Sto ascoltando Renzi e sono imbarazzata.
Civati mi ha deluso. Lo aspetto domani al varco dei voti, anche se ha già detto che voterà la fiducia perchè non vuole lasciare il PD.
"Vorrei ma non posso" non è più accettabile. Sono delusa.
Condordo. Renzi al Governo senza elezioni
No, che Letta continui
Che si vada ad elezioni
Sto ascoltando Renzi e sono imbarazzata.
Civati mi ha deluso. Lo aspetto domani al varco dei voti, anche se ha già detto che voterà la fiducia perchè non vuole lasciare il PD.
"Vorrei ma non posso" non è più accettabile. Sono delusa.
Così pare anche a me. Però francamente non gli ho ancora sentito dire "martedì voterò la fiducia".
Il discorso è molto più complesso.
Da un lato, andare a votare con la legge consegnata dalla consulta sarebbe oggettivamente uno spreco di soldi.
Quindi sì, nel sondaggio che aveva proposto io ho consigliato di non votare la fiducia, ma oggettivamente non so quanto ci converrebbe.
Con un proporzionale puro e un sistema fondamentalmente tripolare non si andrebbe avanti. Ci troveremmo pressapoco con le stesse cifre. E saremmo punto e a capo.
La cosa che mi infastidisce è che Renzi ha già allungato i tempi: da tre settimane a SEI MESI. Ecco come terrà sotto schiaffo il parlamento: se lo faranno cadere, non ci sarà la legge elettorale. Fanno così da quando hanno fatto quella porcheria.
A me pare che voglia semplicemente ritagliare del tempo.
Fermo restando che io non so se Civati sia sincero, perché non mi fido di nessuno di loro, capisco da un punto di vista prettamente umano che si iscrive in un partito, resta coerente e vede le persone intorno a sé fare il contrario di quello che hanno dichiarato. Alla fine lui che sostiene sempre le stesse cose passa per l'incoerente e il partito che cambia direzione rispetto a quanto promesso alle elezioni diventa quello coerente. Insomma, come logica non ha senso. Però dovrebbe a questo punto prendere atto della cosa: il PD ha perso quella connotazione di centro-sinistra con cui si era presentato alle elezioni.
Renzi ci ha dato un governo che non solo pare il Letta-bis, ma anche di fortissima connotazione cattolica. Del resto, ha eliminato quei pochi elementi buoni che c'erano nel governo Letta per piazzarci quella raccomandata della Madia, per schiaffare due o tre porcherie a destra e manca (Franceschini alla cultura... e io che pensavo che Baricco fosse la cosa potenzialmente peggiore! Oppure Orlando al posto di Gratteri). Insomma, cosa conservi di "sinistra" non si è capito. Come del resto non ho capito esattamente quale sia la sostanza di questo governo, cosa vogliano, in cosa dovrebbero essere un governo politico: non vedo l'idea di fondo che fa da collante. Del resto, come si può avere un'idea di fondo quando si mette nello stesso partito gente che ha idee bene o male di sinistra con Giovanardi. Ma resta il fatto che Renzi ha molto più in comune con il centrodestra e non con il centrosinistra. E io, da elettrice di sinistra, mi sento profondamente presa in giro.
Capisco il discorso di Civati e apprezzo quella che fondamentalmente è coerenza. Il problema è che lui è coerente con delle idee che ormai nel suo partito non ci sono più. Magari è ora che ne prenda atto, perché altrimenti passa per incoerente lui quando gli incoerenti sono altri.
Detto questo, sono perplessa. Visto che il suo voto non è decisivo, io non capisco perché non possa dire la sua e basta.
Dovrebbe non votare la fiducia e rimanere del PD. Vediamo se è democratico come dicono.
Del resto è assurdo come i giornali manipolino varie cose dette.
Ieri, per portare un solo esempio, leggevo un titolone "Civati, il nuovo Tsipras italiano". Fortunatamente c'era il video: ridendo ha detto "sì, e poi c'è la mia compagna che mi vorrebbe come lo Tsipras di Monza".
