Durante un dibattito scolastico circa l'omofobia, un signore ha detto che le discriminazioni verso gli omosessuali per legge non sono punibili.
Non capisco . Insomma io posso tranquillamente offendere pesantemente una persona perché di tendenze opposte alle mie e non essere danneggiata penalmente? Che strano!.
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Ah aggiunto quest'infomazione che mi è arrivata per email :
di Davide Varì (liberazione del 3.4.08)
«Chi è quel negro, comunista e checca che ha parlato? Chi èèèè?». Che quella del soldato non fosse una vita adatta alle checche, oltre che ai neri e ai comunisti, era riuscito a renderlo in modo efficace il sergente Hartman: il marziale istruttore di Full Metal Jacket che preparava i "suoi uomini" alla battaglia. Davvero poco originale, dunque, l'ultima uscita di Mauro Del Vecchio, il virile generale candidato dal piddì nel Lazio che proprio ieri è tornato sul concetto: «I gay nell'esercito? Sono inadatti».
Non solo, per soddisfare le insane voglie dei nostri militi impegnati all'estero, il generale preferito da Veltroni ha suggerito «la creazione di case di piacere». Insomma, i cari vecchi bordelli. Non specifica però il generale se le "operatrici" presenti in queste case di piacere dovranno essere indigene oppure italiane; se i militi preferiscono il "gusto" esotico e selvaggio, oppure quello più nostrano e domestico. Infine, ciliegina sulla torta, il generale ha anche proposto, anzi promesso che, qualora il piddì andasse al governo, proporrà una legge che consentirà ai giovani di 16 anni di entrare volontari nell'esercito.
Carne fresca e giovane - non omosessuale garantita, sia chiaro - da «impiegare per le missioni di pace». Immediata e dura la reazione che viene dal mondo pacifista. Su tutti il coordinatore della Tavola della pace Flavio Lotti, il quale ha invitato i giovani italiani che hanno aderito al piddì, a riflettere sulla propria scelta: «Se questa è la proposta che il partito democratico vuol fare ai giovani c'è davvero da preoccuparsi». Lotti parla di vera e propria inquietudine di fronte a «una proposta che sembra dire ai giovani: il vostro futuro più certo il vostro Paese ve lo offre nell'esercito. Un proposta grave, brutta, pericolosa. Mi auguro che ci siano strumenti e tempo per una discussione ampia e vera, che magari potrebbe aiutare a capire cosa intendono, gli aderenti del Pd, per pace», conclude, categorico, Lotti.
Fin qui le polemiche legate alla proposta di mandare i sedicenni in guerra, o missioni pace come spesso è più comodo chiamarle.
Ma un altro fronte di polemiche si è aperto sulle parole che il generale Del Vecchio ha riservato ai militari gay. Dimenticando i gusti sessuali di un certo Alessandro Magno, il generale ha infatti sentenziato che non solo i gay non sono adatti alla vita militare, ma che se proprio ce ne fossero, sarebbe meglio tenerli un po' in disparte. Tenerli in disparte, «ricollocandoli».
«Io rispetto ogni scelta legittima e lecita della persona - ha premesso il generale - ma credo che nell'ambito di una struttura come l'esercito, dove le attività si svolgono sempre insieme, è opportuno non dichiarare ed evidenziare la propria omosessualità». «Anche nella mia carriera - ha poi aggiunto - mi sono imbattuto in episodi di omosessualità e ho fatto in modo che quelle situazioni non si verificassero di nuovo, che chi ne era coinvolto venisse ricollocato ed impiegato in altre aree».
Raggiunto dall'uscita del proprio generale, Walter Veltroni si è precipitato a smentire un po' tutto: «Le parole che il generale Del Vecchio ha pronunciato sono assolutamente sbagliate». «Certo, certo - ha subito confermato il generale - concordo con le parole di Veltroni»; Come dire, obbedir tacendo...
Ma la rettifica del candidato premier del piddì e quella del generale non sono bastate a disinnescare, è proprio il caso di dirlo, le polemiche. Tante le reazioni indignate. Da Franco Grillini che sa quanto le «strutture militari siano omofobe, e più in generale sessuofobe»; fino a Franco Giordano: «Adesso ci è chiaro perchè il generale Del Vecchio aveva affermato di accettare la sua candidatura nelle liste del Pd contro la sinistra. Aveva completamente ragione, il generale: con le sue dichiarazioni di oggi si dimostra, infatti, che la sua è una cultura non moderata ma apertamente reazionaria, fortemente omofoba, rozza e maschilista. Forse stavolta la logica del "ma anche" - conclude Giordano - è andata troppo oltre. Persino per Walter Veltroni».
Inutile l'attesa di quanti speravano che Veltroni liquidasse la faccenda dichiarando, per esempio, che la vita militare non è adatta a nessuno, etero o mosessuali che siano. E dire che un suggerimento in tal senso era arrivato anche da Valdimir Luxuria: «Gli omosessuali sono inadatti alla guerra e all'esercito e fieri di esserlo, non a caso le loro insegne sono il simbolo del pacifismo mondiale. L'identificazione della guerra e del militarismo con l'eterosessualità è un'offesa nei confronti di tutti i pacifisti eterosessuali».