Tema:
Partecipanti:
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Essendo Atilim l'unica ad avermi mandato il lavoro in questo gruppo, passa a tavolino. Pubblico comunque il suo lavoro per darvi opportunità di leggerlo.
COME FIORI
Siamo come fiori…
Non credevo si potesse stare così, non credevo esistesse il limbo. Come non credevo che ce l’avresti fatta, invece ancora una volta mi hai sorpresa. Trent’anni di matrimonio, molti più di amore, probabilmente ci amavamo già da prima. Ci ameremo anche dopo? Chissà dove, chissà quando. Ma non ora, perché ce l’hai fatta. L’incidente, il buio, poi la luce e la consapevolezza. Ti amavo, ti amo, ti amavo. Difficile esprimere ciò che provo al tempo giusto, ma credo non importi, ciò che importa è che tu lo sappia. E lo sai, lo sai come lo so io, spero. L’hai dimostrato, ancora, ancora, ancora. Ci sono momenti in cui bisogna tenersi stretto chi si ama, altri in cui bisogna lasciarlo andare; guai a confondere questi momenti. Grazie, non hai sbagliato. Grazie, di avermi lasciata andare al momento giusto, dopo avermi tenuta stretta tutta la vita.
Siamo come fiori
Possiamo marcire sul suolo dove siamo nati,
senza spostarci mai
o
Morire altrove,
dopo essere stati godimento per altri.
Era su uno dei tuoi foglietti questa frase, ti piaceva scriverle su quei post-it arancio, con la tua grafia tonda e così vivace, non sempre come quelle parole. Mi parlavi così tu, con una voce che veniva dalle mani e da dentro. Mi hai riempito la vita e il cuore di quei foglietti, e non solo. Mentre guardavi le stelle, una sera, ti sei girata e hai detto che ti sarebbe piaciuto toccarne una. Quando ti ho detto che non era possibile, io così coi piedi piantati per terra, tu, con aria sognante e seria, mi hai detto che sarebbe venuto un giorno in cui avrei dovuto rileggere tutti i tuoi pensieri. Non ho capito, subito, ora sì. Dopo l’incidente mi sono reso conto che era arrivato il momento. Li ho raccolti e, al fatidico foglietto sui fiori, ho notato una scritta sul retro. Ho pianto, poi ho capito. Avevi ragione tu, le stelle si possono toccare, ne ho avuta fra le braccia una per trent’anni. Spero di aver fatto il tuo volere. Spero di averti amato abbastanza. Spero di non aver sbagliato a staccare quella spina.
Siamo come fiori
Possiamo morire dove siamo nati,
fornendo una buona base per le generazioni future
o
Morire altrove,
dopo aver dato significato alla propria vita rendendo felici altri.
Hai fatto entrambe le cose.
Il tuo respiro dopo il coma
è entrato nella vita di chi hai salvato.