aanche qua l'hanno sentita...mi è tornata l'ansia...che palle mi ero snervata questi giorni che sono stata a roma! -.-
aanche qua l'hanno sentita...mi è tornata l'ansia...che palle mi ero snervata questi giorni che sono stata a roma! -.-
Io non ci posso credere... ma che gli è preso alla terra????!!!!! -.-
credevo che fosse finito -.-' ma ieri ce n'è stata un altra..
che palle
Questo dramma del terremoto abruzzese mi ha posto un interrogativo che già in precedenti occasioni e spesso mi si è presentato.
Secondo voi può definirsi civile un paese in cui di fronte alle necessità economiche di una categoria di persone, si muove la gente comune con donazioni, anziché lo Stato in quanto tale?
Che si tratti dei malati di cancro o di aids, che si tratti dei disagiati a seguito di un terremoto o di un'alluvione, noi gente comune ci sentiamo solidali con tali persone e ci muoviamo nel nostro piccolo con l'sms, il bonifico o quel che sia... Il problema è che noi siamo mossi dall'emotività del momento, che sia essa la campagna televisiva di telethon o le immagini di un terremoto, emotività che dopo pochi giorni o settimane, il tempo di rimettere la nostra coscienza a posto, scompare e con essa i fondi per chi ne ha bisogno.
E lo Stato? Come può permettere uno Stato che si ritiene civile che i suoi cittadini devolvano del denaro per beneficenza anziche farlo per DOVERE?
Uno Stato ben amministrato non dovrebbe avere un "gruzzoletto" da parte per gli imprevisti, proprio come un buon padre di famglia?
E anche uno Stato mal amministrato come il nostro, non dovrebbe pretendere che tutti i suoi cittadini contribuiscano al risanamento di una sciagura in funzione delle proprie possibilità economiche?
Che io sappia ci sono donazioni ed attività di volontariato in qualsiasi paese quando si verificano disastri naturali di questo genere, non è che siamo l'unica eccezione che accetta donazioni et similia.
Gruzzoletti per le emergenze ci sono, solo non si mettono (perchè non ci sono) da parte miliardi di € l'anno in previsione di cadute di asteroidi, eruzioni vulcaniche, ecc., ma nel caso si verifichi qualcosa del genere si cerca di farvi fronte - anche accettando ben volentieri integrazioni e donazioni volontarie. In verità non ci vedo nulla di male.
Ma in pratica auspichi un aumento della tassazione generale, o una nuova imposta speciale per finanziare i soccorsi o la ricostruzione?
Ultima modifica di Wittmann; 14/4/2009 alle 13:29
Ti devo contraddire.
In Italia c'è un fondo propriamente per i disastri causati da terremoti, e non so quanto si siano allentati i cordoni del portafogli.
Anche perchè alla fine si è trattato di volontariato nella stragrande maggioranza dei casi.
Non ho dati quindi non muovo accuse.