Il voto è segreto
Il voto è segreto
a me han fatto sempre ridere, per non dire pena, le persone che non votano la destra in generale solo perchè c'è Berlusconi...cioè non ha senso!!!
Poi però vanno a votare liste con terroristi e travestiti...bah!!!
Ma per piacere!!!!!
L'antiberlusconismo non esiste??? Voi avete governato solo grazie a questo.
Hai citato i giornali dei partiti (tipo la Padania) e quelli obiettivamente schierati (libero, il Giornale, così) perchè non citi quelli che definite neutrali (corriere, repubblica,ecc..) e che invece fanno cagare???
E soprattutto l'informazione sta dalla parte di Berlusconi...
e tutto ciò che ci sta contro? Dalla magistratura e infinte altre cose, anzi per essere chiari infinitomenouno (che battuta del *****)
Effetti negativi dell'abolizione dell'ICI
Da Business online:
Via l'Ici sulla prima casa? di Maria Cecilia Guerra
Nel programma elettorale depositato, assieme al simbolo, dalla Casa delle libertà la parola Ici non ricorre nemmeno una volta. La proposta di eliminare l’Ici sulla prima casa, avanzata da Silvio Berlusconi nel confronto con Romano Prodi di lunedì sera, è quindi a tutti gli effetti un’improvvisazione. Come ogni proposta che coinvolge il disegno del sistema fiscale e, in particolare, per quanto riguarda l’Ici, anche l’autonomia finanziaria degli enti decentrati, andrebbe invece meglio meditata.
Il finanziamento
La proposta di abolire l’Ici sulla prima casa si aggiunge alle quindici proposte di tagli alle imposte già contenute nel programma della Casa delle libertà. Questa da sola avrebbe un costo stimato di 2,5-3 miliardi di euro (ovvero, come ha ricordato Berlusconi all’assemblea della Confcommercio, sarebbe pari a circa un punto di cuneo fiscale sul lavoro).
Come sostituire questa imposta o come finanziarne altrimenti l’abolizione non è stato ancora indicato. Si è infatti parlato di dismissione di immobili e recupero dell’evasione fiscale, ma ci si dimentica che queste fonti sono già state “ipotecate” per il finanziamento delle misure esplicitamente previste nel programma.
La situazione dell’economia e dei conti pubblici richiede però molta attenzione nel decidere se e quali imposte tagliare. Le perdite di gettito devono essere coperte e le poche risorse che (forse) saranno disponibili devono essere concentrate su obiettivi accuratamente selezionati.
L’eliminazione dell’Ici sulla prima casa, se anche venisse finanziata, sarebbe inadeguata a favorire la crescita economica e discutibile sotto il profilo redistributivo.
Un taglio inadatto a stimolare la crescita economica
Nel caso dell’Ici sulla prima casa, si può immaginare un limitato effetto positivo sul mercato immobiliare, cosa di cui comunque non si avverte grande bisogno, e sul reddito disponibile delle famiglie proprietarie (ossia il 68 per cento delle famiglie italiane, secondo i dati dell’indagine Banca d’Italia sui redditi e la ricchezza delle famiglie italiane riferita al 2004) e, quindi, della domanda. L’esperienza recente insegna che non bisogna far molto conto su quest’ultimo effetto. Nel 2005 la riduzione delle aliquote Irpef, per un ammontare almeno doppio (6 miliardi) di quello di cui si parla per l'Ici, non sembra aver dato i risultati sperati: il contributo della spesa delle famiglie alla crescita del Pil nel 2005 è stato esattamente pari a zero (nei due anni precedenti era stato di 0,3 e 0,6 punti percentuali). Questa via non sembra, insomma, quella migliore per stimolare l'economia.
Una misura con discutibili effetti distributivi
La tutela fiscale riconosciuta al bene “casa di abitazione” è oggi nel nostro paese fortemente asimmetrica. Chi abita in una casa di sua proprietà gode di una agevolazione Irpef: la rendita della prima casa è infatti, dal 2000, esente da ogni imposta; in più, se ha contratto un mutuo per acquistarla, può detrarre in buon parte gli interessi dall’Irpef, conseguendo un ulteriore risparmio fiscale. Chi invece abita una casa in affitto non gode di nessuna agevolazione fiscale (una detrazione è riconosciuta infatti solo in presenza di “canoni convenzionali” ancora poco diffusi).
