Figlie dell'Islam
La rivoluzione pacifica delle donne musulmane
(di Lilli Gruber)



Questo libro rappresenta una degna risposta a tematiche forti plasmate dai media occidentali, che descrivono donne deboli, oppresse e incapaci di reagire a un destino non scelto. Problematiche che vengono giustificate da una religione incapace di capire le donne, ma che in realtà si scopre essere frutto di una cultura tradizionalista e retrogada.

Avrei potuto copiare la presentazione del libro, ma ho deciso di riportarvi alcuni passi. Lo consiglio a chi ha voglia di capire al di là dei giudizi sterili cui si è tanto abituati qui nel forum come in altri contesti purtroppo.

A chi è interessato a leggere la questione dell'Islam dal punto di vista di chi lo vive in modo consapevole ma critico, vi invito a leggerlo. Scoprirete che verrà data risposta a tutto quello che vi siete sempre chiesti sulla questione femminile. Il libro è presentato dalla Gruber, ma le donne che intervengono sono giuristi, medici, insegnanti musulmane orientali e occidentali (laiche e credenti) con cui la Gruber si è confrontata negli anni.


E' vero che secondo il libro sacro il marito può picchiare la moglie? In realtà, il termine idribuhunna, che nella ura 4, versetto 34, indica l'ultimo stadio del diverbio coniugale, potrebbe significare sia "picchiare" sia "allontanare". [...] Oggi le femministe (musulmane nda) invitano le "sorelle" a uscire da secoli di ignoranza del Corano e riscoprirlo come mezzo di emancipazione
"Il vero problema delle donne è la mancanza di istruzione. [...]Eppure il corano insegna che deve essere accessibile a tutti. Ma anche da parte vostra (gli occidentali nda) c'è molta ignoranza: i media presentano l'Islam come una forza diabolica , il cui unico obiettivo sarebbe la conquista del mondo".
E' la ragazza con il niqab a dar voce al giudizio più rivoluzionario: "Mi sento più libera di pratica l'Islam qui, in Inghilterra, che in un paese musulmano"
[...]Le chiedo come è possibile che l'Islam abbia prodotto negli ultimi anni sette donne primo ministro o capi di Stato, un risultato molto migliore rispetto all'Europa. Questo dato capovolge i nostri pregiudizi. E dimostra che non si può liquidare la religione come mero strumento di oppressione femminile.
"Sono totalmente contraria alla mutilazione genitale" asserisce quando le chiedo il suo parere di donna, medico e di credente. "Non se ne parla nè nel Corano, ne nella Sunna, nè da nessun altra parte. Il profeta aveva quattro figlie, e nessuna di loro fu circoncisa.[..]"