Al fronte dei giorni passati sui libri per togliermi la sessione invernale degli esami e della conseguenza "condotta ascetica", ho avuto modo di pensare agli anni passati ed a riesaminare certe mie scelte e decisioni.
Dopo alcune notti - relativamente - "insonni", mi sono reso conto di essermi pensito di alcune cose... ed ho deciso di condividerle con voi.
Mi pento di:
- essermi comportato da stronzo con una ragazza, durante la settimana bianca nel gennaio del 2003 e di aver avuto poco "tatto" nei suoi confronti e verso i suoi sentimenti, cosa che non avrei mai dovuto fare;
- aver bruciato 3 anni della mia vita per voler fare di testa mia, senza voler ascoltare i consigli dei miei, soprattutto di mio padre, che per quasi 30 anni si è fatto un mazzo quanto una casa per mare, perdendosi molto della mia infanzia e della mia adolescenza, per mandare avanti due famiglie, sposare due figli e mantenerne altri due all'università;
- infine, mi pento (e mi fustigherei a sangue per questo!) per aver lasciato andar via una ragazza, C., che, pur avendola conosciuta solo 3 ore prima, al matrimonio di mio cugino e cugina dello stesso, sentivo come se la conoscessi da una vita e non sapere se mai avrei passato i mesi scorsi e/o i prossimi anni della mia vita con lei.
Di tutti i fatti, i misfatti, le avventure e le cazzate varie che ho combinato, solo di questi tre eventi mi pento amaramente.
Cinque mesi fa ho fatto una promessa che intendo mantenere, costi quel che costi!
E voi, di che cosa vi pentite o cosa non rifareste se poteste tornare indietro?
PS: x Alessia (se mai leggerai questo post): no, non mi pento di aver litigato con te al bambinopoli, in riva al mare, davanti casa tua! Non mi pentirò mai! E mai avrai le mie scuse! Nemmeno nel Giorno del Giudizio Universale!!! ....