Ve la siete cercata: parola di vescovo
Monsignor Alfeo Giovanni Ducoli, arcivescovo emerito di Belluno, dice la sua prima sui pestaggi degli omosessuali:
Chi commette atti vili come quelli è un delinquente e va castigato con severità, perché il ricorso alla violenza non è mai giustificabile. Però va detto che alcune volte i gay provocano, con le loro condotte esibizionistiche, con azioni impudiche in pubblico, con atti osceni, eccitano la fantasia perversa di gente debole e qualche volta si comportano rumorosamente con troppa esuberanza per la via pubblica e questo effettivamente può determinare in alcuni sensazioni di ripulsa e di risentimento e spingerli all' aggressione. Ribadisco, la violenza non è legittima, ma esiste in casi come questi l' attenuante della provocazione.
e poi sulle violenze sessuali nei confronti delle donne:
Una cosa barbara. La donna merita ogni rispetto. Con la stessa sincerità va detto che alcune donne oggi vestono in modo indecente e scollacciato, mostrando in pubblico le loro forme sensuali. Questo può eccitare menti deboli o poco ordinate e spingerle ad atti di violenza. Dunque se anche loro aiutassero con modi di vestire più castigati sarebbe bene. Alcune loro esibizioni in pubblico possono causare atti violenti ed istigare ed anche la loro attitudine è un attenuante, vi è provocazione, istigazione all' atto violento.
Il ragionamento è così interessante che al lettore viene una gran voglia di domandarsi perché non prosegua: magari rilevando che essere titolare di un negozio ben avviato costituisca un'istigazione a pretendere il pizzo, che circolare con un'automobile di lusso rappresenti un'istigazione al furto o che portare in giro nel passeggino uno splendido bambino biondo con gli occhi azzurri sia un'istigazione alla pedofilia.
Circostanze attenuanti, le chiamano i giuristi, e a voler seguire la logica di Monsignor Ducoli si potrebbero concedere a qualsiasi criminale, perché si fondano esattamente sui motivi che l'hanno spinto a commettere il reato che ha commesso.
Quanto al fatto che a giustificare il comportamento degli squadristi e dei violentatori con tanta leggerezza sia un vescovo, invece, si potrebbe evocare la figura dell'aggravante.
Ma magari ne parliamo un'altra volta, altrimenti mi dicono che sono un laicista anticattolico.
come la penso è riassunto nel commento dell'articolo. assurdo -.-