Suicidio : sempre di più fra i giovani

[Rum e Cocaina]

Non e' cosi' semplice, Rum. Oltretutto non puoi credere che la tua etica sia universale.

Riuscirei a trovarti piu' di una situazione in cui saresti in difficolta', nel giudicarla secondo questi principi. Non si puo' essere cosi' netti.

Sentiamo allora, esempi di buone ragioni per suicidarsi... sono proprio curiosa...

[okno]

Non ho parlato di buone ragioni per suicidarsi, ma tu sei stata chiara.

Conosco un ragazzo senza arti. Ha solo il tronco e la testa, ha pure partecipato ad una nota trasmissione di Italia 1. Ragazzo di una forza immensa, devo dire, ne ha da vendere. Lodevole.

Prendine un altro che non ha la stessa forza d'animo, gli stessi mezzi di sussistenza, gli stessi appoggi. Ecco, questo cosa dovrebbe fare? Considera che non e' un malato terminale.

[Rum e Cocaina]

Io la metterei così: la più grande inkulatura del vivere è il soffrire e la più grande espressione del soffrire è il morire... quindi di certo se si potesse converrebbe non nascere. Dal momento che uno è nato e che non può quindi evitare di soffrire e morire, tanto vale temporeggiare fino alla morte naturale.

Ti fa così paura soffrire, che preferisci "temporeggiare"?

Mamma mia che tristezza oh.

[Il Lupo]

Io la metterei così: la più grande inkulatura del vivere è il soffrire e la più grande espressione del soffrire è il morire... quindi di certo se si potesse converrebbe non nascere. Dal momento che uno è nato e che non può quindi evitare di soffrire e morire, tanto vale temporeggiare fino alla morte naturale.

Il tuo discorso fa della sofferenza parte totale della vita. Invece non è così. E lo sai benissimo, quindi il tuo sillogismo crolla.

[Rum e Cocaina]

Non ho parlato di buone ragioni per suicidarsi, ma tu sei stata chiara.

Conosco un ragazzo senza arti. Ha solo il tronco e la testa, ha pure partecipato ad una nota trasmissione di Italia 1. Ragazzo di una forza immensa, devo dire, ne ha da vendere. Lodevole.

Prendine un altro che non ha la stessa forza d'animo, gli stessi mezzi di sussistenza, gli stessi appoggi. Ecco, questo cosa dovrebbe fare? Considera che non e' un malato terminale.

Malattie terminali... prima di tutto.
Ma il mio era solo un discorso in generale sulle "malattie" di diverso tipo.
Ovvio che non mi metto a elencarle tutte.
Poi per entrare in ogni singolo caso, dovremmo stare qui a parlarne all'infinito -___-

E poi mi riferisco a quelli che si suicidano e godono di ottima salute... e che magari, le persone attorno, non potranno mai darsi una spiegazione "valida" a quel gesto.
Perchè di motivi sostaniziali veri e propri, non ne esistevano.

[okno]

Aggiungo, e' completamente scorretto parlare in termini assoluti, e criticare le scelte che uno fa.

Io potrei dimostrarti che e' sbagliato porre fine sempre e comunque ad una vita umana, anche in casi di malattia terminale.

Come potrei dimostrarti che e' sempre giusto porre fine, al primo accenno di difficolta'.

E avrei ragione in tutti e due i casi.

Parliamoci chiaro, credo di non aver ancora mai espresso il mio vero pensiero in questo 3d, ma questo non importa. L'importante e' capire che la vita ha l'importanza che noi gli diamo, non ha un valore assoluto e non ha un valore universale. Si possono fare considerazioni, ma mai critiche, mai.

[P S Y C H O]

Ti fa così paura soffrire, che preferisci "temporeggiare"?

Mamma mia che tristezza oh.

In realtà cercavo soltanto una mediazione tra la tua posizione e quella di Grom.
Certe morti mi farebbero paura per il soffrire, comunque, si.
L'epilogo di certi tumori è bruttissimo.
Invece un grosso vantaggio del suicidio è proprio il ridurre ai minimi termini questo problema non da poco. Se scegli bene le modalità la morte diventa indolore.

[Rum e Cocaina]

Aggiungo, e' completamente scorretto parlare in termini assoluti, e criticare le scelte che uno fa.

Io potrei dimostrarti che e' sbagliato porre fine sempre e comunque ad una vita umana, anche in casi di malattia terminale.

Come potrei dimostrarti che e' sempre giusto porre fine, al primo accenno di difficolta'.

E avrei ragione in tutti e due i casi.

Parliamoci chiaro, credo di non aver ancora mai espresso il mio vero pensiero in questo 3d, ma questo non importa. L'importante e' capire che la vita ha l'importanza che noi gli diamo, non ha un valore assoluto e non ha un valore universale. Si possono fare considerazioni, ma mai critiche, mai.

Potresti aver ragione.
Quello che non accetto io però, è il non "tirar fuori le palle e lottare".

E mi domando... un adolescente che si suicida, cosa vuoi che abbia lottato?

[P S Y C H O]

Il tuo discorso fa della sofferenza parte totale della vita. Invece non è così. E lo sai benissimo, quindi il tuo sillogismo crolla.

Diciamo che la sofferenza è molto presente...

[okno]

Potresti aver ragione.
Quello che non accetto io però, è il non "tirar fuori le palle e lottare".

E mi domando... un adolescente che si suicida, cosa vuoi che abbia lottato?

Su questo siamo d'accordo, bisogna tirar fuori le palle e lottare.