<<Anche a Treviso i musulmani hanno il diritto ad avere un luogo di culto. Come ce l’hanno gli ortodossi, gli animasti africani, gli induisti, i testimoni di Geova. È sbagliato negare un simile diritto. Non vanno ostacolati ma aiutati>>. Il leghista eretico Bepi Covre torna a graffiare spaccando il suo partito, Covre non ha gradito affatto il muro alzato dai colleghi leghisti del capoluogo, Gentilini in testa, contro i musulmani in preghiera nei campi da tennis di Bepi Zambon. E poi, costretti, a causa delle pressioni del comune, a pregare nel piazzale degli impianti sportivi. Musulmani che venerdì prossimo saranno in preghiera all’esterno del loro capannone-moschea di Villorba chiuso nel 2005 dal sindaco, leghista, Liviana Scattolon.
Gentilini di fatto, ha costretto Bepi Zambon sfrattare i musulmani dal suo centro sportivo. Musulmani che l’altro ieri, dopo un solo giorno di preghiera sotto i tendoni dei campi da tennis di via Medaglie d’Oro, si sono trasferiti nel vicino piazzale. Anche in questo caso, sollevando l’ira dello sceriffo (per chi non lo sapesse è Gentilini) e dei big leghisti di Treviso. E così da venerdì torneranno a Villorba per la preghiera del venerdì, fuori dalla loro capannone-moschea chiuso dal sindaco leghista di Villorba.
<<Sono fatti spiacevoli – commenta il leghista doc ed ex sindaco di Oderzo Giuseppe Covre – Solo l’altro ieri, insieme ai miei operai, ho festeggiato il Natale. Nella mia azienda lavorano quindici musulmani: abbiamo mangiato e bevuto insieme. Sono tutti bravi ragazzi, nessun terrorista. Certo, anni fa è scattato qualche allarme terrorismo nel Mottense, ci sono state situazioni a macchia di leopardo. Ma quanti immigrati dimostrano di essere integrati e perbene, hanno tutto il diritto di avere un luogo in cui pregare il loro Dio, che si chiami moschea o in un altro modo poco importa. Nel rispetto delle regole, devono avere questo diritto>>. Covre è netto <<Non vanno ostacolati ma aiutati>>. Anche perché nella Marca, sempre secondo Covre, non si respira un clima pesante come altrove: <<Certi imam – dice Covre – hanno approfittato delle moschee per predicare il terrorismo, ma questo è avvenuto a Milano, a Torino e a Bologna. Non da noi. E non credo possa succedere tanto facilmente>>. Un Covre tollerante, anche perché come imprenditore sa bene che l’immigrazione è una componente sempre più importante nell’industria locale. Una presa di posizione che si avvicina a quella del consigliere regionale della Margherita Diego Bottacin: <<.È irresponsabile – dice Bottacin – l’atteggiamento di chi contrasta occasioni di incontro delle comunità straniere in luoghi pubblici, alla luce del sole. Tanto più se questo atteggiamento di ostilità viene rappresentato dai rappresentanti delle istituzioni. Registriamo l’ennesimo atto di arroganza e miopia di amministratori e politici del Carroccio. Ma una società che non sappia distinguere gli uomini che pregano da quelli che delinquono è una società che alimenta solo l’insicurezza>>.
L’imam Youssef Tadil allarga le braccia: <<Abbiamo deciso di tornare a Villorba , pregheremo davanti al nostro capannone del Centro grossisti. C’è un nostro ricorso al Consiglio di Stato ancora aperto contro il veto del Comune di Villorba, ma nulla ci può vietare di pregare nel prato di nostra proprierà>>.
L’ACCUSA DEI PARTIGIANI
Lorenzoni contro il Vescovo: silenzio assordante, dov’è?
<<Sulla vicenda moschea pesa l’assordante silenzio del vescovo dio Treviso. A quale Cristo si riferisce quando si comporta così? Quali sono i suoi veri valori morali?>>. Questo il durissimo attacco del presidente dell’Anpi trevigiano, Umberto Lorenzioni, che è pronto a scendere in campo in difesa di Bepi Zambon e degli immigrati “cacciati” da Gentilini. E nel suo mirino è finito proprio Andrea Bruno Mazzocato, che in questi giorni che anticipano il Natale non si è espresso riguardo la vicenda. <<Il maestro di tennis ha subito minacce dai soliti signori solo perché ha ospitato degli immigrati che volevano solo pregare. È stato ricattato a mezzo stampa>>, ha ricordato Lorenzoni, prendendo di mira il vicesindaco e il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni, che avevano ammonito Zambon nei riguardi dell’iniziativa, sfociata però nella preghiera di massa in piazzale Caduti dei lager. <<Gli hanno detto che quando vorrò la licenza ci penseranno molto – continua il partigiano – e quindi lui ha capito di non poter più concedere il campo per pregare. È questo che avviene per avere l’appoggio del Comune. Poi ci pensa il vescovo, nel suo silenzio assordante: che valori morali ha, a quale Cristo si riferisce?>>. Il tutto mentre la curia si era già espressa in occasione del trasferimento dei musulmani dalla parrocchia di Paterno, “cacciati” dai locali concessi da don Aldo Danieli, che in questi giorni ha ricordato l’invasione politica – con i volantini del Pne – nel suo territorio. <<Bisogna parlare di libertà – ha concluso Lorenzoni – di un futuro migliore. Serve una mano da parte di tutti.>>.
Fonte : La tribuna di Treviso, domenica 23 dicembre 2007
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quant'è bello il razzismo XD .. e la stupidità XD
Personalmente mi sento una schifezza, perché anch'io sono una cittadina e quindi anche questo in parte è colpa mia.