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Assorbenti interni (e-mail)

  1. #21
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

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    Quote Originariamente inviata da Sunwithstars
    io nn li uso....



  2. #22
    FdT-dipendente
    Donna 33 anni da Piacenza
    Iscrizione: 29/12/2004
    Messaggi: 1,239
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da °taty°
    Buono a sapersi.
    Boh ma alla fine siamo sicuri sia vero?

  3. #23
    °Pigmy
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da margot
    fortunatamente li uso solo in casi estremi

  4. #24
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

    Predefinito

    Dopo 2 anni ancora girano queste mails.

    Io non uso questo prodotto...

    Ma vorrei che qualche esperto di medicina o chimica ( )
    possa smentire o confermare questa notizia.

    Ripropongo la comunicazione con i vari contatti

    -------------------------

    Dr.ssa Carla Zoboli Direzione Prestazioni e Marketing Azienda Ospedaliera - Policlinico di Modena M. Cristina Paolotti Capo Settore Dottorato di Ricerca - tel. 06/4991(2) 4867 fax 06/4991(2)4651


    Vi preghiamo di trasmettere questa e-mail a tutte le donne che potete. Per gli uomini che ricevono questa e-mail, vi preghiamo di spedirla ad amiche, ragazze, sorelle, madri, figlie ecc. Grazie Controllate le etichette degli assorbenti interni che volete acquistare, la prossima volta, e controllate se riuscite ad individuare alcuni dei segni familiari descritti in questa e-mail.

    Non meraviglia che tante donne al mondo soffrano di cancro alla cervice e di tumori all'utero. Sapete che i produttori di assorbenti interni usano diossina e rayon nei loro prodotti? Sono sostanze cancerogene e tossiche! Perche' allora gli assorbenti interni non sono contro la legge? Perche' gli assorbenti interni non sono un prodotto alimentare e, dunque,non sono considerati pericolosi o illegali.

    ECCO LO SCANDALO:
    Gli assorbenti interni contengono due cose che sono potenzialmente pericolose: Rayon
    (per assorbire) e Diossina (un prodotto chimico usato per biancare i prodotti). A volte contengono anche piccole percentuali di Amianto, per indurre nell'organismo femminile una emorragia piu' intensa (piu' sanguinamento piu' assorbenti consumati).

    L'industria degli assorbenti interni e' convinta che noi, essendo donne, abbiamo bisogno di prodotti candeggiati, sbiancati per pensare che il prodotto sia puro e pulito. Il problema e' che la diossina, che viene prodotta in tale processo sbiancante, puo' apportare gravi danni all'organismo!
    La diossina e' stata associata al cancro da studi clinici, ed e' tossica per il sistema immunitario e riproduttivo. E' anche stata associata con endometriosi e basso numero di spermatozoi per gli uomini. Lo scorso settembre, l'Agenzia di Protezione Ambientale EPA ha reso noto che non esiste un livello 'accettabile' di esposizione alla diossina, visto che e' cumulativa e lenta a disintegrarsi. Il pericolo reale viene dal contatto ripetuto.

    Quando fibre degli assorbenti interni restano nel collo dell'utero (come di solito accade), cio crea un 'serbatoio' di diossina nel corpo. Tra l'altro, resta all'interno molto piu a lungo di quanto rimarrebbe con assorbenti interni fatti solo di cotone, perche' il rayon e' piu' leggero e tende ad attaccarsi. Questo e' anche il motivo per il quale la TSS (Sindrome da Shock Tossico) può colpire donne che usano assorbenti interni (come potete leggere dal foglio informativo di TUTTI gli assorbenti interni in commercio).

    QUALI SONO LE ALTERNATIVE?
    Usare assorbenti esterni, o prodotti non sbiancati e fatti completamente di cotone. Anche altri prodotti d'igiene femminile (assorbenti esterni/fazzoletti) contengono diossina, ma non sono tanto pericolosi quanto gli assorbenti interni. Sfortunatamente, prodotti non sbiancati e in cotone si trovano quasi solo in negozi di 'prodotti biologici' (quindi sono piu' cari). Nel 1989, degli attivisti inglesi organizzarono una campagna contro lo sbiancamento attuato con cloro. Sei settimane e 50000 lettere dopo, i produttori di diversi prodotti sanitari passarono all'ossigeno (uno dei metodi Verdi disponibili). (MS magazine, May/June 1995)

    COSA FARE ORA: Ditelo alla gente. A tutti. Informateli. Questa industria ci sta danneggiando, facciamo qualcosa per impedirlo! Se avete tempo, scrivete una lettera alle societa' Tampax - Playtex - O.B-Kotex. Sulle scatole c'e' sempre un recapito. Fate loro sapere che esigiamo un prodotto sicuro:assorbenti interni COMPLETAMENTE DI COTONE NON SBIANCATO.

