Italia. Verona. Multa da 500 euro perche' fumava in parco pubblico
Ha tirato fuori e acceso la sigaretta naturalmente come fa altre volte, forse troppe, al giorno. Non sapeva, e invece avrebbe dovuto apprenderlo anche dai cartelli sparsi nel giardino, che in quel parco dedicato ai bambini, come in tutti gli altri di Verona, fumare e' vietato da mesi. E ancor meno sapeva di stabilire suo malgrado un primato italiano il rumeno di 54 anni primo multato nel capoluogo scaligero e in Italia per aver fumato in un parco giochi. 50 euro e' costata quella sigaretta accesa tra le altalene e gli scivoli del quartiere Golosine. Gli agenti sono intervenuti a seguito di alcune segnalazioni da parte degli alpini che gestiscono l'area verde e che stanno bene attenti a far rispettare l'ordinanza del sindaco Flavio Tosi entrata in vigore dal 27 novembre dello scorso anno. La multa per i trasgressori va da 25 a 500 euro. Un provvedimento fatto proprio successivamente anche dalle amministrazioni di Bolzano e Napoli, citta' dove tuttavia sino a oggi non sono state applicate sanzioni. 'Se sono passati tutti questi mesi dal provvedimento alla prima multa non vuol dire - ha commentato Tosi - che non ci siano stati controlli ma che l'ordinanza e' stata recepita molto bene. Credo che quella del rumeno sia stata una distrazione ma e' il principio che conta'. Il sindaco ha ricordato che il provvedimento 'e' un divieto senza se e senza ma perche' bisogna proteggere i bambini dal fumo passivo almeno negli spazi comunali loro dedicati, senza condizionare il divieto a una difficile quanto opinabile distanza del fumatore. Molti cittadini - ha aggiunto Tosi - avevano segnalato all'amministrazione comunale che nei 92 parchi gioco distribuiti su tutto il territorio comunale accadeva spesso che gli adulti fumassero in presenza dei bambini e che i fumatori tenessero usualmente le sigarette a un'altezza che corrisponde pressoche' a quella dei bambini, andando proprio a colpire le fasce d'eta' a cui sono riservate le zone verdi attrezzate del Comune di Verona. Oltre al danno alla salute c'e' anche il cattivo esempio dato alle fasce d'eta' piu' indifese'. L'ordinanza contro il fumo introdotta a Verona non e' l'unica voluta dal primo cittadino leghista. Tosi ha firmato sino a oggi anche l'ordinanza contro il consumo di cibi in strada, quella legata alla prostituzione che proibisce la fermata per contrattare una prestazione, l'ordinanza che vieta il consumo di alcolici in alcune aree verdi della citta', quella che vieta di usare e vendere bombolette di schiuma durante il carnevale, e l'ordinanza antibagarini per gli spettacoli in Arena.
(la stampa)
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Verona: multa di 50 euro a un rumeno che ha infranto il divieto di fumare nei parchi pubblici. È una giusta tutela per i bambini o un'esagerazione all'italiana?