Purtoppo mi ritrovo in una situazione che non riesco a gestire. Mi creo sempre problemi attorno che non riesco a risolvere. Ora sinceramente non so se sia il caso di parlarne qui, ma almeno potrò avere qualche consiglio. A casa è diventato impossibile ormai, convivere con la mia famiglia. Da quando hanno scoperto che faccio uso di sostanze non hanno più fiducia in me, giustamente anche. Racconto brevemente cos'è successo: un mese fa sono stata chiamata dai carabinieri e interrogata per avere informazioni su una persona che io conosco bene e che frequentavo. Dopo questo colloquio, in cui era presente anche mio padre perchè minorenne, la mia famiglia è venuta a conoscenza del mio abuso di eroina. Non è cambiata molto la mia vita da quel giorno, pensavo che i miei mi ammazzassero e invece sono più disperati che altro. Ma comunque non hanno fatto niente per aiutarmi, non mi hanno voluto mandare al Ser.t perchè gli hanno parlato male di questo servizio (anche se molte persone che conosco che stanno seguendo una terapia, dicono che è buona, anche se una volta tolta la dipendenza dell'eroina te ne ritrovi una di subutex o metadone che è anche peggio). In comunità ho pregato perchè non mi ci mandassero. E così è stato. Per due settimane non ho toccato nulla, ho passato una bella scimmia e sono rimasta a casa. La mia vita poi è continuata come da due anni a questa parte. Ovviamente ho ripreso a farmi e così continuo anche ora. Non ho assolutamente la volontà di smettere. La cosa che più mi infastidisce è che per i miei genitori sembra proprio che vada tutto liscio, come se non fosse successo assolutamente nulla. Di questo sono rimasta male. Ho paura che mi abbandonino anche loro. E soprattutto quello che mi fa stare peggio è che loro non si preoccupano della mia salute. Si preoccupano solo del buon nome della famiglia, di ciò che potrebbe pensare la gente etc. E' davvero frustrante. Non so come uscire da questa situazione. Non voglio confessare ai miei che ho riiniziato. Non un'altra delusione per loro. Nei casini mi ci sono messa da sola, e da sola voglio uscirne. Ma è facile a dirsi, i fatti però sono tutt'altra cosa. Avevo pensato di aspettare un'anno, aspettare di diventare maggiorenne, e poi iniziare una terapia al Ser.t. Ma durante tutto quest'altro anno cosa dovrei fare? Continuare a piangermi addosso? Continuare ad ammazzarmi così? Nei momenti di lucidità a volte penso che davvero voglio smettere. Ma quando sono fuori, quando l'effetto dell'ultima sprizza è passato il mio pensiero cade li. E non penso davvero ad altro. E la solita routine continua. Datemi qualche consiglio, una parola di incorragiamento. Ne ho bisogno. Scusate se vi ho annoiato. Ma non sapevo con chi altro parlare, ho bisogno di sfogarmi.
Non ho bisogno di falso moralismo. La vita è mia quindi niente frasi fatte, ne sento fin troppe. So che quello che faccio è sbagliato. Ma sono un'essere umano. E appunto errare è umano.