Più ascolto cosa viene detto e come viene riportato più non so se le persone hanno difficoltà a capire un testo (scritto o orale che sia) oppure il livello di manipolazione delle informazioni sia veramente così allucinante.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Il discorso mi è piaciuto, sinceramente.. Renzi, da sindaco, ha svolto un ottimo lavoro, e non capisco come possa esser criticato ancor prima di partire col lavoro.
Sicuramente è partito "male", dal punto di vista dei puristi, ma un compromesso era necessario. M5S ha rifiutato di lavorare con il PD, già dai tempi di Bersani, e il PD si è messo a cercare compromessi con altri partiti. Fa schifo? Si e no. Si, perchè il PDL ha rovinato l'Italia.. No perchè per governare bisogna tener conto dell'opposizione.
Se il PD si trovasse da solo contro tutti non potrebbe far nulla, quindi ha fatto questa scelta.
Personalmente gli do tempo, perchè son 20 anni che son povero in canna e non morirò certo nei prossimi mesi.
Le promesse sono buone, e i fatti non sono giudicabili perchè non ce ne sono. L'unico fatto è che da sindaco ha ottenuto molti consensi, e non era sindaco di un paesino di montagna, ma di Firenze.
Poi, nel discorso ha parlato di temi importanti.. Cosa c'è da lamentarsi? Pensate che non lo rispetterà? Bene, allora lo giudicherete negativamente QUANDO lo farà, non prima.
No: si tratta di rispetto per gli elettori.
Se un elettore di sinistra vi vota, non vuole trovarsi al governo con Giovanardi.
Una cosa è tener conto dell'opposizione, una cosa è che poi il PD se ne freghi altamente del suo elettorato.
Io ho sempre detto che Renzi mi sta antipatico ma che lo giudicherò a posteriori.
Per ora non capisco oggettivamente come crede di riuscire a fare qualcosa, visto che Alfano se lo tiene sotto lo schiaffo.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Renzi è quello che sta facendo la legge elettorale con Berlusconi perchè vuole il bipolarismo.
Non vuole il M5S, non vuole i piccoli partiti che, a detta sua, ricattano i partiti maggiori.
Allora mi chiedo: perchè nella legge elettorale inserire il Salva Lega e il Salva Sel?
Cioè: consentire al primo partito coalizzato che non raggiunge la soglia di sbarramento del 4,5% di essere rappresentato ugualmente in parlamento e chi ottimene il 9% in 3 regioni, può non tener conto della soglia di sbarramento.
Da una parte, se tu SEL vai solo, non hai possibilità, ma se fai alleanza con il PD e non raggiungi lo sbarramento, rientri cmq.
Allo stesso tempo se SEL non dovesse rientrare nemmeno con la norma che la salva dall'estinzione, il PD si prenderebbe cmq i voti di SEL, e di quei partiti piccoli che entrano nella coalizione, perchè chi è più grande arraffa tutto.
Dall'altra parte se la lega non fa alleanze di centro-destra può entrare ugualmente perchè il 9% in 3 regioni del nord lo prende sicuro.
Quindi sta legge elettorale più che mirare al bipolarismo e alla governabilità non subendo il ricatto dei piccoli partiti, è più una legge che mira a confermare lo status quo dei partiti già esistenti.
Nasce, forse, con l'intento del bipolarismo e muore sotto lo scacco dei piccoli partiti che l'hanno emendata per farsi i cazzi loro.
Se poi vogliamo parlare delle liste bloccate e del premio di maggioranza...
In conclusione: la legge della consulta è sicuramente una legge più democratica che mira alla rappresentanza e non alla governabilità.
In realtà se c'è alta governabilità si continuerà a lavorare con decreti legge e bye bye al ruolo del parlamento, cioè il ruolo legislativo.
Con una maggioranza troppo alta il parlamento dovrà, come adesso, sottostare ai decreti che arrivano blindati dal governo.
