In qualche modo dovremo pur fare:
o si adotta una politica GLOBALE di rinuncia al nucleare anche come fonte energetica, oppure rinunciarci come singolo Paese sarebbe come darsi la zappa sui piedi (che tra l’altro già ci siamo dati con il referendum degli anni ‘80….).
E’ una questione di numeri, e, nella fattispecie, di Megawatt: NON è con le rinnovabili, seppur valide, che risolvi i problemi di approvvigionamento energetico, come qualche personaggio politico sosterrebbe….
Sarebbe opportuno che chi parla di queste cose, facendo SOLO un puro esercizio di demagogia per finalità elettorali, sapesse di cosa sta parlando, e dei numeri che ci sono dietro……..
In conclusione, preso atto del panorama politico mondiale, SI’ al nucleare e SI’ alla concertazione con Regioni ed Enti Locali, nella speranza che i diversi “stakeholder” coinvolti sappiano comprendere a fondo l’importanza (e, aggiungerei, l’obbligatorietà) di tale scelta, giungendo a compromessi sostenibili (seguendo il modello francese, importantissime a tal proposito le questioni della “trasparenza” e della “diffusione delle informazioni sulle attività nucleari”)