Eliminare l’Ici sulla prima casa significherebbe in primo luogo ampliare ulteriormente questa asimmetria.
Il concetto di prima casa è poi un concetto ambiguo: è prima casa un appartamento di 80 metri quadrati in periferia, ma è prima casa anche l’appartamento ristrutturato in centro a Roma o la villa di Arcore. L’esenzione dall’imposta distribuirebbe quindi un beneficio in modo molto sperequato fra cittadini. Come è invece attualmente disegnata l’Ici permette di andare incontro ai piccoli proprietari (con una generosa detrazione di imposta), senza favorire troppo i patrimoni milionari.
Gli studi condotti sugli effetti distributivi dell’Ici nel nostro paese mettono in evidenza che essa è un’imposta proporzionale rispetto al valore del patrimonio, ma progressiva rispetto al reddito (questo perché il patrimonio immobiliare è distribuito ancora meno equamente di quanto non lo sia il reddito). Eliminare o depotenziare questa imposta significherebbe quindi ridurre ulteriormente l’efficacia redistributiva complessiva del nostro sistema fiscale.
Con l’abolizione dell’Ici i proprietari della prima casa si troverebbero a beneficiare dei servizi comunali rivolti a tutte le abitazioni (fognature, illuminazione delle strade, altre spese di urbanizzazione, eccetera) senza concorrere a pagarli, trasferendone cioè l’onere su altri soggetti (nel caso in cui l’Ici venisse sostituita con trasferimenti statali finanziati con la fiscalità generale si potrebbe trattare addirittura di cittadini residenti in altre parti di Italia). Anche questo effetto non sembra certo condivisibile sotto il profilo distributivo.
piccolo esempio, Mediaset è del Berlusca ma programmi politici di parte non ne ho mai visti!!!
sulla RAI invece?? oddio non saprei da dove cominciare, personaggi tipo Luttazzi, Santoro, poi quella rincoglionita coi capelli rossicci che non mi ricordo come si chiama, poi Floro Floris o quel che l'è, Littizzetto...ecc ecc..
fortuna che l'informazione è in mano a Berly.
Mi sembra che l'abolizione dell'ICI venga "compensata" (anche se non è il termine corretto) dal federalismo fiscale. Ci saranno meno soldi che dalle regioni vanno allo stato e quindi più soldi da utilizzare in "casa propria". Se la regione è ben gestita non dovrebbero esserci molti problemi.
Il discorso che la prima casa sia grande o piccola che cavolo cambia? Sempre prima casa è. Io non capisco perchè se uno ha una casa da 100mq non debba pagare, mentre se ce l'ha da 400mq deve essere ucciso.
La prima casa è prima casa. Berlusconi ha come prima casa Arcore? bne quella non paga, tanto ne ha lo stesso tante altre, pagherà in tutte quelle.
Hai appena negato logicamente che sono infinite le cose controllate dai cosiddetti antiberlusconiani, cioè la negazione di tutto, quindi ti sei contraddetto da solo.
Siccome vincenzo ha detto che tutta l'informazione è contro berlusconi, ne sarebbe bastata una favorevole per negare questa affermazione (io ne ho trovate a decine). ci tengo a precisare alcune cose:
1- abbassa i toni (non siamo allo stadio)
2- voi chi? io non faccio parte di alcun partito e sto prendendo la decisione di fare disegni osceni sulla scheda.
3- ti senti illuminato da qualcuno?
4- hai appena detto che certi giornali fanno cagare, io dico tutti, perchè sono tutti politicamente schierati, chi più, chi meno; c'è quello che sostiene prodi, quello che sostiene montezemolo, quello che sostiene gli industriali, quelli che sostengono berlusconi e cosi via.
5- la magistratura è contro chi le pare, contro berlusconi ovviamente ma è la stessa magistratura che ha fatto cadere prodi, quindi anche all'interno della magistratura c'è il solito banale scontro politico
6- la politica è tutto uno schifo
7- una sola cosa è assoluta, ossia la stupidità umana; tutto il resto è relativo.