Cassazione, se i nomadi sono ladri
è legittima la discriminazione
ROMA - "La discriminazione per l'altrui diversità è cosa diversa dalla discriminazione per l'altrui criminosità. In definitiva un soggetto può anche essere legittimamente discriminato per il suo comportamento ma non per la sua qualità di essere diverso". Questa la motivazione con cui lo scorso dicembre la Cassazione ha annullato con rinvio la condanna per "propaganda di idee discriminatorie" all'attuale sindaco di Verona, il leghista Fabio Tosi.
All'epoca dei fatti contestatigli - una petizione e manifesti del 2001 contro i campi nomadi abusivi - Tosi era capogruppo della Lega Nord nel consiglio regionale veneto e durante una riunione aveva detto tra l'altro che "gli zingari dovevano essere mandati via perché dove arrivavano c'erano furti". Il pm veronese Guido Papalia l'aveva rinviato a giudizio ed era stato condannato a due mesi di reclusione. Ora il verdetto è stato annullato per nuovo esame, con l'indicazione ai giudici di merito della corte d'Appello veronese di non considerare reato le iniziative politiche che hanno come obiettivo i comportamenti illegali di appartenenti alle minoranze etniche e non le etnie in sé.
Cassazione, se i nomadi sono ladri è legittima la discriminazione - cronaca - Repubblica.it
Forse non c'entra con il discorso impronte digitali, ma cade a fagiolo sulla discussione discriminazione/non discriminazione di poco fa.