materia ordinaria e sarebbero fermati durante l’attraversamento della terra, sia se prodotti dall’LHC che dai raggi cosmici. Il fatto che la terra esiste ancora esclude questa possibilità per i raggi cosmici, e dunque anche per l’LHC. Se buchi neri microscopici stabili non avessero alcuna carica elettrica, le loro interazioni con la terra sarebbero molto deboli. Quelli prodotti dai raggi cosmici attraverserebbero la terra, incapaci di nuocere, per perdersi nello spazio, mentre quelli prodotti dall’LHC potrebbero rimanere dentro la terra. Però esistono nell’universo corpi celesti molto più grandi e più densi della terra. Buchi neri prodotti in collisioni di raggi cosmici con corpi celesti come le stelle a neutroni o le nane bianche verrebbero arrestati.
La durevole esistenza di questi corpi densi, così come della terra, escludono la possibilità che l’LHC possa produrre qualsiasi buco nero pericoloso.
Strangelet
Strangelet è il termine con cui si denota un ipotetico agglomerato microscopico di “materia strana”, che contiene un numero quasi identico di quark up, down e strani.
Secondo la maggior parte delle ricerche teoriche, gli strangelet dovrebbero mutarsi in materia ordinaria in un miliardesimo di secondo. Ma potrebbero gli strangelet fondersi con la materia ordinaria e trasformarla in materia strana? Questa domanda fu sollevata nel 2000, prima dell’inizio del Relativistic Heavy Ion Collider (RHIC) negli Stati Uniti. Uno studio di quel tempo mostrò che non vi era ragione di preoccupazione, e RHIC ha già funzionato per otto anni e ricercato gli strangelet, senza però rivelarne alcuno. Per alcuni periodi l’LHC funzionerà con fasci di nuclei pesanti, proprio come RHIC. I fasci
dell’LHC avranno un’energia maggiore di quelli di RHIC, ma questo rende ancora meno probabile che gli strangelet possano essere formati. È difficile che la materia strana possa aggregarsi alle alte temperature prodotte da queste collisioni, proprio come il ghiaccio non si forma in acqua bollente. Inoltre, i quark saranno più diluiti all’LHC rispetto a RHIC, rendendo più difficile la formazione di materia strana. Quindi la produzione di strangelet è meno probabile all’LHC rispetto a RHIC, e l’esperienza in RHIC ha già confermato gli argomenti secondo i quali gli strangelet non possono essere prodotti.
Bolle di vuoto
Ci sono state speculazioni che l’universo non si trovi nella configurazione più stabile, e che le perturbazioni causate dall’LHC possano farlo decadere in uno stato più stabile, chiamato bolla di vuoto, nel quale noi non possiamo esistere. Se l’LHC potesse causare ciò, anche le collisioni dei raggi cosmici sarebbero in grado di farlo. Poiché tali bolle di vuoto non sono mai state prodotte in nessun luogo dell’universo visibile, non verranno create dall’LHC.
Monopoli magnetici
I monopoli magnetici sono ipotetiche particelle con una singola carica magnetica: un polo nord o un polo sud. Alcune teorie speculative suggeriscono che, se esistessero, i monopoli magnetici potrebbero causare il decadimento del protone. Queste teorie sostengono anche che tali monopoli sarebbero troppo pesanti per essere prodotti all’LHC.
Ciò nonostante, se i monopoli magnetici fossero sufficientemente leggeri per comparire all’LHC, i raggi cosmici che colpiscono l’atmosfera terrestre li avrebbero già prodotti, e la terra li potrebbe fermare e intrappolare in modo molto efficace. La durevole esistenza della terra e degli altri corpi celesti quindi esclude la possibilità che pericolosi monopoli magnetici divoratori di protoni possano essere abbastanza leggeri da essere prodotti all’LHC.
Grazie!
Ma una domanda, da dove sono nate tutte queste dicerie spaventose?
Perchè ci sono?
dicerie? in che senso? :roll: le cose da me citate erano ipotesi mosse da fisici :roll:
che poi vengano strumentalizzate da chicchésia è un altro paio di maniche :roll: di gente che pretende di saperne più o meglio di esperti del settore ce ne sono a iosa, purtroppo :(
tornando a parlare di chimica :roll:
oggi ero a Como... piccolo mercatino dell'antiquariato...
c'era un signore, sui 60 con la moglie... aveva una stupenda bancarella... con minerali gemme e pietre stupende... aveva anche pagliuzze d'oro e pepite sempre d'oro... ametiste enormi...
parlandoci 1po' m ha fatto venire in mente una cosa... nelle miniere usavano lampade al carburo (di calcio)... è un sale di calcio, con formula chimica CaC2...
si presenta così -> http://upload.wikimedia.org/wikipedi...0px-Carbid.jpg
industrialmente si usa per produrre acetilene C2H2
è prodotto industrialmente in una fornace ad arco elettrico caricata con una miscela di CaO e carbon coke a approssimativamente 2000 °C...
