Classica risposta dell'intollerante che si difende. Se vogliamo improntare il discorso su questa chiave ti accontento.
Tu parli della "cultura" come di un qualcosa che viene "inculcato" e che non tiene conto delle storie personali. Un egiziano può crescere più femminista di un ragazzo di Palermo e un'italiana può essere più sottomessa al marito di una somala.
L'essere abituati a considerare le persone in base alla loro storia personale non è moralismo, è solo apertura.