    PROMEMORIA: Per non perdere l'impatto di questa email,

    PREGHIAMO chiunque voglia spedirla ai propri amici, di copiarla e poi passarla su un NUOVO messaggio. In questo modo, non potra distorcere il messaggio a causa delle varie "frecce" che appaiono nelle e-mail inoltrate. Vi preghiamo di farlo con considerazione e serieta'.

    Grazie. Dr.ssa Carla Zoboli Direzione Prestazioni e Marketing Azienda Ospedaliera - Policlinico di Modena M. Cristina Paolotti Capo Settore Dottorato di Ricerca - tel. 06/4991(2) 4867 fax 06/4991(2)4651

    --------------

    Sì, vabbè... di qualcosa si deve pur morire.
    Ma allora perchè non avere rapporti non protetti rischiando di essere contagiati da qualche sieropositivo?

    Come si dice? Se lo conosci lo eviti...

  5. #25
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito

    Anni fa è uscita una smentita da parte dell'FDA americano che dice:

    "L'FDA non ha alcuna prova della presenza di amianto nei tamponi, né è al corrente di segnalazioni di aumentato sanguinamento mestruale a seguito dell'uso di tamponi. Prima che qualunque tampone venga commercializzato negli Stati Uniti, l'FDA ne esamina la progettazione e i materiali. L'amianto non è un ingrediente di alcun tampone di marca statunitense e non è associato alle fibre usate nella produzione dei tamponi. Inoltre i siti di produzione dei tamponi vengono sottoposti a ispezioni dell'FDA per controllare che lavorino a regola d'arte. Pertanto, tali ispezioni probabilmente identificherebbero eventuali procedimenti che esponessero i tamponi all'amianto. Se qualsiasi tampone fosse contaminato dall'amianto, questo sarebbe il risultato di una manomissione, che è un reato."

    La spiegazione dell'FDA chiarisce dunque che è falsa la giustificazione che si può mettere l'amianto nei tamponi perché "i tamponi non sono un prodotto alimentare e, dunque, non sono considerati pericolosi o illegali".

    Inoltre, secondo l'OSHA, il NIH e l'EPA, enti statunitensi deputati alla protezione dell'ambiente, della salute e alla sicurezza sul lavoro, l'amianto è molto pericoloso se ingerito o inalato (l'inalazione può provocare asbestosi o cancro ai polmoni e ad altri organi) e causa irritazioni se viene a contatto con la pelle, come spiegato in questa pagina dell'EPA o questa del National Institute of Health (risalente al 2002 e archiviata presso Archive.org). Pare evidente che un tampone sia decisamente a stretto contatto con la pelle: quindi la giustificazione non regge assolutamente.

    Già nel 2001, il sito italiano della Tampax smentiva categoricamente la presenza di amianto nei tamponi così:
    I tamponi Tampax contengono amianto? Assolutamente no. Non c'è traccia di amianto nei Tampax.
    Il concetto è ribadito anche attualmente presso Tampax.it. Insomma, a meno che crediate che FDA, EPA, NIH, OSHA, Tampax e tutti i ricercatori del settore siano in combutta per ammazzare i propri clienti in un colossale complotto, la questione dell'amianto è chiusa. Non ce n'è, punto e basta.

    L'FDA è considerata un punto di riferimento per la sicurezza dei farmaci in tutto il mondo. Non è composta da dilettanti che si comprano con quattro dollari (neppure l'industria del tabacco è riuscita a zittirla). Se proprio non ci credete, andate da un chimico e fatevi fare l'analisi chimica di un tampone, alla ricerca di amianto; poi fatemi sapere. Ma nel frattempo abbiate il buon senso di non seminare panico ingiustificato.

    Per il raion (o Rayon) la cosa è più complicata. Il Rayon è in effetti presente nei tamponi, come confermato dal sito Tampax.it. Ma è pericoloso?

    L'appello afferma che "Il Raion contribuisce ai pericoli creati dai tamponi e dalla diossina perché è una sostanza altamente assorbente... quando fibre dei tamponi restano nella vagina (come di solito accade), ciò crea un terreno fertile per la diossina. Tra l'altro, resta all'interno molto più a lungo di quanto rimarrebbe con tamponi fatti solo di cotone."


    • Il Rayon è considerato innocuo, tant'è vero che lo si usa per gli indumenti e come materiale chirurgico. E' un derivato della cellulosa.



    • Il Rayon viene usato nei tamponi non soltanto perché è altamente assorbente (cosa in sé non pericolosa, ma anzi ovviamente necessaria per il funzionamento del prodotto), ma perché si sfilaccia meno del cotone. Pertanto un assorbente interno in Rayon rilascia meno fibre di uno di cotone.



    • Non si capisce perché debba "restare all'interno più a lungo".



    • Nella versione 2003, l'anonimo traduttore italiano dell'appello ha dato una eloquente "aggiustatina" a questa affermazione, che in originale non parla semplicemente di "terreno fertile", ma di "breeding ground", ossia di "terreno fertile per la riproduzione". La diossina è una sostanza chimica, non una creatura vivente, e come tale ovviamente non si riproduce, esattamente come mettere due sassi in una stanza non produrrà una nidiata di sassolini. Uno svarione di questa portata la dice lunga sulla serietà e sulla preparazione di chi ha redatto l'appello originale.



