“Padre, padre, sai che i nostri nonni quando arrivava Natale mangiavano l’uomo bianco con molto più piacere, perché a Natale i bianchi sono molto più buoni?”
“Lo so, lo so - sospira il missionario italiano – e so anche quanto è stato difficile convincerli che ‘buono’ non era nel senso del gusto. Ora voi siete più civili e sapete molte cose sulla vera religione. Per esempio: qual è il simbolo del Natale?”
“Il panettone, il panettone!”
“Ma no, ma no: è Gesù Bambino!”
“Ma padre, a Natale si mangia il panettone, non Gesù Bambino!”
“Gesù si mangia da grande, dopo che è morto, nell’Eucarestia, sotto le specie del pane e del vino”
“Se è la stessa persona, non sarebbe meglio mangiarlo da piccolo, che è più tenero? Padre ce l’hai insegnato tu che è nato in una mangiatoia”
“Siete dei cannibali! Gesù non si mangia per riempirsi la pancia, ma per diventare come lui”
“Padre, anche Vecchioni dice del cantautore ‘se lo mangiamo siam come lui’”
“Blasfemi! Paragonare una canzonetta al Vangelo! Ve l’ho già insegnato che Gesù istituì l’eucarestia nell’ultima cena, intingendo il pane nel vino ….”
“Padre, perché a Natale non possiamo intingere il panettone nello spumante? E nella mangiatoia del presepe possiamo metterci addirittura il panettone? Almeno quello possiamo mangiarlo”
“Basta, basta! Siete ignoranti e cattivi, mi fate disperare, mi rovinate il sangue!”
“No no, padre, non diventare cattivo: l’uomo bianco è più digeribile quando è buono“