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I movimenti culturali dell'età contemporanea

  1. #1
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
    Piaciuto: 10122 volte

    Predefinito I movimenti culturali dell'età contemporanea

    ok, non sapevo come chiamare il topic ^^
    il discorso stava quasi per venire fuori in attualità e politica, ma meglio troncare l'off topic sul nascere

    che senso hanno ora come ora i vari movimenti che si sono venuti a sviluppare dall'illuminismo a oggi?
    quale movimento avrebbe senso attualizzare ora come ora? il filone illuminista-positivista o quello romantico-decadente? quale potrebbe meglio giovare alla società contemporanea?

    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

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  3. #2
    Anomalia
    Donna 33 anni da Forlì-Cesena
    Iscrizione: 25/12/2006
    Messaggi: 1,932
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    Difficile dirlo, perché entrambi i filoni hanno i loro pro e contro, ma io sono più per una rivisitazione del romantico-decadente. La letteratura illuministica induce al ragionare per il bene del progresso, dello sviluppo, propria formazione e quella della società; guardate dove ci ha portato il progresso. Ci siamo ridotti a freddi scambi di lettere con mezzi tecnologici, a chiuderci sempre di più per puntare a distanze sempre più maggiorate.. le librerie si stanno svuotando - pochi leggono, e sempre più sono persone che preferiscono un successo materiale su quello formativo culturale.
    Io sono per l'esaltazione delle passioni, un titanismo puntato sulle proprie limitanze sociali, sulle proprie abitudini, sul meccanicismo che ormai ci consuma. Sono nello stesso tempo per l decadenza di queste esplosioni di emozioni, per farne una rappresentanza paurosa equivalente alla morte di cui abbiamo tanta paura. Sono per il vivere, per il sentire, provare per poter giudicare - senza staccarci dalla vita e studiarla a memoria sui libri.

  4. #3
    Assuefatto da FdT
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/11/2004
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    fra trent'anni potrò dirlo... sarà comunque un movimento altamente pessimista, data l'attualità. Poi chissà se risorgeranno i poeti...

  5. #4
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Decadentisti!

  6. #5
    BlackHole
    Ospite

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    Io ho precedentemente detto che l'illuminismo è stato soppiantato dal romanticismo (purtroppo).
    L'illuminismo ha portato un cambiamento positivo sotto piu livelli: quello culturale, quello politico e quello sociale. Si basava sulla ragione e ha liberato le popolazioni dall'ignoranza e dalla schiavitù in cui si trovava all'epoca e ha iniziato a mettere in dubbio molti preconcetti filosofici e teologici.
    Si iniziava a mettere al centro dell'attenzione la gente comune e si ponevano le basi della democrazia moderna (Parliamo di Voltaire e Rousseau)
    Dal canto suo il romanticismo è nato proprio per opporsi all'illuminismo e hanno prevalso in esso ideali disgregatrici e un po egoistici, piu attenti al singolo e alla sua emotività che alla collettività e questo è stato un male perchè ha sparso per io mondo solo pura irrazionalità.
    Ora, nella nostra epoca moderna avremmo bisogno di un nuovo illuminismo per liberarci da una nuova condizione di schiavitù e trovare soluzioni ai vari problemi del nuovo millennio

    (Mi piacerebbe approfondire appena posso...Sono stato un po vago per ora)

  7. #6
    Assuefatto da FdT
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/11/2004
    Messaggi: 945
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da BlackHole Visualizza il messaggio
    Dal canto suo il romanticismo è nato proprio per opporsi all'illuminismo e hanno prevalso in esso ideali disgregatrici e un po egoistici, piu attenti al singolo e alla sua emotività che alla collettività e questo è stato un male perchè ha sparso per io mondo solo pura irrazionalità.
    ma io direi che la nascita del romanticismo, più che per opposizione, è nata per esigenza. I poeti pre-romantici, in pieno clima illuminista, avevano dei conflitti dentro di loro che poi sono esplosi fino all'avvento dello Sturm und Drang. Poi bisogna fare attenzione che il romanticismo cambia da nazione in nazione.. e non mi pare che alla collettività non ci ha affatto pensato: il '48 era in pieno clima romantico (seppur l'ondata di rivoluzioni sia partita comunque in ambiente illuministico) e uno degli ideali romantici era proprio l'idea di nazione. Furono i romantici che rivalutarono il medioevo proprio perché portava in sè l'embrione dell'idea di nazione, a differenza degli illuministi (che se non sbaglio avevano qualche idiosincrasia per le antiche opere letterarie e anche per il medioevo). No, non mi sento di vedere Illuminismo e Romanticismo come idee opposte: l'ultima è figlia della prima... e oggi come oggi, con una scienza che mi sembra sempre di più tendente ad un certo oscurantismo (non fraintendetemi: io sono per il metodo scientifico ma aperto per ogni ipotesi) un movimento illuminista è proprio quello che non serve.

