Originariamente inviata da
Vincenzo84
rodha, mi trovi in disaccordo.
Questa storia delle ferite autoinflitte espressione del disagio interiore bla bla bla ecc...
l'ho sentita un miliardo di volte.
Neanche il mio prof di pscicologia e' riuscito a farmela mandare giu'.
Ma che cavolo vogliamo esprimere?
Sopratutto, per quale assurdo motivo c'e' bisogno di esprimerlo?
E' stata forse una esplicita o implicita richiesta di un nostro eventuale interlocutore?
NON C'E' NULLA DA ESPRIMERE
Io credo che dai tempi delle scimmie antropomorfe la natura ha seguito il suo inesorabile corso.
Se una giraffa ha il collo corto non sopravvive.
E' la selezione.
Non perche' lo leggiamo nei libri di storia naturale vuol dire che sia una cosa non attuale.
Invisibile come la forza di gravita' ci accompagna da sempre.
Il punto e' questo:
O ti agrappi alla vita con unghie e denti o scivoli giu'.
Ognuno ha il suo personalissimo modo di farlo.
Abbiamo la facolta' di scegliere, di decidere di noi stessi.
Ma questa lotta resta comunque requisito necessario, anche se non sufficente, per meritarsi di vivere.