Secondo voi, in caso di separazione, con uno dei due coniugi più debole senza reddito o con reddito basso; il giudice per valutare l'entità dell'assegno di mantenimento, per quanto riguarda il reddito del coniuge più forte, si riferisce soltanto all'importo dello stesso o tiene conto se tale coniuge ha un lavoro dipendente e quindi sicuramente tutto dichiarato oppure è un libero professionista che potrebbe "nascondere" parte dello stesso?
Il caso reale è quello di un libero professionista che in sede di separazione ha pattuito consensualmente un certo assegno alla moglie e che decorso il tempo necessario, in sede di divorzio, presenta una dichiarazione dei redditi dimezzata rispetto al momento della separazione, col forte dubbio che stia facendo il paraculo...
E' il caso di accettare consensualmente la nuova proposta, vista la provata nuova condizione
reddituale, oppure potrebbe essere opportuno impuntarsi comunque?
Che tipo di verifiche può fare un giudice in un simile caso?