La questione immigrazione invade anche la scuola. Nell'istituto elementare di Roma "Carlo Pisacane" le mamme hanno deciso di non iscrivere i figli perché ci sono troppi studenti stranieri. "Cis sono troppi scolari immigrati e siamo costrette a migrare in altre scuole - accusa il comitato - Non è una questione di razzismo, ma di un'integrazione impossibile e di diritti negati ai nostri figli".
La protesta delle mamme è esplosa in una lettera inviata al ministro per l'Istruzione Maria Stella Gelmini. "Quindici bambini italiani su un totale di 180 allievi stranieri e classi come l'attuale prima elementare, con un solo bimbo italiano su 23, significano negare ai nostri figli il diritto di avere degli amichetti con cui giocare anche fuori dall'orario canonico, mentre le comunità di stranieri presenti nel nostro istituto sono chiuse e non si lasciano frequentare", si legge nella missiva pubblicata dal quotidiano "La Repubblica".
Situato tra Torpignattara e il Pigneto, borgate storiche e popolari di Roma, l'istituto "Carlo Pisacane" presenta una realtà in grande espansione anche in altre regioni, con complesse problematiche legate all'integrazione culturale e non solo. "I nostri figli hanno diritto ad andare in gita scolastica, mentre anche per motivi economici i bambini stranieri non possono mai partecipare ai viaggi che, di tanto in tanto, si provano a organizzare - accusano le mamme della Pisacane -. Niente città d'arte, nessun soggiorno sulla neve: non si raggiunge mai il numero minimo per partire".
Della stessa opionione non è invece la dirigente scolastica dell'istituto elementare, Nunzia Marciano. "I pregiudizi degli adulti nascono da un deficit di informazioni - ha replicato -. Qui offriamo un'istruzione d'eccellenza per tutti, che ha ricevuto riconoscimenti e premi. Le istituzioni ci aiutino a fare sapere che è una scuola di buona qualità per tutti".