Riporto su il topic per chiedere a tutti i gli studiosi universitari, medici e non cosa ne pensano di questi casi:
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Asiago: Gabriele morì a 5 mesi
dopo i vaccini. Causa allo Stato
ASIAGO. I genitori si rivolgono al giudice civile chiedendo i danni. I consulenti della famiglia: «Ha subito una alterazione immunitaria». I periti del gip: «Ma non c'è rapporto di causa» 29/08/2012
Asiago. Oggi Gabriele Biscardi avrebbe quasi 6 anni. Ma nella primavera 2007, a poco più di cinque mesi, morì per quella che il consulente medico della procura di Bassano, Lorenzo Meloni, definì una «grave setticemia plurimicrobica e conseguente shock settico». Tuttavia i prof. Tagliaro e Tatò in qualità di periti del tribunale penale, scesi in campo perché era indagato per omicidio colposo il dottore Luigi Rossato che eseguì le vaccinazioni obbligatorie, poi prosciolto, conclusero che l'ipotesi «non può essere considerata accertata, pur rimanendo plausibile». E il motivo è che si è «in assenza di accertamenti di laboratorio affidabili». Ma le vaccinazioni non c'entrano nulla con il decesso dello sfortunato Gabriele? Una causa civile dovrà dare le risposte. Il bimbo il 30 marzo 2007 venne sottoposto al secondo ciclo con la somministrazione di sette vaccini obbligatori. Quasi subito accusò malesseri. Alla fine di aprile la situazione precipitò. La febbre raggiunse i 40°C e quando giunse al pronto soccorso asiaghese era di fatto morto. Meloni si chiese come avesse potuto svilupparsi una infezione tanto grave con la presenza di microrganismi che di solito sono nell'intestino. Concluse la relazione al pm Monica Mazza, osservando che con «ogni probabilità» Gabriele non aveva ancora sviluppato un adeguato sistema immunologico di difesa contro le sepsi. La questione delle vaccinazioni obbligatorie, com'è risaputo, è molto dibattuta. In alcuni casi i tribunali italiani hanno riconosciuto ingenti risarcimenti alle famiglie per neonati che stavano bene prima delle vaccinazioni e in seguito hanno subito gravi danni. Nella vicenda di Gabriele, l'avvocato Roberto Rigoni Stern per la famiglia ha presentato un ricorso al giudice del lavoro per chiedere al ministero della Salute e alla Regione un “equo indennizzo”, richiamandosi alla legge 210 del 1992 che stabilisce risarcimenti ad esempio per chi contrae l'epatite sottoponendosi a trasfusioni di sangue infetto. La tesi del legale è che come risulta in letteratura scientifica «un aspetto assolutamente certo e riscontrabile in tutte le vaccinazioni consiste nella soppressione post-vaccinale delle difese immunitarie», non a caso i neonati spesso accusano stati febbrile in concomitanza con le inoculazioni. Del resto, i genitori hanno spiegato agli inquirenti che il figlio dopo la seconda fase del vaccino il 30 marzo non era stato bene e continuava a piangere, trascinando il malessere fino alla morte il 28 aprile. Gabriele, pertanto, ha subito una alterazione del sistema immunitario, come sostengono i professionisti della famiglia? Per il dr. Dario Miedico, consulente di parte, «solo un bambino con una situazione immunitaria gravemente compromessa a causa delle vaccinazioni può morire in poche ore». La parola adesso passa al giudice.