Quindi è la loro condizione, non la loro nazionalità il motivo di un'ipotetico salto in graduatoria. E allora? Ci sta. Prendi due italiani, uno che guadagna 50 euro al mese e uno 500... A chi daresti la casa popolare? Ovviamente a quell oche percepisce uno stipendio di 50 euro mensili. E se fossero un immigrato e un italiano, uno col 50 e uno col 500... Che cambia?
Come esempio non ci sta proprio...Ma davvero!!. Come ho già detto difficilmente gli italiani saranno nelle medesime condizioni economiche di che è appena sbarcato. Dalla sua l' italiano ha conoscenti, amici, ha parenti... che l' aiuteranno economicamente in momenti di estrema difficoltà , mentre l' extracomunitario troverà ben poco sostegno dai parenti stretti o lontani in quanto lasciati alla sua terra. Esito?!. Vita da barbone... che gli permetterà balzi consistenti nelle graduatorie!!. L' italiano seppur in condizioni davvero disagiate si vedrà soffiare sotto il naso l' ennesima occasione .., regalata a chi non ha mai dato un soldo in tasse magari...
..Piu' che ovvio!!. Una vita dignitosa spetta prima agli italiani e poi agli altri. Ma scusa, a casa tua pensi da dar da mangiare prima ai tuoi familiari o a chi nel tuo vicinato a poco da mettere sotto i denti?!. Poi invece, il tuo punto quale sarebbe?!...Far abbituare gli italiani a viver da barboni e permettere invece un gradino in piu' a chi è appena ( o quasi) sbarcato?!.
ma secondo me ci deve essere un limite per il nazionalismo ma ancora per la solidarietà con lo straniero...