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attenzione al sistema contributivo pensionistico !

  1. #11
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da Carlooo
    e se spari anche leggermente a destra prendi 0 punti, anzi te ne vengono detratti una parte...una grande parte..
    E più a destra spari, più te ne vengono detratti

    Senti a me, meglio che interrompiamo qua


  2. #12
    Carlooo
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da darkness_creature

    E più a destra spari, più te ne vengono detratti

    Senti a me, meglio che interrompiamo qua
    in effetti siamo leggerissssssssssssssssssssssssssssimamente off topic..

  3. #13
    FdT svezzato
    Uomo da Torino
    Iscrizione: 28/4/2006
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    ragazzi vi state punzecchiando a vicenda !!!! bene !!
    allora la differenza sostanziale tra il vecchio regime RETRIBUTIVO e quello CONTRIBUTIVO attuale:
    VECCHIO SISTEMA: pensione erogata pari al 85-90 % dell'ultimo stipendio preso.
    NUOVO SISTEMA : pensione erogata in base ai effettivi contributi trattenuti in busta paga, quindi si calcola, che un giovane, con retribuzione a contratto determinato, per certi periodi, o indeterminato per altri, non arrivi a prendere più del 40-45 % dell'ultimo stipendio.
    es. esaustivo lavoratore che prende 1200 euro
    vecchio sistema: pensione di 1000 euro
    nuovo sistema: pensione di 480 o 500 euro !!

    UNA BELLA DIFFERENZA NON CREDETE !!

    per questo è necessario o incrementare la cifra versata nel fondo di categoria se c'è nella fabbrica, società in cui si va a lavorare ( oggi anche un lavoratore può detrarre fino a 5.120, 4 euro all'anno, i vecchi 10.000 milioni di lire ) oppure può farsi fare un piano pensionistico privato, i FIP, da un responsabile polizze vita calcolando la cifra totale da accontonare nella vita lavorativa tale da avere per stima una cifra x da aggiungere come pensione integrale a quella misera erogata dall'inps.
    Se ci sono chiarimenti da fare ulteriori, scrivete

  4. #14
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da metodico
    ragazzi vi state punzecchiando a vicenda !!!! bene !!
    allora la differenza sostanziale tra il vecchio regime RETRIBUTIVO e quello CONTRIBUTIVO attuale:
    VECCHIO SISTEMA: pensione erogata pari al 85-90 % dell'ultimo stipendio preso.
    NUOVO SISTEMA : pensione erogata in base ai effettivi contributi trattenuti in busta paga, quindi si calcola, che un giovane, con retribuzione a contratto determinato, per certi periodi, o indeterminato per altri, non arrivi a prendere più del 40-45 % dell'ultimo stipendio.
    es. esaustivo lavoratore che prende 1200 euro
    vecchio sistema: pensione di 1000 euro
    nuovo sistema: pensione di 480 o 500 euro !!

    UNA BELLA DIFFERENZA NON CREDETE !!

    per questo è necessario o incrementare la cifra versata nel fondo di categoria se c'è nella fabbrica, società in cui si va a lavorare ( oggi anche un lavoratore può detrarre fino a 5.120, 4 euro all'anno, i vecchi 10.000 milioni di lire ) oppure può farsi fare un piano pensionistico privato, i FIP, da un responsabile polizze vita calcolando la cifra totale da accontonare nella vita lavorativa tale da avere per stima una cifra x da aggiungere come pensione integrale a quella misera erogata dall'inps.
    Se ci sono chiarimenti da fare ulteriori, scrivete
    Puoi ampliare un po' il confronto fra i due sistemi, metodico? evidentemente ricordo male io:

    il vecchio sistema non calcolava la pensione sulla base dei contributi che venivano trattenuti dalla busta paga per essere versati all' INPS?

    E, se è così, la differenza rispetto al nuovo sistema qual è?