In realtà l'esecutivo, cioè il governo, dovrebbe eseguire (lo dice il nome stesso per l'amor di dio) quello che il potere legislativo stabilisce nelle camere.
Qui, invece sta passando l'idea che se il l'esecutivo governa e fa le leggi, la situazione è più semplice e veloce. Allora mandiamo a casa tutti i parlamentari tanto non servono ad un cazzo, cambiamo la costituzione e diventiamo una dittatura governativa, tanto già lo siamo e miriamo, appunto, a consolidare questa situazione, per stessa ammissione di Renzi, che vuole solo governabilità e non rappresentanza.
Se io voto il partito di Pinco Pallo che prende il 4% io voglio essere rappresentata da Pinco Pallo, perchè io l'ho votato.
Ovvio che se un partito prende lo 0.01% sarebbe più complicato..ma credo che il 4% degli italiani sono tanti per vedersi tolti i loro rappresentanti.
Quindi, tirando le somme, quello che vuole Renzi è il governo che fa le leggi.
Ma il compito del governo non è quello di dettare le leggi al partito di maggioranza che deve approvarle, costringendo gli altri a non poter far nulla. Il compito dell'esecutivo è far rispettare le leggi che fa il Parlamento tutto senza diktat dall'alto.
Per questo il premio di maggioranza è spropositato.
Toccherebbe puntare più sulla rappresentanza che della governabilità, sennò siamo una repubblica governativa e non in una repubblica parlamentare.
Tutto questo per dire che Renzi, solo con la legge elettorale ha dimostrato impiamente di non sapere minimamente che in Italia è il parlamento a decidere, non poche persone (in una direzione del PD). Cosa potrebbe esserci di più grave? Io non lo capisco.
Io sono PARZIALMENTE in disaccordo. Non nel senso che hai torto nella tua analisi, assolutamente...solo che in questo sono più "machiavelliano". La situazione di caos è il peggio possibile, la governabilità deve avere la precedenza.
Chi vince le elezioni, anche magari non di molto, DEVE poter governare "in pace", confrontandosi con un'opposizione ma senza sottostare a gioghi. Nel bene e nel male renderà conto agli elettori alle successive tornate, ma nel frattempo deve avere il potere di governare e di dare la propria impronta.
Con la frammentazione partitica, unita al bicameralismo perfetto, non stiamo andando da nessuna parte...ovvio che la colpa principale è degli uomini in sè per sè, ci mancherebbe, sono sempre gli uomini e mai gli strumenti...MA...è ormai un dato di fatto che la nostra democrazia è troppo farraginosa e lenta per poter funzionare a dovere.
(eccoti, iniziavi a mancarmi, in questa sezione a parte te nessuno sazia la mia sete di dialogo u.u)
Comunque: il bipolarmismo di norma non è una cosa così tanto sbagliata. Un sistema tripolare come quello attuale rende il paese ingovernabile. Insomma, il problema della legge elettorale non è il bipolarismo. Sebbene una legge elettorale proporzionale sia a rigor di logica più equa perché rispetta al 100% gli umori e le idee del paese, si scontra con una realtà per cui rende il paese non governabile.
Allora la soluzione non è certo quella di preferire un proporzionale a un maggioritario perché Renzi e Berlusconi si sono inventati una porcheria, semmai quella di rende più equo un sistema maggioritario.