    Tuttavia il Rayon si può produrre usando il cloro, secondo l'FDA, e il cloro produce diossine. Quindi il Rayon in sé è sicuro, ma comporta la possibilità di portarsi appresso diossine. Ma l'FDA dichiara che il Rayon attualmente utilizzato nei tamponi statunitensi viene prodotto adottando tecniche alternative che non generano diossine: "Rayon raw material used in U.S. tampons is now produced using elemental chlorine-free or totally chlorine free bleaching processes", dice la già citata pagina dell'FDA.

    Sul fatto che le diossine facciano male non c'è alcun dubbio. Ma ci sono diossine nei tamponi, come dice l'appello?

    Secondo l'FDA, se ce ne sono, sono a livelli talmente bassi da non essere misurabili:
    ...i livelli di diossine nel rayon grezzo usato per i tamponi sono pari o inferiori al limite rilevabile dai test più avanzati, ossia circa 0,1 parti per trilione... molte volte inferiore alla quantità normalmente presente nell'organismo e proveniente da altre fonti... Una parte per trilione equivale a un cucchiaino in un lago profondo cinque metri e ampio 2,6 chilometri quadrati.
    Pertanto il rischio diossina nei tamponi è praticamente trascurabile. Ce n'è molta di più nell'ambiente che ci circonda che nei tamponi. Aver paura della diossina nei tamponi è come abitare accanto alla ferrovia e temere di diventare sordi perché il vicino parla a voce alta.

    Non solo: a proposito di diossine e di sostanze chimiche pericolose c'è una sorpresa interessante.

    L'appello propone di "usare prodotti d'igiene femminile non sbiancati e che siano fatti completamente di cotone...Usate tamponi fatti al 100% di cotone non sbiancato. Sfortunatamente, poche società producono questi tamponi sicuri."

    Chiaro, no? Cotone uguale sicurezza. Peccato che il cotone coltivato con i metodi convenzionali sia, secondo Snopes.com, "una delle piante a maggior consumo di pesticidi... circa il 10% dei pesticidi e il 22,5% degli insetticidi del mondo viene usato sul cotone." Pertanto un tampone a base di cotone coltivato in modo convenzionale potrebbe contenere la stessa quantità di porcherie chimiche di un tampone "non alternativo" a base di cotone e rayon. Per eliminare davvero questo rischio occorrerebbe trovare tamponi di puro cotone coltivato senza pesticidi e insetticidi.

    In altre parole, passare a tamponi fatti al 100% di cotone senza verificare che il cotone sia coltivato in modo biologico non risolve granché. Come capita spesso negli appelli diffusi via Internet, la soluzione ai problemi non è così semplice come si vuol far credere.

    Come descritto su tutti i foglietti illustrativi dei tamponi, la sindrome da shock tossico (Toxic Shock Syndrome, TSS) è "una malattia rara ma grave. E' causata dalle tossine prodotte dal batterio Staphylococcus aureus... La TSS mestruale è associata all'uso dei tamponi." E' grave abbastanza da indurre persino i fabbricanti di tamponi a riportare questo consiglio: "Potete anche sostanzialmente eliminare il rischio di TSS mestruale non usando assorbenti interni."

    Usare tamponi "alternativi" di cotone al 100% al posto di quelli "commerciali" riduce leggermente l'incidenza della sindrome, ma non la elimina: del resto, sono stati riportati casi di TSS anche negli anni in cui i tamponi erano tutti in puro cotone (dal 1933, anno di invenzione, ai primi anni Settanta). Non fidatevi dunque di un appello che arriva da chissà chi, ma parlatene con il vostro medico.

    dal sito: Il Disinformatico

  6. #26
    Sempre più FdT Haydée ~
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 25/12/2006
    Messaggi: 3,255
    Piaciuto: 4 volte

    Predefinito

    Bene dai, se c'è una smentita sono più tranquilla, anche perchè praticamente uso solo assorbenti interni! Che oltretutto sono comodissimi...

  7. #27
    Assuefatto da FdT
    Donna 38 anni da Catania
    Iscrizione: 26/4/2009
    Messaggi: 655
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    beh, meno male che li uso raramente. Sapendo questo, poi, non ne farò piu' uso.

  8. #28
    Askra
    Ospite

    Predefinito

    non li uso ,ne ho parlato con il mio medico e mi ha detto che fa più male usare biancheria intima colorata...il corpo degli organismi appositi per espellere la diossina

  9. #29
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito

    allora mangiamo diossina

  10. #30
    Overdose da FdT *AllStar*
    Donna 30 anni
    Iscrizione: 30/8/2008
    Messaggi: 6,851
    Piaciuto: 8 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da missmondo99 Visualizza il messaggio
    io nn li uso....

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