Un tempo un computer Apple era assemblato con componenti specifici e non utilizzati dalla concorrenza (CPU particolari, schede video proprietarie). Oggi non è più così: se apri un Apple (perdendo automaticamente la garanzia... ) troverai gli stessi processori 'Intel' e le stesse schede video che hanno gli altri p.c. solo che componenti con la metà della potenza ti verranno a costare il doppio: non temo smentite.
Quello che è diverso è il sistema operativo ed è indiscutibilmente migliore. Ma ci sono alternative totalmente gratuite e forse ancor più veloci e sicure (tipo queste Distribuzioni Linux).
Jobs ha solo un gran merito: aver costruito macchine nella metà degli anni ottanta che erano molto più intuitive e molto più semplici da usare con l'avvento di schermate con icone e il famoso mouse (quella sì è stata una genialata). Le ultime macchine, invece, sono molto eleganti, ma nulla aggiungono e nulla tolgono a quanto c'era in giro prima che lui tornasse al comando di Apple.
Il primo lettore MP3 era questo qui:
uscito nel 1998. E ti assicuro che sostanzialmente faceva già le stesse cose dell'i-Pod.
Idem con i tablet simil-I-Pad. C'erano questi cosi qui, con o senza tastiera:
...un mio amico rappresentante l'aveva già una dozzina d'anni fa. L'unica cosa era che non era diventato cool e non se li filava nessuno...
Esatto, @Quelo
I Mac erano DAVVERO differenti (e non sempre in bene) all'epoca in cui i processori sfruttavano l'architettura PowerPC...ma ormai da parecchi anni si sono allineati agli x86 dell'Intel, e anche le schede video sono omologhe delle normali schede video montate dai pc.
La differenza principale ormai, appunto, è solo il sistema operativo...che però Jobs non ha MAI permesso fosse utilizzato su prodotti che non fossero specificatamente marchiati Apple.
E poi criticano Bill Gates...
A costo di attirarmi addosso l'ira irrabonda...
"Steve Jobs, il pioniere del computer inteso come una "prigione resa figa", progettata per separare gli sciocchi dalla loro libertà, è morto.
Come ha detto il sindaco di Chicago, Harold Washington, del suo corrotto predecessore Daley, "Non sono felice che sia morto, ma sono felice che sia andato". Nessuno merita di morire - non Jobs, non Bill, neanche quelli colpevole di malefatte ancor più grandi delle loro. Ma noi tutti ci meritiamo che finisca l'influenza maligna di Jobs sulla libertà informatica del popolo.
Sfortunatamente, questa influenza continua nonostante la sua assenza. Possiamo solo sperare che i suoi successori, nel tentativo di portare avanti la sua eredità, siano meno efficaci di lui."
(Richard Stallman, padre dell'open source, ha detto la sua riguardo alla morte di Steve Jobs, commentando con parole dure la prematura scomparsa del fondatore di Apple.
Vergognoso che esista gente che commenta così.... Jobs non ha imposto nulla... Jobs ha solo offerto la sua idea sull'informatica... Abbracciarla o no è solo una scelta personale...
Lo so, quanto ho scritto, può sembrare una bestemmia. Ma se avrai la pazienza di leggere questi scritti 'apocrifi', certe parole esecrabili ti sembreranno meno avventate:
Free Sostware Fondation Campaigns
E capirai come si riesce a portare il valore delle azioni Apple da 1 euro a 30, con il plauso e il gaudio di chi è stato buggerato...
Qui stiamo parlando di un uomo molto ricco scomparso prematuramente (almeno, secondo i più...). Ce n'è un altro di uomo molto ricco di cui andrebbe detto qualcosa; è un po' OT, ma non più di tanto. E le stesse strategie per creare rendite di posizione, qua e là, le ha adottate anche il nostro caro estinto...
Embrace, extend and extinguish
Ultima modifica di Quelo; 14/10/2011 alle 17:00
Mah.... Io trovo sbagliato il concetto... Nel mondo c'è libertà di scelta... E nessuno impone nulla secondo me... Se acquisti Apple o Microsoft è perchè lo hai scelto e poi ne accetti le conseguenze...
Come regola generale...
"C'è una cosa che accomuna sempre le persone molto ricche. L'essere dei grandi figli di |u//ana..."
Digital: Adobe blocca gli investimenti sul Flash Tool per iPhone
"Un nuovo episodio della saga Adobe VS Apple si fa strada fra i rumor sul Web. Dopo le ultime mosse di Apple, che ha addirittura proibito i tool di conversione per rendere compatibili le applicazioni Flash con iPhone OS, è il turno di Adobe. La società interromperà gli investimenti in sviluppo sia sul convertitore che su un player nativo per iPhone, dedicandosi invece a mercati ben più aperti alla sperimentazione, come quello di Android. Il controverso tool di conversione verrà normalmente distribuito nella nuova Suite CS5, ma cesseranno il suo supporto e, ovviamente, gli aggiornamenti futuri. Si tratta di una decisione che, come è facile intuire, denota la rottura fra le due aziende.
Cupertino, di conseguenza, sembra aver raggiunto il proprio obiettivo: evitare con ogni mezzo la presenza di Flash su iPhone OS. Ma, tuttavia, non è ancora detta l’ultima parola, visto che pare Adobe sia intenzionata a trascinare in tribunale il colosso di Infinite Loop per comportamenti anticoncorrenziali.
"
Altrimenti perché, secondo voi, nostro Signore li manderà, con ogni probabilità, all'inferno? Perché è comunista?...