Dunque... Stasera a Voyager (Rai2) hanno mandato in onda un servizio su un bambino convinto di aver vissuto una vita precedente, e (per farla breve) nel corso del servizio hanno esposto la teoria secondo cui tramite l'ipnosi regressiva sarebbe possibile riportare alla luce ricordi legati a una vita precedente, anche non vissuta direttamente da "noi", ma da un'entità che in qualche modo è venuta a contatto con noi e ci ha infuso le sue esperienze.
Ora, per farvi capire l'argomento, metto una breve spiegazione di cosa sia l'ipnosi regressiva, e poi proseguo col discorso.
L' Ipnosi Regressiva è una tecnica di psicoterapia spirituale che permette di ricercare le cause dei conflitti attuali nel mondo remoto di precedenti vite.
In ipnosi il paziente può ritornare indietro nel tempo recuperando la memoria di esistenze pregresse , nelle quali si annidano le radici del suo destino.
Secondo la legge del karma , la responsabilità dei problemi del presente è solamente nostra e dipendente dalle azioni passate. Acquisendo coscienza di questo ordinamento causale , di questa normativa esistenziale si comprende il senso educativo della Vita.
L’obiettivo dell'ipnosi regressiva è risolvere un conflitto nucleare, una causa di disagio, mai quello di conoscere o dipanare magicamente tutto il karma del paziente. Il fine è quello di recuperare risorse biologiche e spirituali che permettano al soggetto di amare e di evolvere.
L’ipnosi regressiva può trattare l’ansia, il panico, la depressione, i disturbi alimentari , le ossessioni , ma non le psicosi. Se le attitudini del paziente sono buone si ottengono risultati in 10, 15 sedute. A volte una situazione si sblocca in un numero ancora inferiore di incontri.
tratto dal sito della SIIR (Società Italiana Ipnosi Regressiva)
Ecco. Dunque, dicevo: tramite questa tecnica, si possono far tornare alla luce ricordi rimossi della vita presente, oppure (a quanto dicono alcuni esperti), indirizzando opportunamente la seduta, richiamare avvenimenti occorsi anche anni prima della nascita del soggetto, che a volte si rivelano totalmente esatti, e quindi fanno sorgere il dubbio dell'esistenza possibile di una "vita precedente" che c'è stata, ma che noi, salvo rari casi, non ricordiamo più, perlomeno a livello cosciente.
Tanto per fare un esempio, nel corso del programma un ipnotista ha raccontato il caso di una giornalista a lui sconosciuta che in sua presenza ha voluto intervistare una medium indotta in uno stato di ipnosi regressiva (ovviamente la giornalista non conosceva nemmeno la medium): durante l'ipnosi, la donna ha rivelato particolari di una persona realmente vissuta, che si è rivelata essere un collega della giornalista, morto in un incidente d'auto, di cui la medium ha saputo dare particolari salienti, riconosciuti dalla giornalista, inclusa la data di morte, con un particolare: per la medium il tale era morto il 2 aprile, mentre per la giornalista era morto il 4 febbraio (data invertita, insomma): controllando i dati di questa persona, si è scoperto che era giusta la data fornita dalla medium, e non quella ricordata e annotata dalla giornalista.
Bene, a voi.
Che ne pensate?
E' possibile secondo voi che le "prove" ottenute con l'ipnosi regressiva siano veramente derivanti da una vita precedente, oppure pensate che in qualche modo i pazienti siano influenzati dall'ipnotista che li guida?