Più che prendersela con SEL, perché il PD certamente non vincerebbe grazie a SEL, io darei più un'occhiata al centro-destra, ché ogni tanto sembrano tutti scordarselo. Quello che vince con le coalizioni non è il PD (che dopo la disastrosa esperienza del governo Prodi si è presentato con la sola IdV nel 2008 e il solo SEL nel 2013), quanto piuttosto l'(ex)PDL. Berlusconi in fatto di coalizioni è sempre stato molto furbo. Riunendo nella stessa coalizione partiti che rispecchino tantissime idee di centro-destra ha sempre preso tantissimi voti. Il PDL in sé aveva perso molto, dopo i casini con Ruby&co. La furbizia consisteva nel mettere nella stessa coalizione, per esempio, Fratelli d'Italia per chi aveva idee di destra, la Lega Nord perché rimane radicatissima nel territorio settentrionale, Grande Sud che faceva la stessa cosa, Storace per quelli ancora più estremi. Anche questa pagliacciata del ribelle Alfano è finalizzata alla stessa cosa: raccogliere i delusi da FI ma far confluire i voti nella stessa coalizione.
Del resto, (sto per dire una piccola cattiveria), se il M5S crede di giungere da solo al 51%, non vedo perché si debba preoccupare del doppio turno. Chi dice loro che poi al ballottaggio ci vadano i partiti tradizionali?
In ogni caso il proporzionale proposto dalla base del M5S è anch'esso volto a salvare il M5S. Perché per il bene del paese certo è che un proporzionale sarebbe quasi disastroso in un sistema tripolare. (La spiegazione sul blog di Grillo è molto faziosa: http://www.beppegrillo.it/2014/01/le..._giannuli.html : in realtà, per quanto è vero che il proporzionale sia a rigor di logica più equo, solo un maggioritario consente di arrivare con stabilità alla fine della legislatura. Perché vorrei ricordare che nella storia dell'Italia repubblicana nessun governo è durato fino alla fine della legislatura; ) Poi l'Italicum è una porcheria per molti versi, è un Porcellum rivisitato. Ma certo un sistema elettorale proporzionale non è la soluzione. Saremmo punto e a capo, e non c'entra quanto il governo sarebbe vincolato al parlamento: si farebbe la fine del tentativo di Bersani, che nemmeno si è insediato.
Detto questo:
Ti do perfettamente ragione: a me ha fatto molto riflettere la polemica sul fatto che in parlamento siano stati presentati degli emendamenti.
L'ideale delle soglie di sbarramento sarebbe, su per giù, un 4% e un 40% (ma, parliamoci chiaro: nessuno raggiungerà mai il 40% al primo turno: si arriverà sempre al secondo).
Certo è che bisogna vedere quale stronzata si inventa Renzi per il senato, ché se no è inutile fare la legge elettorale e solo dopo cambiare la costituzione.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
(In realtà UN governo arrivato fino a fine legislatura c'è stato...il Berlusconi II dal 2001 al 2006. Se ne vantava anche piuttosto spesso, all'epoca ma era comunque una verità. Primo e finora unico)
Guarda, teoricamente io andrei contro i miei interessi visto che dei tre partiti grossi trovarne uno che realmente mi piaccia è pressochè impossibile MA...mi rendo conto, razionalmente, che abbiamo una galassia partitica TROPPO frammentata, una situazione diventata ormai paragonabile a un nodo gordiano. E, come il buon Alessandro Magno già aveva capito, quando un nodo non riesce a essere sciolto, va semplicemente eliminato con un colpo di spada...che, tradotto ai nostri tempi, secondo me significa piazzare una soglia di sbarramento elevata, e quando dico elevata intendo MOLTO elevata, pari minimo al 20% per partiti "singoli" e 10% per partiti in coalizione.
Capisco che una cosa del genere fa storcere il naso a chi come Annie Lennox sostiene (legittimamente) la superiorità della rappresentanza rispetto alla governabilità...ma io, che in questo la penso diametralmente all'opposto, sono di quell'idea che ho appena espresso...
Ok, ma se non ci mettiamo a spaccare il capello in 4, si può dire che quel governo durò fino alla fine Fu riconosciuta anche a livello internazionale, sta cosa Non sto esprimendo giudizi di valore su quel governo, che in parte mi deluse, però è stato comunque il primo e finora unico presidente del Consiglio della storia d'Italia a rimanere in carica per tutti i 5 anni di una legislatura, se pure con un rimpasto
Piuttosto, non ignorare il resto