L'alternativa non è lasciarlo alla ricerca di un espediente (immagino che con quel termine ti riferisca a qualche attività criminale o in nero) per cercare la coca, ma semplicemente cercare un altro lavoro.
Si vede che hai una concezione un po' rigida dell'impiego, diciamo un po' anni 70; trovato un lavoro pubblico stop, a posto per sempre, qualsiasi cosa succeda.
Siamo nel 2008, e il tizio non ha nemmeno 30 anni. Se non è un povero idiota, e si da un po' da fare, vedrai che un lavoro lo trova.
Centri per l'impiego, agenzie di lavoro, domande dirette: insomma, gli toccherà, poverino, fare quello che fanno tantissime altre persone che però non hanno ucciso qualcuno guidando drogati l'autobus.
Non c'entra niente il senso di vendetta; piuttosto è il tuo buonismo esasperato (o forse solo la nebbia) che non ti fa vedere al di là del tuo naso; non ti fa nemmeno capire che una mansione diversa non è affatto un castigo adeguato per essersi messo alla guida drogato ed aver ucciso una persona.
PS: non ho detto "che schifo senza disoccupazione", ho detto che non si deve aspettarsi che lo stato faccia tutto, che ti trovi il lavoro, che se fai schifo a fare quel lavoro te ne debba trovare uno diverso, che ti debba cambiare i pannolini, ecc.
Nel privato, se una ditta di trasporti ti assume come camionista e tu ti metti a schiantare i camion perchè guidi ubriaco, pensi che non ti licenzino? L'azienda dei trasporti, perchè non dovrebbe fare lo stesso? Qui rientra in gioco la tua concezione statale e assistenziale del posto di lavoro: chi ce l'ha guai a toglierglielo, impiego forzato a tutti i costi, ammazzassero pure 100 persone.Guai a licenziarlo per assumere uno più bravo, no. Meritocrazia made in urss.
PPS: "eventualmente" combinato quel "pasticcio"?? Era un autista: si è messo alla guida con della droga in circolo ed ha ucciso una persona. Eventualmente e pasticcio sono termini abbastanza inadeguati, non credi?
PPPS: qua il sistema economico, la disoccupazione, ecc., c'entrano abbastanza poco. Cerchiamo di non sviare troppo la conversazione eh?
L'autista Atac dopo l'incidente mortale era risultato positivo alla cocaina
Il sindaco di Roma Alemanno: "Ritengo la decisione del giudice sbagliata"
Travolse pedone col suo bus
il Gip dispone i domiciliari
I difensori: "Ha espresso il suo cordoglio ai parenti della vittime"
L'autobus che ha travolto e ucciso un uommo in via Isacco Newton a Roma
ROMA - "Una decisione sbagliata". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha giudicato gli arresti domiciliari concessi ad Alessandro Morini, 29 anni, l'autista della società Trambus, risultato positivo alla cocaina, che alla guida di un autobus Atac ha travolto e ucciso un uomo in via Isacco Newton a Roma. Gino Anselmi, 66 anni, era appena sceso dalla sua autovettura. I domiciliari sono stati disposti dal gip del tribunale di Roma, Marcello Liotta. Ora Morini potrà attendere nella sua abitazione il processo.
Sulla concessione degli arresti domiciliari si era detto favorevole il pm Giuseppe De Falco, titolare degli accertamenti. Tale misura, secondo il pm, consente di impedire che l'autista possa tornare di nuovo a guidare ancorché il proprio mezzo privato, cosa che un semplice ritiro della patente non scongiurerebbe.
"Ritengo la decisione del giudice sbagliata", ha detto il sindaco di Roma, uscendo dalla funzione funebre dell'anziano investito ed ucciso sabato. "E' troppo presto per concedere i domiciliari", ha aggiunto.
I difensori dell'autista hanno spiegato che il loro assistito è addolorato per quanto accaduto. "Ha espresso il suo cordoglio ai parenti della vittime per quello che è avvenuto - hanno detto i legali di Alessandro Morini, Diego Galassi e Alessandro Borrelli - Nel rispetto dell'autorità inquirente al momento, però, non ci sembra il caso di entrare nel merito della vicenda".