La 5a malattia
La 5a malattia
Caspio ma che hai fatto di male per meritartele tutte quante? :smt036Originariamente inviata da girl89
ma la quinta e la sesta cosa sono?
orecchioni da piccolo,varicella l'anno scorso...
bhe x il primo nn so,ma x la varicella ho preso delle medicine
io ho avuto queste, la scarlattina mi sa che mi han vaccinata, la pertosse boh... le ultime 2 che hai citato non so cosa sono...Originariamente inviata da °holly°
la sesta non lo so,la 5a malattia hai le guancie rosse e devi evitare il più possibile l'esposizione al sole x un paio di giorni..se non sbaglioOriginariamente inviata da obo
* la varicella
* la parotite (orecchioni)
* la rosolia
* la scarlattina
Solo queste due per fortuna.Originariamente inviata da °holly°
chiedilo a google io ho copiato la lista e basta, non le ricordavo tutteOriginariamente inviata da obo
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Originariamente inviata da °holly°
Direttamente da Gugol :smt003 :
La quinta malattia (detta anche megaloeritema) è un'infezione virale causata dal virus Parvovirus B 19.
E’ così chiamata perché rappresenta il quinto esantema infettivo identificato e descritto in pediatria. Il contagio avviene per contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto o con le goccioline immesse nell’aria con tosse, starnuti o semplicemente parlando. Il rischio di trasmissione è presente dalla settimana prima dell’inizio dei sintomi, fino alla comparsa delle manifestazioni cutanee. In genere non ci sono sintomi prima della comparsa dell’esantema. E’, quindi, la comparsa della tipica eruzione cutanea che rende evidente la malattia. Inizialmente colpisce il volto, soprattutto le guance, che appaiono molto rosse e calde, mentre bocca, mento e fronte appaiono pallidi. Si evidenziano sempre più, poi, le tipiche macchioline rosse, lievemente rilevate al tatto, le quali si diffondono al tronco, alle natiche, alle braccia e alle gambe. Spesso l’esantema è anche causa di forte prurito. La quinta malattia ha una durata media di 11 giorni (da 2 a massimo 4-5 settimane), con possibili ricomparse dell’esantema in caso di bagni caldi, particolari situazioni di stress o esposizione al sole prolungata. L’incubazione, invece, è compresa tra i 4 e i 14 giorni, fino a un massimo di 3 settimane. L’incidenza della malattia è maggiore tra i bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni, con una leggera prevalenza per il sesso femminile. Tra gli adulti, devono porre particolare attenzione le donne in gravidanza, per le quali un eventuale contagio entro il 4°-5° mese di gestazione nel 15% circa dei casi può essere causa di aborto spontaneo. In caso di dubbio, quindi, è sempre consigliabile l’esecuzione di mirati test sierologici e di un controllo ecografico.
La sesta malattia (detta anche esatema critico) è causata da un virus della famiglia degli Herpes Virus, chiamato Herpes Virus Umano tipo 6. La trasmissione è possibile con il contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto o per contatto delle goccioline immesse nell’aria con tosse, starnuti o semplicemente parlando. L’incubazione ha un periodo variabile compreso tra i 5 e i 15 giorni. I primi sintomi della sesta malattia sono febbre alta (generalmente 39°-41°C), associata a malessere generale, raffreddore, congiuntivite e mal di gola. Una volta scomparsa la febbre (dopo circa 3-5 giorni) inizia a manifestarsi l’esantema, con una manifestazione cutanea che interessa il tronco, il collo e, successivamente, anche il viso e le estremità. Tale eruzione cutanea, però, tende a scomparire molto velocemente, nel giro di 24-48 ore. Il periodo di maggior contagio è quello corrispondente alla fase febbrile. La diagnosi specifica avviene mediante isolamento del virus, con ricerca di un’eventuale produzione di anticorpi. Molto importante è la diagnosi differenziale, per escludere altre malattie, come il morbillo, la rosolia o altri stati febbrili di origine sconosciuta.
I più colpiti sono i bambini molto piccoli, dai 6 mesi ai 2 anni d’età. Di recente, però, sembra essere stato dimostrato un possibile contagio anche negli adulti, che si manifesterebbe con sintomi clinici vari, come sindromi epatiche e febbre remittente.