  8. #7
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
    Piaciuto: 10122 volte

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    Quote Originariamente inviata da Anomalia. Visualizza il messaggio
    Difficile dirlo, perché entrambi i filoni hanno i loro pro e contro, ma io sono più per una rivisitazione del romantico-decadente. La letteratura illuministica induce al ragionare per il bene del progresso, dello sviluppo, propria formazione e quella della società; guardate dove ci ha portato il progresso. Ci siamo ridotti a freddi scambi di lettere con mezzi tecnologici, a chiuderci sempre di più per puntare a distanze sempre più maggiorate.. le librerie si stanno svuotando - pochi leggono, e sempre più sono persone che preferiscono un successo materiale su quello formativo culturale.
    Io sono per l'esaltazione delle passioni, un titanismo puntato sulle proprie limitanze sociali, sulle proprie abitudini, sul meccanicismo che ormai ci consuma. Sono nello stesso tempo per l decadenza di queste esplosioni di emozioni, per farne una rappresentanza paurosa equivalente alla morte di cui abbiamo tanta paura. Sono per il vivere, per il sentire, provare per poter giudicare - senza staccarci dalla vita e studiarla a memoria sui libri.
    mi sa che confondi un po' illuminismo e positivismo penso che per quello di cui parli tu dovresti incriminare la mentalità positivista, non quella illuminista.

    per gli scrittori del naturalismo francese gli uomini erano meri documenti, e penso di aver detto molto.

    Quote Originariamente inviata da BlackHole Visualizza il messaggio
    Io ho precedentemente detto che l'illuminismo è stato soppiantato dal romanticismo (purtroppo).
    L'illuminismo ha portato un cambiamento positivo sotto piu livelli: quello culturale, quello politico e quello sociale. Si basava sulla ragione e ha liberato le popolazioni dall'ignoranza e dalla schiavitù in cui si trovava all'epoca e ha iniziato a mettere in dubbio molti preconcetti filosofici e teologici.
    Si iniziava a mettere al centro dell'attenzione la gente comune e si ponevano le basi della democrazia moderna (Parliamo di Voltaire e Rousseau)
    Dal canto suo il romanticismo è nato proprio per opporsi all'illuminismo e hanno prevalso in esso ideali disgregatrici e un po egoistici, piu attenti al singolo e alla sua emotività che alla collettività e questo è stato un male perchè ha sparso per io mondo solo pura irrazionalità.
    Ora, nella nostra epoca moderna avremmo bisogno di un nuovo illuminismo per liberarci da una nuova condizione di schiavitù e trovare soluzioni ai vari problemi del nuovo millennio