CaO + 3C → CaC2 + CO
come detto sopra si usa(va) nella lampade al carburo nelle miniere... a differenza delle normali lampade a gas o petrolio usate prima, non c'è pericolo di esplosione in presenza di grisou, grazie alla reticella che avvolge la fiamma che impedisce alla mortale ed esplosiva miscela di entrare...
nella lampade avviene la seguente reazione:
CaC2 + 2 H2O → C2H2 + Ca(OH)2
ovviamente la reazione è esotermica, produce una grande quantità di calore... rendendo la lampada calda... inoltre si produce idrossido di calcio, caldo... che è caustico...
facciamo una divertente lezione su una delle pietre preziose più amate del genere femminile :lol:
di cosa parlo? beh del diamante... ovviamente...
se non lo sapete... non esiste solo il solito, tipico diamante trasparente... ma può assumere anche altri colori...
ma andiamo per ordine...
http://upload.wikimedia.org/wikipedi...Brillanten.jpg
In mineralogia, il diamante è un allotropo del carbonio dove gli atomi di carbonio son arrangiati in una struttura cristallina primaria isometrico-esottaedrica.
La sua hardness ed elevata dispersione della luce lo rende utile per le applicazioni industriali e per la gioielleria. È il più duro e conosciuto minerale che si trova in natura.
È possibile trattare diamanti regolari sotto una combinazione di elevata pressione ed elevata temperatura per produrre diamanti (conosciuti come diamanti Tipo-II) che sono più duri dei diamanti usati in indicatori di durezza.
Attualmente, solo barrete di diamante aggregato, un materiale creato usando fullerite ultradura (C60) è stato confermato essere il più duro, sebbene altre sostanze come il nitruro di boro cubico, renio diboruro e la stessa fullerite ultradura sono comparabili.
Son materiali con qualità fisiche superlative; son eccellenti abrasivi perché possono esser abrasi solo da altri diamanti, borazone (allotropo nel nitruro di boro), fullerite ultradura, renio diboruro, o barrette di diamante aggregrato, il quale significa anche che essi mantengono una lucentezza estremamente bene e mantengono il loro splendore.
Il nome diamante deriva dal greco antico ἀδάμας (adamas) "invincibile", "indomito", da ἀ- (a-), "un-" + δαμάω (damáō), "domare".
Un diamante chimicamente puro e strutturalmente perfetto è perfettamente trasparente con nessuna tinta, o colore. Comunque, in realtà quasi nessun diamente naturale a grandezza di gemma è assolutamente perfetto.
Il colore potrebbe esser causato da impurità chimiche e/o difetti strutturali nella struttura cristallina.
A seconda della tinta e dell'intensità della colorazione di un diamante, il colore di un diamante può sia far diminuire che aumentare il valore di quel diamante. Per esempio, la maggior parte dei diamanti bianchi son scontati nel prezzo quando un maggior colore giallo è presente, mentre diamanti intensamente colorati in rosa o blu (come nel caso dell'Hope Diamond) posson esser drammaticamente più preziosi. Fuori dai diamanti colorati, i diamanti rossi son i più rari in assoluto.
Si trovano diamanti in una grande varietà di colori — grigio acciaio, bianco, blu, giallo, arancio, rosso, verde, rosa tendente al viola, marrone, e nero.
I diamanti colorati contengono impurità interstiziali o difetti strutturali che causano la colorazione, anche se i diamanti puri son perfettamente trasparenti e incolori.
Son scientificamente classificati in due importanti tipologie e diversi sottotipologie, a seconda della natura dell'impurezza presenza e di come queste impurezze influenzano l'assorbimento di luce:
Tipologia I: hanno atomi di azoto (N) come principale impurezza, comunemente ad una concentrazione dello 0.1 %.
Se gli atomi di N sono a coppie essi non influenzano il colore del diamante; questi sono della Tipologia IaA.
