...
Non so che dire...
Grazie.
ScemoPagliaccio...
:*
"... e poi mi piace cogliere quei particolari che nessuno noterà mai... "
(da: il favoloso mondo di amélie)
amo la dolcezza delle piccole cose, dei piccoli gesti.
Quelli che, a volte, si lasciano morire, avvolti nel mantello della quotidianità, aspettando che qualcuno si accorga di loro.
Credo sia dieci volte più difficile innamorarsi delle cose semplici e quotidiane, delle cose che si hanno sotto mano ogni giorno, e che spesso vengono viste o toccate superficialmente.
Appena sfiorate, appena notate... è distruttivo.
Tutti sono bravissimi a compiere grandi cose una volta ogni morte di papa.
Ma pochi sono altrettanto bravi, costanti, tenaci e determinati nel voler coltivare la piccola rosa del piccolo principe,
quella che per tutti è uguale a mille altre rose, ma per te - te solo - ha un valore inestimabile... è l'unica, vera rosa da far crescere con cura, lasciando che il vento la sfiori - rendendo più salde le sue radici -, lasciando che gli insetti ne mangiucchino le foglie, così che le sue spine possano imparare come difendersi.
... è semplice credere alle grandi cose, alle gesta epiche... è così semplice: è tutto già pronto, non bisogna lavorare su nulla, c'è solo da stupirsi per una magnificenza che è solo finzione, che non nasce dalla semplicità.
Un voler stupire per forza, un voler accattivarsi gli sguardi, le parole altrui con una forzatura che è simile all'inganno... Un voler raggiungere la perfezione... Sì, è distruttivo.
bum. Un grande effetto, un "oooh!" di stupore, il tempo di osservare il tutto con gli occhi sbarrati e poi... "è già finito?"
che ne rimane?
Effetto sorpresa, qualche sorriso, forse... Ma poi è un abisso, un vuoto.
Dopo un po' di tempo ci si annoia di questa grandezza, di quest'artificiosità che non ha più nulla di vero... Anzi, non l'ha mai avuto.
Un palazzo può essere grande e magnifico quanto si vuole, ma se non ha fondamenta, se non c'è qualcosa - un piccolo mattone, una piccola pietra sotto, la sabbiolina - ... Crolla, non ne rimane niente. Un abisso, un vuoto, il nulla.
Ogni cosa grande nasce da una cosa così piccola ed apparentemente insignificante... E tante piccole cose belle formano, creano, danno vita ad una cosa grande, una cosa bella e piena di valore.
E forse non sarà perfetta esteriormente come quell'altra 'grande cosa', quella di poche righe più su... Ma sarà perfetta dentro, verrà apprezzata da quegli occhi puri che comprendono il valore del lavoro che c'è dietro, comprendono il valore di quelle piccole cose.
Stupirsi per qualcosa di semplice e vero è terribilmente bello e rende tutto più puro e sincero.
E quindi io amo chi si accorge dei piccoli particolari, chi presta loro attenzione quotidianamente e si stupisce.
Chi li coltiva, li annaffia - con costanza e, a volte, con fatica o con pazienza - come un piccolo bonsai, una piccola rosa, per far sì che diventi un arbusto forte, per far sì che quelle radici non marciscano e, avanzando, non trovino terreno sterile...
Sono stata un po' prolissa, ripetitiva, mi sono anche un po' persa.
Ma ora mi permetto di concludere con una frase.
Quella che tu mi scrivesti a fine e-mail, 3 anni fa.
Quella che ti era stata scritta, a fine e-mail, da quel ragazzo che, ora, qui non c'è più...
Ma che è sempre con te, con me, con noi, e con chiunque egli abbia incontrato lungo le strade di tutto il mondo, durante i suoi viaggi... è sempre qui, a ricordarci di quanto bella sia la vita, di quanto distruttivo sia arrendersi, lasciarsi morire, lasciar marcire le radici, lasciarsi scivolare i colori addosso e, così, spegnersi, proprio nel momento in cui la fiamma è viva, nel momento in cui tutto è fottutamente vivo...
" metti delle radici, perché più saranno profonde
e più sarà difficile sradicarti da te stessa "
Troppa roba mia in questo topic.. non va mica bene... esagerati
Romi'... grazie... veramente. :*
ma che parliamo a fare...
Drammaticamente bello..Non so come la mente umana riesca a passare da una cosa all'altra, come riesca a fare collegamenti improbabili in momenti improbabili. Il pantalone non saliva sulle calze e bum, mi è tornato in mente quel pomeriggio, quando ci dissero che era grave e che sì, l'avvrebbero curata, ma che era grave. Davvero grave. E per un attimo mi mancò il fiato e non ricordo cosa indossassi ma uscii fuori per togliermi la cintura dalla vita perchè mi veniva da vomitare. Ma dovevo farcela, dovevo rientrare perchè lei c'era stata per 11 anni della mai vita, glielo dovevo. E le prime cose che sentii furono "mi dispiace, ma dovevo dirvelo", e mia zia che si chiedeva come fosse possibile. E me lo chiedevo anch'io, in continuazione, come un disco rotto, perchè non succede così solo nei film, anche nella vita reale in certi momenti le parole ti rimbombano nelle orecchie di continuo. E tu non riesci a fermarle fino a quando non arrivi a casa e lo dici a papà, con mamma che ti sta dietro, e ti rendi conto che la voce ti trema anche se non vorresti. O almeno a me è successo così. Non ero mai stata prima a contatto con la morte, tutti quelli a cui tenevo erano morti quando ero troppo piccola per capirne il dolore. C'era solo l'assenza agrodolce di qualcosa. Mi sono sempre sentita forte, nella mia vita, e anche in quel momento mi sentivo così, ma non potevo e non posso fare a meno di ricordare ciò che mi disse mia zia in passato, che io non ero forte, lo credevo solo. E forse aveva ragione, perchè è sempre stata lei quella forte, anche in quei giorni, ma non dopo, non quando se ne andò. Mi chiese di non piangere perchè aveva appena smesso lei, perchè almeno io non dovevo piangere, eppure mai come in quel momento avrei voluto farlo, in silenzio e appoggiata al comò, di spalle allo specchio e guardando fuori al balcone. Ma non lo feci. Per tutto il tempo, fino a quando non tornai a casa e accesi il computer per cercare quella frase di quel film che dovevo scrivere dietro quella foto. Solo allora, ascoltandola, mi permisi di piangere. Perchè, per una volta, non dovevo solo sembrare forte. Dovevo esserlo.
Un abbraccio, per quel che vale..
@nali, grazie. E un tuo abbraccio varrebbe tanto.
L'avevo notato anch'io..
Quando l'ho letto ieri mi sono commossa..