Ringrazio @nali e @theprincess che si sono iscritte ma non mi hanno inviato nulla
@Holly contenta di aver passato il turno? u.u
A placeto dreamDue settimane fa ho comprato un album da disegno in carta ruvida, del carboncino e delle gomme. È stata la prima cosa che ho fatto il giorno successivo: lui sen'è andato e io ho comprato un album da dieci fogli. Stavo disegnando sul decimo foglio quando ha bussato alla mia porta. Ho ritrovato la stessa immagine che mi aveva lasciata qui da sola: il mio uomo con la sigaretta in bocca, lemani nella tasca dei jeans, i capelli spettinati e la barba incolta di pochi giorni.
Ha sorriso e si è accomodato in casa, senza aggiungere altro. Mi sono seduta di nuovo alla scrivania del monolocale, mentre il sole illuminava l'ultima pagina dell'album di carta ruvida. Stavo finendo di disegnare in chiaro scuro la sua schiena,quando si è avvicinato con la sigaretta ancora spenta fra le labbra e ha scostato il foglio di carta. Ha scrutato l'immagine per qualche istante, prima di iniziare a sfogliare l'album.«Sei sporca di nero sul naso»
«Stavo disegnando»
Ed io sapevo cosa avrebbe trovato: Le sue mani. La sua bocca. Il suo viso. Il suo petto. Noi due abbracciati.
È uscito insilenzio in terrazza e ha acceso la sigaretta. Il suo modo di fumare, lento,preciso – si può fumare in modo preciso? - mi ha sempre affascinata.«Sono io»
«Non potrebbe essere nessun altro»
Tresettimane fa si era alzato dal mio letto e mi aveva detto che mi amava. Sì,esattamente queste tre semplici parole, così: io ti amo.«Perché quei disegni?»
«Perché hai deciso tu che non avremo mai di più»
E poi èandato via. Mi dice che è un bellissimo sogno: io e lui. Io sono un sogno, sonola fatina buona che lo salva dall'eterna infelicità. Ma...
Ma poi escedalla stanza e mi dice che l'ha tradita, che non lo può accettare, che non è dalui. Mi dice che io sono irreale e che lei è un la realtà. Che non bisognaamare i sogni o i fantasmi. Io sono un fantasma.
«Non possoaverti nella realtà: hai scelto lei. Permettimi almeno di conservarmi un postoin cui sognare, permettimi di non distruggere i miei sogni e di non odiarti perchi sei e per quello che fai»Ha posatola sigaretta sul bordo del posacenere. Si è alzato, lentamente, si è avvicinatoa me e mi ha baciata all’angolo delle labbra.
«I tuoidisegni sono bellissimi. Più reali della realtà stessa. Mi assomigliano più diquanto non somigli io stesso al mio riflesso allo specchio»
«Credi dipoter distinguere veramente la realtà dai sogni?»L’ultima frase mi è sfuggita dalle labbra senza che potessi controllarmi.
E lui è ancora qui, che mi dorme fra le braccia.