Se gli atomi di N son in grossi aggregati numerati pari impartiscono una tinta gialla tendente al marrone (Tipologia IaB). Circa il 98% dei diamanti in gemme son della Tipologia Ia, e la maggior parte di questi son una miscela di materiali IaA/ IaB: questi diamanti provengono dalle Cape series, che prendono il nome dalla regione ricca di diamanti della Provincia del Capo, in Sud Africa, i cui depositi son per la maggiore della Tipologia Ia.
Se gli atomi di azoto son dispersi per tutto il cristallo in siti isolati (non appaiati o raggruppati), ssi danno alla pietra un intensa tinta gialla o occasionalmente marrone (Tipologia Ib); i rari diamanti canarino appartengono a questo tipo, che rappresenta solo lo 0.1% dei diamanti naturali conosciuti.
I diamanti sintetici contenenti azoto son della Tipologia Ib.
I diamanti di questa Tipologia assorbono luce in entrambe le regioni IR ed UV, dai 320 nm. Essi hanno anche una caratteristica fluorescenza e spettro di assorbimento visibile.
Tipologia II: non hanno misurabili impurezze di azoto.
Assorbono in una regione differente dell'IR, e trasmettono nell'UV al di sotto dei 225 nm, diversa da quella della Tipologia I. Hanno anche differenti caratteristiche di fluorescenza, ma non uno spettro di assorbimento visibile osservabile.
I diamanti della Tipologia IIa possono esser colorati di rosa, rosso, o marrone a seconda delle anomalie strutturali che si originano attraverso deformazione plastica durante la crescita del cristallo — questi diamanti sono rari (1.8 % dei diamanti per gemme), ma costituiscono una grande percentuale della produzione australiana.
I diamanti della Tipologia IIb (0.1 % dei diamanti per gemme) sono di solito blu acciaio o grigi a causa del boro sparso all'interno della matrice cristallina; questi diamanti sono anche semiconduttori, diversamente dalle altre Tipologie di diamanti.
Comunque, un eccesso di idrogeno può anche impartire un colore blu; questi sono necessariamente della Tipologia IIb.
Anche essi non ristretti alla Tipologia son i diamanti verdi, il cui colore è derivante dall'esposizione a variabili quantità i radiazioni.
prendendo spunto dal topic presente in bellezza e cosmesi, creato sull'eco-bio, vorrei dipanare alcuni dubbi e smontare alcune affermazione... messo che mai qualcuno/a legga... ma tant'è...
andiamo per ordine...
- della paraffina già parlato...
- mettiamo in chiaro una cosa... se un composto termine in -one si tratta di un chetone non di un silicone, ochéi? :roll: su (di)methicone e (...)siloxane concordo che siano siliconi o affini ad essi... ma son resine inerti... per intaccarle ci vogliono acidi quali l'HF che non m pare noi secerniamo o produciamo :roll: :|
- è vero che diossano e ossido di etilene siano sostanze tossiche e pericolose, ma la loro formazione non è certo così semplice... e se i due suddetti prodotti son puri (e per entrare in formulazioni così devono esserlo) non c'è rischio... desumo non sappia come si formano ergo te lo spiego io...
ci vuole abbondante acido minerale forte... quindi almeno che tu non abbia ingerito bevendolo o che tu secerna acidi dalla pelle non vedo come possano formarsi... dimenticavo che ci vuole anche temperatura alta...
però è altresì vero che alcune aziente barino...
- perché si formino nitrosoammine ci vogliono particolari condizioni, condizioni che si trovano ad esempio nell'ambiente fortemente acido dello stomaco o ci vogliono elevate temperature come quelle che normalmente si trovano in cucina quandi si cuoce un cibo :roll: oppure si trovano in prodotti che contengono nitriti come conservanti... ad esempio salumi o formaggi...
- l'EDTA... su questo posso darti ragione visto che s è dimostrato citotossico e genotossico negli animali in laboratorio... e il suo impatto ambientale è abbastanza grave...
- ah beh... se c'è formaldeide :roll: strano che s rilasci nell'ambiente formaldeide :roll: va beh... sugli altri prodotti... le idantoine e gli altri prodotti vengono inseriti nelle formulazioni come antimicrobici... ci son studi in corso... pare provochino ipersensibilità e danni acquatici
- triclosan è un potente antibatterico e antimicotico... probabile cancerogeno... rimane nell'ambiente acquatico... e anche nel latte materno...
- sui derivati del PEG dove hanno tirato fuori che son cancerogeni e simili? :|