Premessa l'ovvia e constata presenza di porcherie a dir poco rilevanti.....Si la rimpiango. In questi mesi per scrivere la tesi sono obbligato a consultare quotidiani dal 46 al 94. Passando le prime pagine di questi giornali alla ricerca del materiale che mi interessa ho sempre più l'impressione di come si lottasse per un ideale, per una causa, per qualcosa di vero, importante e sentito. Oggi cosa ci rimane? Ieri c'era l'MSI portabandiera della terza via tra capitalismo e comunismo, c'erano i comunisti più agguerriti e forti che mai, c'era un partito socialista, oggi scomparso, c'era la DC. Ognuna di queste entità politiche aveva una idea e un'identità (a dire il vero la DC ne aveva diverse) e strenuamente lottavano per esse. Ma ritornando alla domanda... oggi cosa rimane? Oggi rimangono due contenitori vuoti creati per ottenere il potere, oggi rimane la ricerca di quante donne siano passate per il letto del presidente, oggi rimangono le parole a vuoto di quella che si fa chiamare sinistra, oggi rimangono i cadaveri di coloro che si definiscono comunisti. Ieri si affrontavano grandi sfide, oggi semplicemente non si affrontano, ieri si faceva politica oggi si fa comicità. E questo è un dato di fatto generalizzabile per il 90% dei politici italiani. Nonostante ciò questi pagliacci compaiono sui loro manifesti elettorali col loro sorriso a chiedermi di avere in fiducia in loro quando sono vent'anni che gli stessi politici tra una chiacchera e l'altra stanno facendo naufragare l'Italia, il mio paese. Il paese dei balocchi dove il pupillo di Almirante, ex missino cambia letteralmente sponda, dove D'Alema urla dal suo yatch di essere comunista, dove Berlusconi ti dice che va tutto bene quando il PIL del trimestre è al -6%, dove Veltroni... no vabbè, sparare sulla croce rossa è brutto... è il paese dei miracoli, dove il peggio è sempre possibile. Sono frustrato e amareggiato, prenoto la scheda nulla.