Ho un intelletto così sopraffino, che mentre gli altri si soffermano sulle seghe mentali, io di mentale ho già avuto un orgasmo multiplo. (M. R.)
Ho un intelletto così sopraffino, che mentre gli altri si soffermano sulle seghe mentali, io di mentale ho già avuto un orgasmo multiplo. (M. R.)
"Molte di voi non si innamoreranno mai e si sposeranno solo per paura di morire da sole!" (Simpson)
Perché è chiaro che la tristezza esiste. E viene quando vuole, un po’ come gli starnuti. Solo che non puoi metterti un maglione addosso per fartela passare.
D. de Silva.
Trasformeremo il caso in destino.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Sai Hachi, ho sempre creduto che vivere significasse camminare strenuamente co...ntrocorrente. Ma ora comincio a pensare che abbandonarsi al flusso non sia poi una cattiva idea.. a patto che consenta di andare avanti, in qualche modo.
Carpe this fucking diem!
"A volte succedono cose strane... Un incontro... Un sospiro... Un alito di vento che suggerisce nuove avventure nella mente e nel cuore. Il resto arriva da solo nell'intimità dei misteri del mondo" Alda Merini
certa gente deve riempirsi la testa di candeggina per poi friggersi il cervello
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra,
e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Maupassant
È successo tutto all’improvviso.
Tutto! all’improvviso. Ha suonato alla porta. Sono andato ad aprirle.
Appena l’ho vista ho avuto un sussulto, era uno schianto. Aveva i capelli sciolti, lunghi, un po’ mossi. Un leggero trucco esaltava la grandezza degli occhi. Un vestito verde corto e aderente le disegnava un corpo sinuoso e scopriva gambe perfette. Ma non è stato quello, è stata una irresistibile, incomprensibile, inaspettata questione di pelle. Sono andato ad aprirle, dicevo, lei mi ha sorriso, ha fatto due passi dentro casa tenendo una mano dietro la schiena, io ho richiuso la porta, lei ha detto scusa volevo portare una bottiglia di vino ma in paese lo spaccio era già chiuso. Poi ha tolto la mano da dietro la schiena, mi ha detto ti ho portato un fiore, me lo ha dato, ha accennato un sorriso e un piccolo inchino, io l’ho preso dicendo uh, grazie, lei si è alzata un po’ sulla punta dei piedi, mi ha baciato una guancia, poi l’altra, poi ha chiuso gli occhi, con la bocca è scivolata verso la mia bocca, sulla mia bocca. E ci siamo baciati.
L. Licalzi