Originariamente inviata da
cometska
Immagino i tuoi studi di medicina...
devono essere stati davvero "profondi" per arrivare a sparare codeste mink**e (giusto per citarne qualcuna: <<
mi vergogno del fatto che la psichiatria venga annoverata tra le branche della medicina>>.
Sei solo uno sbruffone che parla a sproposito. Ti consiglio di visitare un reparto di Psichiatria VERO la prossima volta. Dici di aver visto cose che non auguri a nessuno, e poi sminuisci il valore stesso di questi studi.
Sarei curiosa di sapere come definisci la psichiatria... forse per te "lo studio, la diagnosi, la terapia e la prevenzione di disturbi mentali" sono una forma di stregoneria?
Forse, nei tuoi studi, il cervello non è inteso come un organo? spiegami spiegami, sono proprio curiosa!!!!
Ah, tanto per essere chiari sul discorso "disturbo passeggero": la depressione è un disturbo serissimo, puo' durare moltissimo tempo cosi' come qualche mese.
Il punto è che la depressione, con farmaci adatti, si puo' superare. Il disturbo bipolare NO.
Aggiungo la definizione e le cause del disturbo bipolare. Sono tratte da WIKIPEDIA (magari, chi non conosce bene queste cose, poteva darci un'occhiata...)
<<
Le cause ipotizzate per il disturbo bipolare sono eterogenee e comprendono fattori biologici, genetici e ambientali.
Fattori biologici [modifica]
- Disturbi sul sistema endocrino, si nota la correlazione fra un eccesso di cortisolo, ovvero la sindrome di Cushing e la depressione.[17] Sotto tale aspetto si utilizza il test di soppressione al desametazone ma non fa una distinzione dei vari disturbi psichici e quindi in tali casi risulta inutile.
- Sistema immunitario, anche se la ricerca si sta muovendo con idee opposte sull'argomento, si sospetta un coinvolgimento del sistema immunitario, osservando la natura dei vari sintomi della depressione.[18]
Fattori genetici [modifica]
Si sono svolti numerosi studi in tal senso, evidenziando un maggiore fattore di rischio[19] I cromosomi indagati su cui si è riscontrato una connessione sono il 5[20] l'11 e il X. nella forma I, nella quale l'incidenza è di 8- 18 volte maggiore
Fattori ambientali [modifica]
Il disturbo può essere innescato in soggetti predisposti da eventi sociali forti tali da indurli a creare universi paralleli nelle sfere affettive o lavorative: un universo associato alla normalità l'altro all'evasione. L'uno generando sempre l'ansia dell'assenza dell'altro. Secondo le ipotesi più accreditate, i vari fattori interagiscono determinando uno squilibrio delle funzioni dei neurotrasmettitori all’interno di alcune specifiche zone del cervello con un'alterazione a favore della trasmissione eccitatoria (episodi a carattere ipomaniacale o maniacale) o inibitoria (episodi a carattere depressivo).
Fattori psicosociali, quali lutti, abusi durante l'infanzia, gravi perdite affettive, problemi finanziari, gerontofobia o choc sentimentali possono innescare nei soggetti predisposti il processo che dà origine alla malattia.
La predisposizione è correlata con l'ereditarietà o alla persistenza di stimoli esogeni forti. Dunque la predisposizione non necessariamente si esplica nello sviluppo della malattia, l'assenza di forti stress nell'esperienza dell'individuo predisposto potrebbe evitare l'insorgenza dei sintomi. Una volta che il disturbo si è instaurato, gli episodi di entrambe le polarità tendono a presentare ricorrenze, sia spontanee, sia in relazione a vari stress psicologici associati ad ansie e sindromi compulsive, sociali, fisici ed in relazione ai ritmi biologici. >>