Originariamente inviata da
RudeMood
Prima di tutto c'è da dire che io la gravidanza non l'aspettavo.
Non ero per niente pronta, avevo vizi e stravizi e ho dovuto / voluto mollare tutto.
Quindi la gravidanza in sè è stata un po' "sofferta".
Detto questo... Io non ho mai parlato con mia figlia quando era ancora nella pancia.
Sento e vedo tante quasi-mamme che s'accarezzano la pancia e chiamano per nome qualcuno che deve ancora nascere. Ti dico questo perchè ho visto che anche tu hai letto
tanti bellissimi discorsi.
Vabbè.
Ho avuto un parto cesareo e ho visto mia figlia solamente il giorno dopo.
Francamente non stavo morendo dalla voglia di "diventare madre" ,ormai, fisicamente.
Chi l'aveva già vista mi diceva che era bellissima, uno splendore..
Quando l'ho vista m'è preso un colpo. Mi sembrava Mike Tyson dopo l'incontro più violento della sua carriera da pugile
Avevo già preso in braccio altri bambini, e in generale ho sempre avuto un buon rapporto con loro, neonati o più grandi.
Ma questa era diversa. Era mia figlia.. M'ha fatto un effetto stranissimo.. E non lo definirei esattamente 'bello'. Avevo quasi 'vergogna' ad allattarla... vuoi anche perchè ci sono i soliti rompicoglioni che devono assistere a tutti gli eventi, pure la prima cacca.
Insomma.. un po' di disagio l'ho provato. Non era quella cosa bellissima che raccontavano tutti...
Quando sono tornata a casa ho vissuto mia figlia come se fosse stato un tamagochi. La nutrivo, la lavavo, la cambiavo. Ma non sono riuscita a 'chiamarmi' mamma fino al 4° o 5° mese. Ma questo, forse, è causa del fatto che non ero pronta.
C'è da dire anche che, avendo cessato con dei vizi, ne avevo presi altri, come quello di mangiare. Quindi per me il post parto è stato 'pesante' in tutti i sensi.
Non riuscivo a vestirmi come volevo, non riuscivo a fare le cose che volevo etc etc.
Nonostante la mia obesità, nonostante il mio non essere pronta a diventare madre, mi sono rimboccata le maniche e ho fatto ciò che dovevo.
La depressione post parto, in genere, colpisce le donne che si aspettano le cose bellissime. E poi, invece, di fronte alle mille difficoltà, si vedono impotenti e credono di non essere adatte.
Ora.. Un bambino non è un cicciobello. Piangerà e non saprai perchè:
fame, cacca, sete, pipì, mal di pancia, sonno, vattelappesca.
Se sei consapevole del fatto che madri non si nasce, ma si diventa, non vivrai alcuna depressione, perchè sarai pronta a tutte le nottate in bianco che dovrai fare, sarai pronta a mettere da parte un po' di intimità di coppia, sarai pronta a mettere da parte un po' di tempo per curare te stessa. Ma soprattutto dovrai essere consapevole che non sarà una passeggiata. Se parti col piede giusto avrai già fatto molto, molto lavoro.
Attenta a non viziare il nascituro prendendolo in braccio ad ogni pianto.
Il pianto è sintomo di disagio dovuto a qualcosa. Il pianto non significa che un neonato vuol stare in braccio. Magari per i primissimi giorni no... ma armati di giostrine, carillon, dondoli.
Se vuoi altri consigli 'tecnici' chiedi pure
Qualche consiglio fa sempre comodo.
SOno un po' contraria agli aiuti dei nonni durante i primi tempi.
Se occorre un aiuto, è meglio che si occupino della cucina, del bucato e di tutto il resto, tranne del bambino.
In genere le nonne, pur di non far piangere il nipote, lo prendono in braccio o lo cullano per 3 ore filate.
Poi il pupo si abitua e per la madre diventa un inferno perchè non sarà piu padrona di organizzare i SUOI TEMPI.
Certo, 10 minuti per staccare vanno pure bene...
Ma è meglio se i primi mesi, al bambino, ci pensano solo i genitori, così lo abituano 'a modo loro'.