    Non lo chiedo a sfottere, non lo so sul serio

  5. #15
    FdT svezzato
    Uomo da Torino
    Iscrizione: 28/4/2006
    Messaggi: 228
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    no!! come ho detto veniva calcolato sugli ultimi anni di stipendio della vita lavorativa, per questo era molto vantaggioso. Pensate alle baby pensioni: un insegnante o lavoratore dipendente poteva andare in pensione dopo soli venticinque anni- trenta di lavoro ( iniziava a 20-25 e andava in pensione a 45-55 anni) quindi se viveva abbastanza, come del resto molti, finiva per avere assegni pensionistici superiori anche di tre- quattro volte quello che aveva versato come somma dei contributi totali dati all'INPS.
    Per questo i conti oggi non tornano: l'INPS ha dato sempre più di quello che ha ricevuto.
    Oggi invece si prende e si calcola la pensione in base a quello che si versa quindi si prende molto di meno !!
    La differnza è sostanziale purtroppo per noi e voi giovani. Io ad esempio andrò in pensione con un sistema misto ( una parte vecchio sistema una parte nuovo). Quindi anch'io sarò molto penalizzato, meno comunque di chi va al lavoro oggi e magari come è probabile per diversi anni sarà costretto a lavori a tempo determinato, contratto a progetto, contratto atipico, dove si pagano meno contributi all'INPS
    Ci siamo adesso ???
    ciao,

  6. #16
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

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    Mi sa che sono troppo a digiuno in questo settore, e avrei bisogno di una spiegazione che parta dalle basi. Non la chiedo a te o ad altri qua dentro, tranquillo sarebbe troppo lunga. Mi documenterò in proprio, grazie comunque

  7. #17
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Il problema dei lavoratori non è il fatto che si sia cambiato sistema pensionistico, anzi teoricamente quello contributivo potrebbe definirsi più equo di quello retributivo che c'era prima. Il problema è che s'è cambiato sistema per mascherare quello che era l'obiettivo di fondo: ridurre l'assegno mensile che i pensionati a venire percepiranno.

    La mia riforma delle pensioni punterebbe invece su vie diverse per ottenere una riduzione della spesa del sistema pensionistico.

    Innanzitutto fissare un tetto massimo che la pensione mensile che un singolo individuo può percepire non deve superare.
    La pensione deve essere un salvagente per quando si è anziani e non si è più in grado di provvedere a se stessi col proprio lavoro: quindi tale salvagente deve essere di misura adeguata a permettere una vita dignitosa, non deve invece garantire una vita di sfarzi.
    Un parlamentare oppue un alto dirigente d'azienda percepirebbero - con qualsiasi sistema pensionistico - un assegno mensile di pensione altissimo, anche di 10000 o 20000 euro! Per altro dopo aver guadagnato somme altissime per una vita... Io direi che la pensione masisma non deve superare i 2000 euro mensili. Così si risparmierebbero bei soldi.

    Un'altra riforma la farei in merito al sesso dei pensionati. Attualmente le donne lavorano 5 anni meno degli uomini. Questa cosa era giusta una volta, quando le donne dovevano sobbarcarsi unl lavoro pesante in fabbrica oltre al sostentamento dei figli. Oggi non esistono più lavori fisicamente massacranti e l'onere dei figli è equamente ripartito fra i coniugi. Per di più le donne vivono mediamente 4-5 anni più degli uomini, pertanto si dovrebbe equiparare tra i due sessi il numero di anni di contribuzione. E anche questo sarebbe un bel risparmio.

    Quanto detto credo che basterebbe a risanare il bilancio previdenziale.

  8. #18
    Sempre più FdT
    Uomo 40 anni da Trento
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    sono daccordo con abel, tanto solitamente chi ha più di 2000 euro al mese di pensioni a altre forme di reddito anche dopo l'attività lavorativa (appartamenti, terreni etc etc) quindi ....

  9. #19
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Concettualmente sono d'accordo, ma aumenterei un po' il tetto massimo, considerando che la gente che guadagna di più contribuisce di più durante l'età lavorativa.

    So che questo lo farà inorridire, considerando che lui tende a voler livellare tutto il più possibile, ma la mia opinione rimane questa: proporzione

  10. #20
    Sempre più FdT
    Uomo 40 anni da Trento
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    si è vero ma ha molte più probabilità di potersi mettere qualche soldo da parte, o di investirli, quindi 2000 eurini vanno più che bene, in questo modo puoi alzare anche le minime, inoltre bloccherei tutti i privilegi di certi settori statali! l'età in cui si va in pensione o gli anni che si devono fare per andare in pensione devo essere uguali per tutti!

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