In quanto gay, sarebbero in molti a reagire così come DivX, che è poi ciò che succederebbe anche fra molti uomini e molte donne, si intende.....
E' per questo che anch'io non vedrei di buon occhio le camerate miste (dove per "miste" intendo anche con gay, dato che avrebbero ovviamente reazioni uguali a quelle di una donna)
Il difetto delle vostre osservazioni sta nel circoscrivere il fenomeno alle docce o alla camerata.
Quante volte sarà successo (me lo auguro per voi, vorrebbe dire che siete piacenti e questo se vale, vale a 360°, anche per l'altro sesso quindi) che un Divx qualsiasi si sarà fatto una doccia "con calma" dopo avervi visto passare per strada, o giocare a calcetto, oppure lavorando in officina se siete degli operai o all'università etc.
Quindi, stando alle vostre considerazioni, questa "separazione" (che in altri termini si potrebbe definire "discriminazione") dovrebbe essere più generale e non limitarsi alle docce, alla camerata: ci vorrebbero dei mondi separati, quello per i maschi, quello per le femmine e quello per i gay... ah, no, quello per le femmine no, loro possono vivere in promiscuità con voi maschi, non vi disturba...
voglio stemperare un po il clima e far capire un po come un aspetto puo avere anche sfumature diverse
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Gara dei cartoon: trionfano i pupazzi gay La sit-com «Rick & Steve» era stata contestata dalla Curia di Salerno e dagli organizzatori
SALERNO — Alla fine hanno vinto i pupazzi gay. La giuria di Cartoons on the Bay, la rassegna internazionale di cinema d'animazione che si è conclusa ieri a Salerno, ha assegnato a «Rick & Steve: la coppia di gay più felice del mondo » uno dei premi più prestigiosi: migliore serie tv dell'anno. Prodotta in Canada, è formata da sei episodi di 22 minuti che raccontano le vicende di tre coppie omosessuali. Un riconoscimento ricevuto nonostante le polemiche nate all'inaugurazione della rassegna.
Tra le proteste quelle di Carlo Nardello, amministratore delegato di Rai Trade (che organizza la manifestazione: aveva espresso la sua disapprovazione, seguito poi dalla Curia di Salerno che ha ordinato ai giornalisti di Telediocesi di ignorare la rassegna. Nardello aveva detto: «Sono rimasto colpito dal fatto che un tema come quello dell'omosessualità possa essere così disinvoltamente trattato in un prodotto destinato ai più piccoli». Ieri dopo la vittoria della sit-com ha precisato: «La mia preoccupazione era sul target: non lo manderei mai in onda in fascia protetta».
Tuttavia, la nomination di «Rick & Steve» era proprio per la categoria «serie tv per tutte le età». «Eravamo tutti d'accordo », ha detto Eric Shaw, presidente della giuria e sceneggiatore di «SpongeBob». «Il premio è stato assegnato — continua — non solo per la grande qualità tecnica, ma anche perché è unico tra le serie tv. Sono storie scritte maledettamente bene, irriverenti e capaci di rompere pregiudizi sociali». Le vicende di «Rick & Steve » si svolgono in una comunità gay formata da uomini e donne, si parla anche di fecondazione assistita. I protagonisti, che vogliono un figlio, si fanno aiutare una coppia lesbica. Poi si sposano in chiesa con la benedizione di un sacerdote e tra i personaggi c'è un amico paraplegico.
Tutto realizzato con la tecnica di animazione dello «stop motion», cioè con pupazzetti di plastica che vengono fotografati in singole pose diverse una dall'altra che, quando unite, danno l'idea del movimento. «La serie è di qualità — dice Claudia Sasso, giurata e responsabile della programmazione ragazzi di Raidue — ma non è adatta a tutto il pubblico. Dati i temi trattati credo che non andrà sulle tv generaliste ». Sul fatto che non fosse proprio per bambini era d'accordo anche la giurata Patricia Hidalgo, direttore della programmazione della Walt Disney. Pochi dubbi invece per il resto della giuria, l'inglese Barry Purves, animatore dei pupazzi di Mars Attacks! e Giovanna Milano, consulente nel mondo dei cartoon. Nessun premio, infine, per lo spagnolo «Friends & Chips: the new pope», altra serie che aveva creato qualche polemica per i temi di satira religiosa. Sono state premiate anche due serie italiane: «Gladiatori» diretta da Maurizio Forestieri e «Acqua in bocca» di Manuli e prodotta da Rai Fiction.
corriere
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notizie di questo tipo aiutano secondo voi contro la discriminazione ?
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Una cosa è che lo fa a casa sua e io non lo saprò mai, un'altra è che mi guarda e lo immagina o lo fa a mezzo metro di distanza da me.......
Fosse una donna mi darebbe nettamente meno fastidio per il fatto che sono UOMO ETERO......cos'è, adesso essere uomini etero è una colpa?
E' che non esistono colpe.
Anche quando sei per la strada, chi ti guarda e ti desidera può essere a mezzo metro da te. Forse a volte ti si sarà strusciato pure addosso e nemmeno ci hai fatto caso...
poi ha casa si è masturbato, pensandoti...
Mi sembrano delle pippe mentali vostre, dettate dalla discriminazione che operate.
E' fisicamente impossibile che qualcuno tocchi senza che la persona toccata se ne accorga, Abel .
E ripeto, il concetto in sè è perfettamente legittimo, ma vedermelo fare a mezzo metro da me in una doccia comune....*****, permetti che mi dia fastidio, specie se fatto da un uomo?
Ovvio, ripeto ancora, che se fatto da una donna mi dia nettamente meno fastidio per ragioni più che naturali