In molte parti il tuo discorso fila, non c'è dubbio.....ma, oggi come secoli fa, nell'educazione di un bambino serve ANCHE, e dico anche ma assolutamente non solo, un ristretto manipolo di imposizioni, perchè un bambino non è in grado di capire fin da subito razionalmente il motivo di un certo provvedimento, quindi se quel provvedimento è importante che venga comunque attuato (o non attuato) l'unica strada possibile è l'imposizione, in attesa che sia abbastanza grande per capirlo con una spiegazione razionalmente inattaccabile
Nel caso particolare sì solo che mi era sembrato che questo tuo discorso fosse in tono più generale, ed in tono più generale ti ho risposto io
In QUESTO CASO SPECIFICO, non dovrebbe essere un'imposizione l'andare in Chiesa così come l'indossare il burkha....ma alla fin fine io questa cosa la vedo come il partecipare ad un evento che per il fratello era importante, in cui dunque di sicuro gli avrebbe fatto piacere avere anche accanto la sorella. Un "favore", ecco
Non credo molto alla causa-cellulare, secondo me il problema è un altro.
Nel caso particolare si può dire che la ragazza, prima di suicidarsi, ha in qualche modo "avvertito" delle sue intenzioni. Solo che non sono riusciti a interpretare la sua richiesta di aiuto e hanno inteso il suo non voler partecipare alla festa di comunione come un capriccio.
Va be', la ricetta - catechismo e + pedagogia forse sarebbe stata d'aiuto...
Scusa eh.
Io se ho problemi che non riesco a risolvere e mi sembrano invalicabili, prima di suicidarmi, magari, ne parlo con i miei.
Non mi metto a fare capricci o ripicche.
Lei aveva 15 anni, non 5.
A 5 devi "interpretare" eventuali disagi che può avere... a 15 è suo dovere discuterne. Sopratutto se si tratta di cose "importanti" dove non si vede via d'uscita.
Mica possiamo leggere nel pensiero delle persone. La bocca è fatta apposta.
ieri al supermercato ho visto una mamma fare una *****ata infinita alla figlia che aveva inavvertitamente fatto sbattere leggermente una bottiglia di vino contro il carrello (mentre tra l'altro stava mettendo la roba sulla cassa) la figlia non era piccina ne grande.. dopo un po era in lacrime (ma senza frignare, o la mamma si sarebbe arrabbiata ancora di più) mentre prendeva la roba dal carrello e la poggiava sulla cassa piangeva e la mamma continuava la sua *****ata sul "quando si fa una cosa, bisogna pensare" riferendosi a una ca22o di bottiglia di vino che ha battuto contro un ca22o di carrello senza per altro rompersi.. fregandosene altamente del fatto di essere in pubblico e che la figlia un po per la *****ata un po per la vergogna stava piangendo..
io mi chiedo.. una figlia così come può crescere? se ha un padre totalmente diverso ha un appoggio.. se ha un carattere forte crescerà tipo cavaliere oscuro.. temprata a qualsiasi emozione.. se però il padre asseconda la madre?.. e se la bambina è emotivamente instabile? ..