    (Mi piacerebbe approfondire appena posso...Sono stato un po vago per ora)
    mi vedo costretta a contestarti. anche tu fai un po' confusione fra romanticismo e decadentismo. il decadentismo è alla ricerca della mera irrazionalità, dell'emotività assoluta.
    il romanticismo è sì l'antitesi dell'illuminismo ma anche la sua naturale prosecuzione. i moti che hanno portato all'unità d'italia sono quelli dell'età risorgimentale, e il risorgimento è l'età del romanticismo. il romanticismo si compone di due filoni, e uno di quei due filoni è quello storico-oggettivo, quello di manzoni per intenderci, di parte del foscolo e della maggior parte degli artisti italiani e francesi. le basi della democrazia moderna affondano le radici nell'illuminismo, esplodono con la rivoluzione francese, ma trovano il loro compimento durante l'età risorgimentale.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  9. #8
    BlackHole
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Holly. Visualizza il messaggio
    mi vedo costretta a contestarti. anche tu fai un po' confusione fra romanticismo e decadentismo. il decadentismo è alla ricerca della mera irrazionalità, dell'emotività assoluta.
    il romanticismo è sì l'antitesi dell'illuminismo ma anche la sua naturale prosecuzione. i moti che hanno portato all'unità d'italia sono quelli dell'età risorgimentale, e il risorgimento è l'età del romanticismo. il romanticismo si compone di due filoni, e uno di quei due filoni è quello storico-oggettivo, quello di manzoni per intenderci, di parte del foscolo e della maggior parte degli artisti italiani e francesi. le basi della democrazia moderna affondano le radici nell'illuminismo, esplodono con la rivoluzione francese, ma trovano il loro compimento durante l'età risorgimentale.
    NO, perchè il romanticismo nasce proprio in segno di reazione all'illuminismo. Infatti alla razionalità oppone la spiritualità, l’emotività, la fantasia, l’immaginazione (che sono componenti puramente irrazionali) e l'individualismo. Non puoi definirlo come la normale prosecuzione dell'illuminismo perchè è in completa antitesi culturale con esso.
    Ovviamente parlo del romanticismo in senso lato e soprattutto di quello inglese (Shelley, Byron, Blake, ecc.). In un certo senso si è cominciata a dare piu importanza all'aspetto irrazionale dell'esistenza e dell'uomo, mentre è la ragione che lo nobilita e lo porta al progresso.
    Prendiamo in esempio Frankenstein (l'ho letto da poco): è una chiara metafora di condanna alla scienza e al progresso della scienza. Il prometeo moderno non è che lo scienziato-ricercatore che cerca una soluzione a un problema universale.

  10. #9
    BlackHole
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da The House Killer Visualizza il messaggio
    ma io direi che la nascita del romanticismo, più che per opposizione, è nata per esigenza. I poeti pre-romantici, in pieno clima illuminista, avevano dei conflitti dentro di loro che poi sono esplosi fino all'avvento dello Sturm und Drang. Poi bisogna fare attenzione che il romanticismo cambia da nazione in nazione.. e non mi pare che alla collettività non ci ha affatto pensato: il '48 era in pieno clima romantico (seppur l'ondata di rivoluzioni sia partita comunque in ambiente illuministico) e uno degli ideali romantici era proprio l'idea di nazione. Furono i romantici che rivalutarono il medioevo proprio perché portava in sè l'embrione dell'idea di nazione, a differenza degli illuministi (che se non sbaglio avevano qualche idiosincrasia per le antiche opere letterarie e anche per il medioevo). No, non mi sento di vedere Illuminismo e Romanticismo come idee opposte: l'ultima è figlia della prima... e oggi come oggi, con una scienza che mi sembra sempre di più tendente ad un certo oscurantismo (non fraintendetemi: io sono per il metodo scientifico ma aperto per ogni ipotesi) un movimento illuminista è proprio quello che non serve.
    Invece è proprio il contrario in un mondo irrazionale come questo e per citare un grande pensatore italiano:

    "Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinché questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano." (Piergiorgio Odifreddi)

  11. #10
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
    Piaciuto: 10122 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da BlackHole Visualizza il messaggio
    NO, perchè il romanticismo nasce proprio in segno di reazione all'illuminismo. Infatti alla razionalità oppone la spiritualità, l’emotività, la fantasia, l’immaginazione (che sono componenti puramente irrazionali) e l'individualismo. Non puoi definirlo come la normale prosecuzione dell'illuminismo perchè è in completa antitesi culturale con esso.
    Ovviamente parlo del romanticismo in senso lato e soprattutto di quello inglese (Shelley, Byron, Blake, ecc.). In un certo senso si è cominciata a dare piu importanza all'aspetto irrazionale dell'esistenza e dell'uomo, mentre è la ragione che lo nobilita e lo porta al progresso.
    Prendiamo in esempio Frankenstein (l'ho letto da poco): è una chiara metafora di condanna alla scienza e al progresso della scienza. Il prometeo moderno non è che lo scienziato-ricercatore che cerca una soluzione a un problema universale.
    sì ma come mi spieghi il filone realista?
    in inghilterra dove metti Walter Scott?

    non si può fare un discorso unitario sul romanticismo, ha millemila sfaccettature.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

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