Se la magistratura non fosse politicizzata emergerebbero ENTRAMBE le magagne, quelle VERISSIME di Berlusconi e quelle ALTRETTANTO VERE dell'altra parte in causa.
Il problema è che la destra non ha avuto un Gramsci che le facesse capire che conquistare i palazzi del potere non basta, ma serve anche arrivare alla cultura, all'economia, alla giustizia ed all'informazione (quest'ultima realizzata solo in parte dato il grosso potere di Berlusconi che in questo fa da "contrasto").
Quelli come te dimostrano che Gramsci aveva pienamente ragione e che i suoi seguaci sono pienamente riusciti nel loro intento.
E spero che non ti difenderai dandomi del berlusconiano fanatico perchè sarebbe veramente puerile, oltre che sbagliato.....
guarda che gente come Travaglio o Grillo,per farti un esempio delle poche persone "imparziali", hanno attaccato tantissimo D'Alema,Consorte e Fassino per lo scandalo Unipol e per la scalata alle banche...e fidati,che la magistratura,indaga pure su questo!!!ma diciamo che si tratta solo di proporzioni;ovvero,se Berlusca ruba 100,e gli altri 10,è normale fermarsi a vedere le magagne di chi ruba 100!
e poi la questione è questa:è Berlusconi,che non la sua "piacioneria",con il suo controllo mediatico,con il suo lavaggio del cervello,con la sua faccia come il culo, ha messo alla berlina la magistratura,insinuando negli italiani il tarlo del dubbio che si trattasse di una forza "schierata politicamente";ma in realtà la magistratura non è schierata(salvo le rare eccezioni,ovvio),chi la pensa cosi...beh,allora la da vinta a Gelli e a Berlusca...
ANNO GIUDIZIARIO: SCONTRO SU INTERCETTAZIONI E RIFORME di Silvia Barocci
ROMA - La riforma del processo penale che il ministro della Giustizia Alfano intende portare in Consiglio dei Ministri la prossima settimana, le modifiche costituzionali (separazione giudici-pm, Csm diviso un due, etc) che seguiranno nel giro di un paio di mesi e il ddl intercettazioni i cui emendamenti saranno votati a giorni in commissione Giustizia alla Camera: il fondale del palcoscenico è unico per tutti e 26 i distretti di Corte di appello dove sono andate in scena le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario 2009.
Occasioni per riflettere sui mali della giustizia, primo fra tutti la sua lentezza (al mondo siamo al 156/mo posto, peggio dell'Africa, denunciava il presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone; in Europa siamo secondi solo alla Bosnia per numero di reati per abitante, rilancia oggi il presidente della Corte di Appello di Milano, Giuseppe Grechi).
Ma anche per rinfocolare, a distanza, le polemiche su intercettazioni e riforme. Il Guardasigilli, da Napoli, rilancia la necessità di un diritto processuale penale "giustò che metta al riparo dalla "gogna mediatica", preannunciando inoltre un sistema di controlli sulla professionalità dei magistrati così che "il loro operato, doverosamente autonomo e indipendente, non si trasformi in autoreferenzialità o in mero arbitrio". Se a Castelcapuano Alfano incassa gli applausi quando ringrazia le "toghe" in lotta contro la camorra, la doccia fredda viene poco dopo dall'Anm partenopea: con le nuove norme sulle intercettazioni - dice il pm della Dda Antonio Ardituro - non sarebbe stato possibile catturare il boss della fazione "stragista" dei Casalesi, Giuseppe Setola.
La spiegazione di Alfano ("abbiamo mantenuto il tetto previsto dalla legge precedente" e non più i dieci anni originari del ddl, per cui le intercettazioni sono state "solamente contenute in limiti temprali più accettabili") non convince le "toghe". Il più autorevole altolà arriva da Palermo, dove il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, non nasconde la sua "perplessità sugli emendamenti del governo al ddl intercettazioni, specie per la previsione di consentirle solo in presenza di "gravi indizi di colpevolezza": "quando si hanno già indizi di colpevolezza, l'intercettazione potrebbe non essere più necessaria", dice. Bisogna risparmiare ? Allora - ipotizza Grasso - "si potrebbe pretendere che i gestori telefonici offrano gratuitamente" il servizio.
Gli emendamenti del governo sono "un siluro", accusa il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli. Ma anche le più dure critiche hanno toni più misurati di qualche anno fa, quando le toghe, in occasione delle cerimonie degli anni giudiziari, sfilavano con la costituzione sotto il braccio o con la toga nera sulle spalle in segno di lutto. L'ex capo di quel pool, Francesco Saverio Borrelli, presente alla cerimonia di Milano senza più quella toga di pg che sette anni fa indossava mentre spronava a "resistere, resistere, resistere", invita ora la magistratura a fare "un esame di coscienza" perché "avrebbe dovuto autolimitarsi" nelle intercettazioni.
Le riforme temute dalle toghe e preannunciate da Berlusconi sono dietro l'angolo. Il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, da Bari mette in guardia: "quando non c'é una convergenza sull'impianto generale difficilmente una riforma va in porto"; "c'é un diritto della maggioranza di governare però anche un dovere della maggioranza di dialogare. Non siamo ai temi della stabilità ma della precarietà dei governi". Riforme condivise, dunque, e senza "iattanza" da parte di alcuno.
La strada è però accidentata. "La crisi della giustizia è grave e allarmante, come mai in passato. Ma - denuncia il presidente della Corte di Appello di Roma, Giorgio Santacroce - il giudice italiano non può continuare a vivere il suo rapporto con la politica in modo perennemente teso e conflittuale".
fonte: ANSA.it - ANNO GIUDIZIARIO: SCONTRO SU INTERCETTAZIONI E RIFORME
quelli di cui non dovremmo avere fiducia.......in qualche modo ci difendono??
Sulle intercerttazioni: contro la pubblicazione si è fatto qualcosa?
A me pare che l'editore che pubblica intercettazioni venga punito o col carcere o con una multa
Qualcuno sà qualcosa in più?
ma intercettazioni o notizie riguardanti le intercettazioni?
perchè delle intercettazioni non me ne frega.. ma le notizie le voglio TUTTE e DETTAGLIATE .. io devo sapere.. vivano in un grande fratello .. è una sofferenza che può superare uno che affoga nei miei soldi
buongiorno a tutti; ieri sera a "porta a porta" ho sentito un magistrato che diceva che i recenti fatti di cronaca erano stati risolti grazie alle intercettazioni, e che la riforma presentata dal governo renderebbe molto piu difficile la soluzione dei casi di questo tipovoglio sperare che in queste parole ci siano soprattutto strumentalizzazione e demagogia, perchè altrimenti sarebbe una cossa davvero molto grave