La proposta presentata dal ministro Urso e dall'associazione della destra FareFuturo
Durissime reazioni dal Carroccio, bocciatura da Quagliariello del Pdl. Il cardinal Tonini: "Impraticabile"
I finiani: "Ora di Islam a scuola"
L'ira della Lega. D'Alema: "Idea giusta"
ROMA - Introdurre nelle scuole pubbliche e private, un'ora di religione islamica facoltiva e alternativa a quella cattolica. Il viceministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso, finiano doc, getta un sasso nei Dialoghi Asolani, il workshop delle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei. E provoca una bufera. La Lega grida allo scandalo, i vescovi bocciano e anche parte del Pdl innalza un muro contro l'idea. Ma D'Alema stupisce e accetta: "E' un'idea giusta"
"Partire dalla scuola". "Ad insegnare l'ora d'Islam - spiega il promotore dell'iniziativa - dovrebbero essere docenti riconosciuti italiani, al limite anche imam a patto che abbiamo i requisiti e siano registrati in un apposito albo". La fondazione Farefuturo presieduta da Gianfranco Fini è tra i primi sostenitori della proposta: "Non è una provocazione", si legge su Ffwebmagazine, il periodico online della fondazione. "Se si vuole un islam moderato e integrato, lontano dalla predicazione radicale, si deve partire dalla scuola dove si forma il cittadino futuro".
D'Alema: "E' un diritto". L'idea trova riconoscimenti trasversali. Anche Massimo D'Alema del Pd è d'accordo: "E' giusto perché l'insegnamento della religione è un diritto da parte dei ragazzi. In un mondo ideale - ha specificato D'Alema - sarebbe opportuna un'ora di insegnamento di tutte le religioni insieme''.
Cardinal Tonini: "Pressapochismo". Ma dai vescovi e da parte del Pdl si solleva aspra la critica. "E' un'idea impraticabile", tuona il cardinale Ersilio Tonini. "Capisco le intenzioni ma dietro queste proposte c'è pressapochismo. Ci vuole massima prudenza nell'approccio con l'Islam".
La bocciatura di Quagliarello, Pdl. "Gli fa eco Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl: "E' la ripetizione stantia dei canoni del multiculturalismo. L'integrazione - avverte il parlamentare - si ottiene promuovendo la nostra specifica identità, rispettando le nostre leggi e non offendono il nostro senso comune".
L'ira della Lega. Contrario anche Roberto Castelli, senatore della Lega e viceministro alle Infrastrutture: "E' solo una provocazione, una proposta strumentale che arriva pochi giorni dopo l'attentato alla caserma di Milano, proprio per seminare zizzania". Addirittura il collega di partito Luca Zaia, ministro dell'Agricoltura, rilancia con un'idea opposta: introdurre l'ora di religione cattolica obbligatoria per tutti gli studenti islamici: "Servirebbe a fargli capire meglio la nostra cultura".
I dati. Il numero dei minori immigrati iscritti nelle scuole è sensibilmente aumentato negli ultimi 10 anni.
Nel Dossier sull'immigrazione redatto nel 2002 dalla Caritas su dati del ministero dell'Istruzione e dell'Interno, se agli inizi degli anni '90 i minori immigrati iscritti nelle scuole erano 25.756, nel 2000 erano 147.406 (con una crescita annuale di 28 mila studenti), di cui il 20% frequenta la scuola materna, il 44% le elementari, il 24% le medie e il 12% le superiori.
Sempre meno scelgono l'ora di religione. Nell'anno scolastico 2007-2008, secondo le cifre della Cei, il 91% degli studenti iscritti alle scuole statali, dalla materna alla superiori, ha scelto l'insegnamento della religione cattolica. Ma sempre più studenti preferiscono rinunciare all'ora di religione: in quindici anni, l'aumento è stato del 2,4%. Al Nord ha rinunciato il 14,5%, al Centro il 9,7% e al Sud l'1,7%. In Toscana la percentuale più alta pari al 17,8%; la più bassa in Campania l'1,3%.