L'esempio non mi sembra molto calzante, anche perchè l'idea sarebbe non di buttarli fuori a calci nel culo o chiuderli in istituti appositi, ma al contrario di distribuirli il più possibile tra tutte le classi per evitare situazioni troppo squilibrate, in modo che da un lato non intralcino i programmi e dall'altro possano integrarsi meglio..
In una classe di 20 bambini di cui 18 non parlano/parlano a malapena italiano vorrei vedervi nei panni di un maestro di prima elementare a insegnare grammatica e stare in pari con i programmi.
che una migliore distribuzione di questi bambini stranier sia necessaria sono d'accordo, specialmente per loro "stranieri".
però la pochezza di certi genitori mi lascia sconcertato.
Appunto, ma il problema qui mi pare sia quello.
Ricordo un articolo su una scuola simile dove appunto c'era grande affluenza di ragazzini extracomunitari, all'interno delle quali vi erano appunto corsi a parte per quelli che non sapevano l'italiano, nonchè per i ragazzini italiani corsi facoltativi di lingue quali Cinese, Japponese, Rumeno, Polacco...
Raggiunto un livello sufficiente di comprensione, le classi diventavano miste e il programma si svolgeva normalmente...
Tra l'altro reputo sia un ottimo modo per educare alla convinvenza i bambini sin da piccoli, magari migliorando la situazione attuale.
Su questo sono perfettamente d'accordo, anche se secondo me resta la necessità di evitare classi troppo squilibrate (ovviamente non per quella storia delle gite, che è una idiozia, ma appunto per favorire l'integrazione, il regolare svolgimento dei programmi ed evitare la creazione di gruppi etnici chiusi tra loro) ..
Comunque avevo scritto qualcosa a riguardo un po' di mesi fa (perchè corsi di quel tipo li fanno già in scuole della mia zona) ma l'idea di creare appositi corsi e classi temporanee per dare le basi dell'italiano agli stranieri veniva presa come razzismo e tentativo di ghettizzare gli immigrati..
http://www.scuolaluzzara.it/progetti/insieme.doc
aiut... se questi sono i genitori dei futuri genitori inizio a preoccuparmi seriamente...
Non hai capito bene: volevano mandarli via perchè erano stranieri e quindi (?!?!) non potevano essere amici degli italiani...ma dai, conosco gente di colore che è molto più gentile, altruista e disponibile di alcuni italiani...
E poi cosa vuol dire questa storia che gli stranieri impediscono le lezioni?
A volte succede ( esperienza personale) che in una classe c'è uno straniero che fa il pirla, fa le solite battute sceme e fa ridere la classe, e partono le proteste e le lettere alla dirigente, invece i bulli(italiani) che non fanno ridere nessuno e danno solo fastidio non ha coraggio nessuno di dire niente...
Vabè, al dì la del fatto dell'istruzione che mi sembra piuttosto lampante che se su 20 persone 18 manco sanno la lingua si arriva in quinta col programma di seconda elementare...
Ma se anche qualcuno avesse il problema delle gite, non vedo perchè bisogna giudicare. Io grazie alla scuola ho fatto bellissime esperienze con prezzi agevolati in quanto "gruppo" e mi sarebbe mancato qualcosa se non le avessi fatte...
E ancora la storia delle amicizie. I miei migliori amici/e me li sono fatti durante gli anni di scuola. E' ovvio che se conosco solo persone che non possono andare a ballare, non possono uscire la domenica pomeriggio, insomma hanno regole e usi diversi dai miei sarei rimasta sola. Ok, l'amicizia può nascere lo stesso, ma magari sarebbe rimasta circoscritta all'ambiente scolastico per l'impossibilità di coltivarla fuori.