Per me il problema non si pone; al massimo si può porre il problema della differenza culturale e sulle usanze.
Poi il fatto della discriminazione di noi italiani verso gli stranieri, è un pò come "il toro che da del cornuto all'asino", perchè, qualcuno si chiederà? Ecco il perchè:
"[...]... gli italiani, per quanto riguarda la diffusione delle etnie e razze principali tra le popolazioni costituenti Stati Post-Industrializzati Occidentali, è la massima espressione di melting genico.
Ricordando, oltre alle popolazioni autoctone italiche, anche le influenze di "potenze straniere conquistatrici" hanno contribuito al melting: si ricordano le influenze elleniche (Greci, Fenici), arabe ed asiatiche (popolazioni anatoliche, Saraceni ed Ottomani), nord-africane arabeggianti (melting delle popolazioni autoctone dell'odierne Libia, Tunisia e Marocco con i conquistatori arabi), a cui vanno aggiunte le popolazioni di origine iberica, il cui retaggio è misto quasi quanto a quello italico, e teutoniche (di origine germanica in primis)... [...]"
[Fonte: testo universitario in inglese che parla di sistemi complessi e diffusione delle popolazioni nel corso della storia umana]
Quindi, parlare di razzismo o comportarsi da razzisti nei confronti del "diverso", per noi italiani, è come offendere noi stessi.