soprattutto in quello ..PUBBLICO !!
soprattutto in quello ..PUBBLICO !!
Provo a ricapitolare la tua posizione, per vedere se l'ho ben capita, in caso contrario correggimi.Originariamente inviata da metodico
Praticamente tu proponi l'accetazione di una riduzione delle pensioni proponendo poi un'integrazione delle entrate degli anziani facendogli fare un lavoro parallelo alla pensione, che dovrebbe essere retribuito dai comuni.
Per il fatto che i comuni non ci hanno una lira, risolvi dicendo che devono ridurre gli sprechi, incurante del fatto che eventuali riduzioni degli sprechi c'è l'esigenza che fossero impiegati per tante spese che nei comuni sono necessarie e che non vengono fatte con grave responsabilità dei comuni stessi: quindi questi comuni, anziché pensare alla loro gestione dovrebbero impiegare questi fondi (del tutto ipotetici perché in realtà non esistono) per integrare la pensione degli anziani a cui gli introiti previdenziali sono stati decurtati.
Questo meccanismo si chiama "scarica-barile".
Io dico che 'sti pensionati, avendo versato contributi, cioé moneta sonante, all'INPS per 35 anni, avrebbero tutto il diritto di percepire una pensione dignitosa, senza essere costretti a mettersi a tagliare l'erba nelle aiuole pubbliche o a fare gli aiutanti della polizia municipale. Ognuno ha il suo ruolo e deve tener fede ai propri impegni: il comune che pensi alle attività comunali e l'INPS a pagare il proprio debito ai pensionati ex-lavoratori.
si perchè...c'è anche un altro fatto da tener conto, mica tutti ci arrivano bene all'età pensionabile! e quelli che fanno?? si sparano??
allora fino a prima della riforma pensionistica con il sistema retributivo funzionava proprio come dite voi: un pensionato prendeva l'80% degli ultimi stipendi, quindi capitava per ma maggior parte di loro di PRENDERE DALL'INPS PIU' DI QUELLO EFFETTIVAMENTE VERSATO in tutta la vita lavorativa. Pensate ai baby pensionati che dopo soli 10 anni di vita in pensione pareggiavano i contributi versati (calcoliamo che sono andati in pensione a 40-45 anni e ha soli 50-55 anni erano già in attivo con l'INPS!! e quando ci hanno guadagnato dopo 20 in pensione??? e dopo 30 anni?? qualcuno ci è arrivato a 80 anni sopratutto le donne e hanno ricevuto il triplo il quadruplo di quello che hanno versato.
SE NON ERA PACCHIA QUESTA !!
Il sistema attuale non fa altro che dire, come in America: prenderai in base a quello che hai versato rivalutato della gestione più o meno alta in base alla capacità dei gestori del fondo di categoria a cui ti sei affidato.
Se calcolate che lo stato vuole incentivare le persone a rimandare il momento del pensionamento capite il motivo di questo: soldi all'INPS scarseggiano perchè prima si è saccheggiato alla grande !!
Certo era meglio intervenire prima che le ..pecore fossero scappate !!
Quello dell'utilizzo degli anziani in alcuni comuni è comunque già sperimentato, anche se le risorse messe a disposizione sono poche. Spesso gli anziani collaborano in cambio di buoni pasto o poche decine di euro al mese.
ciao a tutti
mi ero dimenticato di dirvi che un'altra cosa importante nella pensione integrativa, oltre ovviamente a iniziare prima possibile e che anche la GESTIONE è un elemento da non trascurare e che fa la differenza sostanziale. Per i giovani e per chi ha ancora almeno una quindicina d'anni alla data del pensionamento conviene fare una GESTIONE AZIONARIA GLOBALE perchè nel lungo periodo è quella che da i rendimenti più elevati rispetto a un agestione garantita (quasi sempre monetaria) e quella obbligazionaria.
Di solito quando si parla di azioni si ha un certo timore e remora, ma esiste un sistema adottato dai fondi appunto di mediare sui prezzi anche se le borse hanno continui alti e bassi ( metodo americano DOLLAR COST AVERAGE) e di poter realizzare performance più elevate degli altri sistemi diciamo tranquilli ma poco redditizi. Si può anche TRIPLICARE il montante versato (somma di tutti i versamenti effettuati) nell'arco di 20-25 anni.